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<blockquote data-quote="Jan80" data-source="post: 593897" data-attributes="member: 74396"><p>Proprio così! Tale prassi è perdurata per svariati anni nel senso che molti comuni lasciavano scadere i termini per il rilascio vero e proprio del Certificato di Abitabilità/Agibilità (mi pare 60 gg in caso di autocertificazione del tecnico privato) e quindi l'immobile lo riceveva implicitamente per silenzio-assenso a sola responsabilità del tecnico privato che ne aveva asseverato la pratica (e la sussistenza). Per ovviare a ciò, esisteva nell'articolo 25 del DPR 380/2001 la possibilità di poter fare comunque richiesta di certificato firmato dal sindaco, o meglio dal dirigente responsabile al quale viene demandata tale mansione. Questo per avere un riconoscimento ufficiale da parte di un organo pubblico.</p><p>Purtroppo tale articolo è stato abrogato dal D.Lgs. 222/2016 (Decreto SCIA 2) e comunque dal 30/06/2017 è stato legittimato il passaggio di oneri dal pubblico al privato trasformando il Certificato di Abitabilità/Agibilità in Segnalazione Certificata di Agibilità (che è una asseverazione di un tecnico privato).</p><p></p><p>Ci si potrebbe poi chiedere di cosa siano ora responsabili i dirigenti del servizio pubblico, dato che hanno scaricato l'onere al settore privato.... ma questo poi è un altro discorso che sconfinerebbe anche nel giusto compenso a seconda delle responsabilità che una figura dirigenziale va ad assumere.</p><p></p><p>Tornando al tuo caso l'immobile ha l'abitabilità per silienzio-assenso comprovata da comunicazione (che non tutti i comuni facevano!). La comunicazione è fondamentale poiché se non fosse stata rilasciata e si scoprisse che non tutto quanto dichiarato fosse veritiero decadrebbe anche l'abitabilità stessa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jan80, post: 593897, member: 74396"] Proprio così! Tale prassi è perdurata per svariati anni nel senso che molti comuni lasciavano scadere i termini per il rilascio vero e proprio del Certificato di Abitabilità/Agibilità (mi pare 60 gg in caso di autocertificazione del tecnico privato) e quindi l'immobile lo riceveva implicitamente per silenzio-assenso a sola responsabilità del tecnico privato che ne aveva asseverato la pratica (e la sussistenza). Per ovviare a ciò, esisteva nell'articolo 25 del DPR 380/2001 la possibilità di poter fare comunque richiesta di certificato firmato dal sindaco, o meglio dal dirigente responsabile al quale viene demandata tale mansione. Questo per avere un riconoscimento ufficiale da parte di un organo pubblico. Purtroppo tale articolo è stato abrogato dal D.Lgs. 222/2016 (Decreto SCIA 2) e comunque dal 30/06/2017 è stato legittimato il passaggio di oneri dal pubblico al privato trasformando il Certificato di Abitabilità/Agibilità in Segnalazione Certificata di Agibilità (che è una asseverazione di un tecnico privato). Ci si potrebbe poi chiedere di cosa siano ora responsabili i dirigenti del servizio pubblico, dato che hanno scaricato l'onere al settore privato.... ma questo poi è un altro discorso che sconfinerebbe anche nel giusto compenso a seconda delle responsabilità che una figura dirigenziale va ad assumere. Tornando al tuo caso l'immobile ha l'abitabilità per silienzio-assenso comprovata da comunicazione (che non tutti i comuni facevano!). La comunicazione è fondamentale poiché se non fosse stata rilasciata e si scoprisse che non tutto quanto dichiarato fosse veritiero decadrebbe anche l'abitabilità stessa. [/QUOTE]
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