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Testo
<blockquote data-quote="tizianotom" data-source="post: 220331" data-attributes="member: 17198"><p><strong>Giusto per continuare a rompersi il capo...</strong></p><p>ho appena avuto un colloquio con un mio conoscente che mi ha segnalato la seguente cosa e vi sarei grato se qualcuno potesse darmi il suo illuminato parere...</p><p> Una famiglia con 2 figli minorenni vive in una abitazione formata da 2 appartamenti catastalmente distinti: 1) FG20, Part.4332, Sub. 25 intestato ad uno dei coniugi (marito) 2) Fg20, Part .4332, Sub. 21, intestato all'altro coniuge (moglie). Gli appartamenti fanno parte del medesimo condomino, stesso numero civico, stesso piano (terra). Le due unità sono adiacenti e comunicanti, acquistate in epoche differenti dai due coniugi, utilizzate ora come una unica abitazione dalla famiglia. Quando ancora era in vigore l'ICI hanno fatto compilare, da un geometra, una pratica di "accertamento della proprietà immobiliare urbana" relativamente all'unità Sub. 25, dove si dichiara (quadro D): <em>"porzione di unità di fatto con quella di Fg.20, Part.4332, Sub.21, rendita attribuita alla porzione di u.i.u. ai fini fiscali"</em>. In questo modo hanno potuto beneficiare della esenzione dall'ICI per l'abitazione principale relativamente ad entrambe gli appartamenti abitati da tutta la famiglia come un' unica abitazione. Ora, con l'entrata in vigore dell'IMU, non viene più riconosciuta l'aliquota per l'abitazione principale su entrambi gli appartamenti ma solo su uno, il Sub.25 mentre per il Sub. 21 viene considerato come "altro immobile" con l'aliquota IMU massima (1,06). La cosa sembra,ai proprietari, piuttosto ingiusta. Cosa è cambiato rispetto all'ICI? L'ufficio tributi del comune dichiara che non dipende da loro e non possono fare nulla. Che ne pensate? Vi sarei grato se poteste darmi una indicazione. Grazie mille e cordiali saluti. tizianotom</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="tizianotom, post: 220331, member: 17198"] [B]Giusto per continuare a rompersi il capo...[/B] ho appena avuto un colloquio con un mio conoscente che mi ha segnalato la seguente cosa e vi sarei grato se qualcuno potesse darmi il suo illuminato parere... Una famiglia con 2 figli minorenni vive in una abitazione formata da 2 appartamenti catastalmente distinti: 1) FG20, Part.4332, Sub. 25 intestato ad uno dei coniugi (marito) 2) Fg20, Part .4332, Sub. 21, intestato all'altro coniuge (moglie). Gli appartamenti fanno parte del medesimo condomino, stesso numero civico, stesso piano (terra). Le due unità sono adiacenti e comunicanti, acquistate in epoche differenti dai due coniugi, utilizzate ora come una unica abitazione dalla famiglia. Quando ancora era in vigore l'ICI hanno fatto compilare, da un geometra, una pratica di "accertamento della proprietà immobiliare urbana" relativamente all'unità Sub. 25, dove si dichiara (quadro D): [I]"porzione di unità di fatto con quella di Fg.20, Part.4332, Sub.21, rendita attribuita alla porzione di u.i.u. ai fini fiscali"[/I]. In questo modo hanno potuto beneficiare della esenzione dall'ICI per l'abitazione principale relativamente ad entrambe gli appartamenti abitati da tutta la famiglia come un' unica abitazione. Ora, con l'entrata in vigore dell'IMU, non viene più riconosciuta l'aliquota per l'abitazione principale su entrambi gli appartamenti ma solo su uno, il Sub.25 mentre per il Sub. 21 viene considerato come "altro immobile" con l'aliquota IMU massima (1,06). La cosa sembra,ai proprietari, piuttosto ingiusta. Cosa è cambiato rispetto all'ICI? L'ufficio tributi del comune dichiara che non dipende da loro e non possono fare nulla. Che ne pensate? Vi sarei grato se poteste darmi una indicazione. Grazie mille e cordiali saluti. tizianotom [/QUOTE]
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