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ABUSI EDILIZI su immobile appena acquistato
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<blockquote data-quote="FALKIRIA" data-source="post: 499408" data-attributes="member: 64383"><p>Buonasera a tutti, vorrei aggiornare coloro che gentilmente hanno seguito fornendomi delle risposte e suggerimenti al mio quesito, ovvero all'acquisto di una casa al mare con abusi edilizi. Ho coinvolto un serio professionista che, a seguito di visite e consultazione documenti presso l'ufficio tecnico di riferimento, appurato che esistono due abusi edilizi, non sanabili in quanto non solo sono stati creati senza la relativa concessione ma non rispondono nemmeno ai parametri previsti dal piano regolatore, pertanto l'abuso non è sanabile se non demolendo quanto eseguito. </p><p>Pertanto il professionista mi ha dato un suggerimento: si goda il bene in attesa di un eventuale nuovo condono nei prossimi anni, perché se si avventura in una causa dovrà aspettare anni prima di vederla conclusa.</p><p>Il legale mi suggerisce comunque di procedere con una pratica detta C.T.U dove il tribunale su segnalazione dell'abuso interviene nominando un tecnico di parte che appura l'effettivo abuso e quantifica il danno causatomi (viene ovviamente coinvolto il venditore che ha giurato il falso in atto pubblico) ma penso che la procura mi costringa ovviamente a demolire l'oggetto dell'abuso stesso.</p><p>Ho fatto una chiacchierata anche con un referente di una Federazione degli Agenti Immobiliari che mi ha suggerito di percorrere la via che mi consente almeno di essere risarcita dal danno subito, facendo comunicare dal legale sia al venditore che all'Agenzia che ha seguito la mediazione e al Notaio che ne ha curato la compravendita, il fatto che a seguito di contatti con il Comune per esigenze di ristrutturazione abbiamo scoperto che l'immobile acquistato non era vendibile e presenta dei vizi non sanabili.</p><p>Non so proprio che fare, perché purtroppo in Italia la legge protegge più i disonesti che le persone per bene. Mi chiedo ancora come è possibile che un agente immobiliare che dovrebbe tutelare l'acquirente abbia potuto tacere una situazione del genere e poi ancora il Notaio che comunque è protetto dalle leggi in vigore che lo esonerano da qualsiasi responsabilità, percependo parcelle salatissime si debba limitare a indicare in atto gli estremi della concessione edilizia, e non a preoccuparsi del fatto che la visura eseguita prima della stipula evidenziava una variazione per ampliamento-diversa distribuzione degli spazi interni e un recentissimo accatastamento proprio di quanto costruito abusivamente............... Io no ma lui sicuramente sapeva che questo elemento non escludeva l'abuso anzi, in Italia le cose vanno proprio in questo modo, gli abusi si possono accatastare tranquillamente inducendo quindi a fidarsi gli ignari acquirenti che pensano sia tutto regolare.</p><p>Grazie a chiunque volesse dare un contributo a quanto riportato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="FALKIRIA, post: 499408, member: 64383"] Buonasera a tutti, vorrei aggiornare coloro che gentilmente hanno seguito fornendomi delle risposte e suggerimenti al mio quesito, ovvero all'acquisto di una casa al mare con abusi edilizi. Ho coinvolto un serio professionista che, a seguito di visite e consultazione documenti presso l'ufficio tecnico di riferimento, appurato che esistono due abusi edilizi, non sanabili in quanto non solo sono stati creati senza la relativa concessione ma non rispondono nemmeno ai parametri previsti dal piano regolatore, pertanto l'abuso non è sanabile se non demolendo quanto eseguito. Pertanto il professionista mi ha dato un suggerimento: si goda il bene in attesa di un eventuale nuovo condono nei prossimi anni, perché se si avventura in una causa dovrà aspettare anni prima di vederla conclusa. Il legale mi suggerisce comunque di procedere con una pratica detta C.T.U dove il tribunale su segnalazione dell'abuso interviene nominando un tecnico di parte che appura l'effettivo abuso e quantifica il danno causatomi (viene ovviamente coinvolto il venditore che ha giurato il falso in atto pubblico) ma penso che la procura mi costringa ovviamente a demolire l'oggetto dell'abuso stesso. Ho fatto una chiacchierata anche con un referente di una Federazione degli Agenti Immobiliari che mi ha suggerito di percorrere la via che mi consente almeno di essere risarcita dal danno subito, facendo comunicare dal legale sia al venditore che all'Agenzia che ha seguito la mediazione e al Notaio che ne ha curato la compravendita, il fatto che a seguito di contatti con il Comune per esigenze di ristrutturazione abbiamo scoperto che l'immobile acquistato non era vendibile e presenta dei vizi non sanabili. Non so proprio che fare, perché purtroppo in Italia la legge protegge più i disonesti che le persone per bene. Mi chiedo ancora come è possibile che un agente immobiliare che dovrebbe tutelare l'acquirente abbia potuto tacere una situazione del genere e poi ancora il Notaio che comunque è protetto dalle leggi in vigore che lo esonerano da qualsiasi responsabilità, percependo parcelle salatissime si debba limitare a indicare in atto gli estremi della concessione edilizia, e non a preoccuparsi del fatto che la visura eseguita prima della stipula evidenziava una variazione per ampliamento-diversa distribuzione degli spazi interni e un recentissimo accatastamento proprio di quanto costruito abusivamente............... Io no ma lui sicuramente sapeva che questo elemento non escludeva l'abuso anzi, in Italia le cose vanno proprio in questo modo, gli abusi si possono accatastare tranquillamente inducendo quindi a fidarsi gli ignari acquirenti che pensano sia tutto regolare. Grazie a chiunque volesse dare un contributo a quanto riportato. [/QUOTE]
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