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<blockquote data-quote="Pame" data-source="post: 170972" data-attributes="member: 37960"><p>Ringrazio salves, premesso che e' corretto quanto scrivi, la risposta dovrebbe essere affermativa, nel senso che il chiamato nel possesso dei beni se vuole usufruire dell'accettazione beneficiata deve procedere all'inventario degli stessi entro tre mesi dall'apertura della successione e provvedere nei 40 giorni successivi a decide se accettare o rinunciare. In mancanza del rispetto dei due termini il chiamato si considera ex lege erede puro e semplice con la conseguenza Che il suo patrimonio e quello del de cuius si confondono e Che egli dovra respondere dei debiti ereditari anche oltre l'eventuale attivo ricevuto e con I propri beni. A rigore il coniuge convivente si considera nel possesso dei beni ereditari poiche avendo vissuto nella stessa casa con il de cuius egli continua a poter disporre dei medesimi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Pame, post: 170972, member: 37960"] Ringrazio salves, premesso che e' corretto quanto scrivi, la risposta dovrebbe essere affermativa, nel senso che il chiamato nel possesso dei beni se vuole usufruire dell'accettazione beneficiata deve procedere all'inventario degli stessi entro tre mesi dall'apertura della successione e provvedere nei 40 giorni successivi a decide se accettare o rinunciare. In mancanza del rispetto dei due termini il chiamato si considera ex lege erede puro e semplice con la conseguenza Che il suo patrimonio e quello del de cuius si confondono e Che egli dovra respondere dei debiti ereditari anche oltre l'eventuale attivo ricevuto e con I propri beni. A rigore il coniuge convivente si considera nel possesso dei beni ereditari poiche avendo vissuto nella stessa casa con il de cuius egli continua a poter disporre dei medesimi. [/QUOTE]
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