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<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 554341" data-attributes="member: 72232"><p>Purtroppo non puoi stare molto tranquillo,poiché entro i 20 anni dalla donazione o i 10 anni dalla morte del donante,sono possibili azioni da parte degli eredi del donante.Il fatto che sia prete non esclude la possibilità di eredi futuri,ovviamente.</p><p>Se poi ci sono altri fratelli o genitori viventi ,anche loro sono eredi,i cui diritti successori potrebbero essere lesi dall'avvenuta donazione.</p><p>Certo ci sono situazioni molto più rischiose,ma la tranquillità totale non esiste neanche in questo caso.</p><p></p><p>Alcuni notai suggeriscono di far fare al donatario una sorta di "donazione al contrario",per riportare la situazione come prima,e poi comprare da chi era il proprietario iniziale ,ritornato di nuovo proprietario.Altri suggeriscono di far firmare una fideiussione personale dagli eredi noti del donante,ma soluzioni ineccepibili per azzerare i rischi non sono del tutto chiare.</p><p>Io di case frutto di donazione ne ho vendute alcune,ma ogni situazione è un caso a se,che va valutato attentamente con l'aiuto del notaio di fiducia.</p><p></p><p>Questo per quanto riguarda i rischi.</p><p>Per quanto riguarda il mutuo,se la banca te lo eroga ugualmente,nonostante la donazione,se non compri sei inadempiente,con le conseguenze del caso.</p><p>Se invece nel contratto preliminare sottoscritto c'è una clausola sospensiva per l'erogazione del mutuo e la banca non eroga,il contratto non diventa efficace,non compri e non devi versare la caparra ne le provvigioni.</p><p>Ma non avevate letto gli atti di provenienza dell'immobile?</p><p>Ma c'è un'agenzia? Se si,cosa dicono?</p><p></p><p>In ogni caso fatti consigliare dal notaio di fiducia,scelto da te.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 554341, member: 72232"] Purtroppo non puoi stare molto tranquillo,poiché entro i 20 anni dalla donazione o i 10 anni dalla morte del donante,sono possibili azioni da parte degli eredi del donante.Il fatto che sia prete non esclude la possibilità di eredi futuri,ovviamente. Se poi ci sono altri fratelli o genitori viventi ,anche loro sono eredi,i cui diritti successori potrebbero essere lesi dall'avvenuta donazione. Certo ci sono situazioni molto più rischiose,ma la tranquillità totale non esiste neanche in questo caso. Alcuni notai suggeriscono di far fare al donatario una sorta di "donazione al contrario",per riportare la situazione come prima,e poi comprare da chi era il proprietario iniziale ,ritornato di nuovo proprietario.Altri suggeriscono di far firmare una fideiussione personale dagli eredi noti del donante,ma soluzioni ineccepibili per azzerare i rischi non sono del tutto chiare. Io di case frutto di donazione ne ho vendute alcune,ma ogni situazione è un caso a se,che va valutato attentamente con l'aiuto del notaio di fiducia. Questo per quanto riguarda i rischi. Per quanto riguarda il mutuo,se la banca te lo eroga ugualmente,nonostante la donazione,se non compri sei inadempiente,con le conseguenze del caso. Se invece nel contratto preliminare sottoscritto c'è una clausola sospensiva per l'erogazione del mutuo e la banca non eroga,il contratto non diventa efficace,non compri e non devi versare la caparra ne le provvigioni. Ma non avevate letto gli atti di provenienza dell'immobile? Ma c'è un'agenzia? Se si,cosa dicono? In ogni caso fatti consigliare dal notaio di fiducia,scelto da te. [/QUOTE]
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