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<blockquote data-quote="pozzifran" data-source="post: 640676" data-attributes="member: 30141"><p>Ciao,</p><p>io ed il mio compagno conviviamo in una casa di <u>mia esclusiva </u>proprietà avendo contratto un <u>mutuo cointestato</u>...</p><p>Nel mio caso (è un mutuo particolarmente agevolato) non c'è stato verso di farlo agire come semplice garante, hanno preteso la cointestazione (al 50%, non hanno voluto nemmeno considerare altre percentuali, all'epoca mi ero arrabbiata moltissimo per questo e per il danno fiscale che ne consgue) anche se lui non è proprietario di nulla.</p><p>All'epoca avevo sentito parecchie banche, inclusa quella di cui sono cliente da anni ed avevo constatato che i vincoli che ti pone una banca differiscono (più o meno pensantemente) da quelli che ti pongono in un'altra... avevo poi opatato per un'istituto di cui non ero cliente per le migliori condizioni sugli interessi.......comunque una garanzia è un vincolo al quale una persona assoggetta sè ed i suoi eventuali eredi indipendentemente dai vincoli di sangue/parentela, non so a quale cavillo si possano appigliare per pretendere che sia per forza un famigliare.....è una delle poche cose che non mi sono sentita imporre dagli istituti ai queli mi ero rivolta.</p><p>In merito al concetto di prima casa. Si ha un tempo (dopo il rogito) entro il quale si può trasferire la residenza, non è necessario essere già residenti all'epoca dell'acquisto per poterla definire "prima casa". Il notaio può sicuramente spiegarti tutto anche prima di procedere all'atto. E' sicuramente la miglior fonte alla quale attingere per capire cosa puoi fare.. In genere questo tipo di consiglio non lo fanno pagare, soprattutto se poi stipuleranno gli atti. Poi puoi fare una valutazione di cosa ti convenga fare, se pagare l'IMU sull'una o sull'altra o detrarre interessi e spese notarili per la nuova.</p><p></p><p>PS: non c'è nulla di più vincolante di un mutuo cointestato: cessano matrimoni e convivenze, ma levarsi da un mutuo è mooolto più difficile!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pozzifran, post: 640676, member: 30141"] Ciao, io ed il mio compagno conviviamo in una casa di [U]mia esclusiva [/U]proprietà avendo contratto un [U]mutuo cointestato[/U]... Nel mio caso (è un mutuo particolarmente agevolato) non c'è stato verso di farlo agire come semplice garante, hanno preteso la cointestazione (al 50%, non hanno voluto nemmeno considerare altre percentuali, all'epoca mi ero arrabbiata moltissimo per questo e per il danno fiscale che ne consgue) anche se lui non è proprietario di nulla. All'epoca avevo sentito parecchie banche, inclusa quella di cui sono cliente da anni ed avevo constatato che i vincoli che ti pone una banca differiscono (più o meno pensantemente) da quelli che ti pongono in un'altra... avevo poi opatato per un'istituto di cui non ero cliente per le migliori condizioni sugli interessi.......comunque una garanzia è un vincolo al quale una persona assoggetta sè ed i suoi eventuali eredi indipendentemente dai vincoli di sangue/parentela, non so a quale cavillo si possano appigliare per pretendere che sia per forza un famigliare.....è una delle poche cose che non mi sono sentita imporre dagli istituti ai queli mi ero rivolta. In merito al concetto di prima casa. Si ha un tempo (dopo il rogito) entro il quale si può trasferire la residenza, non è necessario essere già residenti all'epoca dell'acquisto per poterla definire "prima casa". Il notaio può sicuramente spiegarti tutto anche prima di procedere all'atto. E' sicuramente la miglior fonte alla quale attingere per capire cosa puoi fare.. In genere questo tipo di consiglio non lo fanno pagare, soprattutto se poi stipuleranno gli atti. Poi puoi fare una valutazione di cosa ti convenga fare, se pagare l'IMU sull'una o sull'altra o detrarre interessi e spese notarili per la nuova. PS: non c'è nulla di più vincolante di un mutuo cointestato: cessano matrimoni e convivenze, ma levarsi da un mutuo è mooolto più difficile! [/QUOTE]
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