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Acquisto immobile con agevolazione prima casa e successiva Locazione
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Testo
<blockquote data-quote="topcasa" data-source="post: 292475" data-attributes="member: 49727"><p>Il valore catastale di un immobile viene determinato moltiplicando la rendita catastale rivalutata per un moltiplicatore.</p><p>Per tutti gli immobili che appartengono ai gruppi A C D ed E la rendita catastale deve essere rivalutata del 5%</p><p>gli immobili che appartengono al gruppo B sono rivalutati del 40% come indicato nel <a href="http://www.immobilio.it/leggicompravenditamutuo/casaacquistodl3ottobre2006n262.asp" target="_blank"><u><span style="color: #0066cc">Decreto legge 3 ottobre 2006</span></u></a> che ha fissato la nuova misura del moltiplicatore per il gruppo catastale B.</p><p>i valori ottenuti vanno moltiplicati per i seguenti coefficienti :</p><p>- 110 per la prima casa; </p><p>- 120 per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A, B, C (escluse le categorie A/10 e C/1); </p><p>- 168 per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B; </p><p>- 60 per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D; </p><p>- 40,8 per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E.</p><p>Esempio di calcolo del valore catastale di un appartamento classe A/3 e rendita catastale 100:</p><p>100 + coefficente di rivalutazione 5% = 105 x 110</p><p>valore catastale = 11.550 (100 + 5% x 110)</p><p> </p><p>In pratica e con una sola operazione è possibile calcolare il valore catastale di un immobile conoscendo la rendita catastale e la categoria (se non si posseggono questi dati è possibile recuperarli sull'atto di acquisto o richiederli facendo una visura catastale presso l'ufficio del territorio o catasto) moltiplicando la rendita catastale non rivalutata o il reddito dominicale non rivalutato per i coefficenti riportati nella tabella sottostante.</p><p> </p><p><strong>1)</strong> Per la prima casa </p><p>rendita catastale non rivalutata x <span style="color: #666666">115,50</span></p><p><strong>2)</strong> Per tutti gli altri fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A, C (escluse A/10 e C/1) </p><p>rendita catastale non rivalutata x <span style="color: #666666">126</span></p><p><strong>3)</strong> Per i fabbricati gruppo B </p><p>rendita catastale non rivalutata x <span style="color: #666666">176,40</span></p><p><strong>4)</strong> Per i fabbricati A/10 e D </p><p>rendita catastale non rivalutata x <span style="color: #666666">63</span></p><p><strong>5)</strong> Per i fabbricati C/1 ed E </p><p>rendita catastale non rivalutata x <span style="color: #666666">42,84</span></p><p><strong>6)</strong> Terreni non edificabili </p><p>redito dominicale non rivalutato x <span style="color: #666666">112,50</span></p><p> </p><p>Il valore ottenuto serve come base imponibile su cui calcolare le imposte negli atti non soggetti ad IVA e limitatamente agli immobili (casi 1 e 2) appartenenti al gruppo A con esclusione della categoria A/10 (negozi-uffici).</p><p>E' necessario ricordare che anche se le imposte vengono calcolate sul valore catastale la nuova legge impone l'obbligo di indicare nell'atto di compravendita il prezzo realmente pagato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="topcasa, post: 292475, member: 49727"] Il valore catastale di un immobile viene determinato moltiplicando la rendita catastale rivalutata per un moltiplicatore. Per tutti gli immobili che appartengono ai gruppi A C D ed E la rendita catastale deve essere rivalutata del 5% gli immobili che appartengono al gruppo B sono rivalutati del 40% come indicato nel [URL='http://www.immobilio.it/leggicompravenditamutuo/casaacquistodl3ottobre2006n262.asp'][U][COLOR=#0066cc]Decreto legge 3 ottobre 2006[/COLOR][/U][/URL] che ha fissato la nuova misura del moltiplicatore per il gruppo catastale B. i valori ottenuti vanno moltiplicati per i seguenti coefficienti : - 110 per la prima casa; - 120 per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A, B, C (escluse le categorie A/10 e C/1); - 168 per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B; - 60 per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D; - 40,8 per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E. Esempio di calcolo del valore catastale di un appartamento classe A/3 e rendita catastale 100: 100 + coefficente di rivalutazione 5% = 105 x 110 valore catastale = 11.550 (100 + 5% x 110) In pratica e con una sola operazione è possibile calcolare il valore catastale di un immobile conoscendo la rendita catastale e la categoria (se non si posseggono questi dati è possibile recuperarli sull'atto di acquisto o richiederli facendo una visura catastale presso l'ufficio del territorio o catasto) moltiplicando la rendita catastale non rivalutata o il reddito dominicale non rivalutato per i coefficenti riportati nella tabella sottostante. [B]1)[/B] Per la prima casa rendita catastale non rivalutata x [COLOR=#666666]115,50[/COLOR] [B]2)[/B] Per tutti gli altri fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A, C (escluse A/10 e C/1) rendita catastale non rivalutata x [COLOR=#666666]126[/COLOR] [B]3)[/B] Per i fabbricati gruppo B rendita catastale non rivalutata x [COLOR=#666666]176,40[/COLOR] [B]4)[/B] Per i fabbricati A/10 e D rendita catastale non rivalutata x [COLOR=#666666]63[/COLOR] [B]5)[/B] Per i fabbricati C/1 ed E rendita catastale non rivalutata x [COLOR=#666666]42,84[/COLOR] [B]6)[/B] Terreni non edificabili redito dominicale non rivalutato x [COLOR=#666666]112,50[/COLOR] Il valore ottenuto serve come base imponibile su cui calcolare le imposte negli atti non soggetti ad IVA e limitatamente agli immobili (casi 1 e 2) appartenenti al gruppo A con esclusione della categoria A/10 (negozi-uffici). E' necessario ricordare che anche se le imposte vengono calcolate sul valore catastale la nuova legge impone l'obbligo di indicare nell'atto di compravendita il prezzo realmente pagato. [/QUOTE]
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