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Testo
<blockquote data-quote="Cucci49" data-source="post: 236043" data-attributes="member: 45551"><p>Se i venditori ora sono tutti i legittimari non corri rischi, perchè l'azione di riduzione della donazione dura vent'anni dalla donazione ema dieci dalla morte del donante.</p><p> </p><p>Questo perchè hai detto che "si sono messi d'accordo" quindi presuppongo che ci sia un atto di divisione o un atto ricognitivo.</p><p> </p><p>Se la venditrice è la sola moglie, i figli possono concorrere in atto per prestare la rinuncia all'azione di riduzione. </p><p> </p><p>Qui vi è il problemino: in realtà anche loro non sono immortali e quindi dovrebbero dare la rinuncia anche per gli eventuali loro eredi, per i quali però la rinuncia sarebbe preventiva ed invalida.</p><p> </p><p>In sostanza occorre vede se c'è un atto di divisione, con accordo, che ricomprenda nella massa successoria la donazione. </p><p> </p><p>Se non c'è bisogna fare un atto ricognitivo che riconfermi la piena soddisfazione dei legittimari e costituisca rinuncia.</p><p> </p><p>All'atto pratico l'unico vero problema è dato dalle banche che fanno comunque un po' di storie </p><p> </p><p>Per forza, l'atto di donazione è perfettamente valido, ma è pur sempre un atto annullabile.</p><p> </p><p>Vai dal Notaio con tutti i documenti, compreso "l'accordo" dei legittimari, la successione la donazione ecc. vedrai che ti da la soluzione che accontenta anche la eventuale banca.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cucci49, post: 236043, member: 45551"] Se i venditori ora sono tutti i legittimari non corri rischi, perchè l'azione di riduzione della donazione dura vent'anni dalla donazione ema dieci dalla morte del donante. Questo perchè hai detto che "si sono messi d'accordo" quindi presuppongo che ci sia un atto di divisione o un atto ricognitivo. Se la venditrice è la sola moglie, i figli possono concorrere in atto per prestare la rinuncia all'azione di riduzione. Qui vi è il problemino: in realtà anche loro non sono immortali e quindi dovrebbero dare la rinuncia anche per gli eventuali loro eredi, per i quali però la rinuncia sarebbe preventiva ed invalida. In sostanza occorre vede se c'è un atto di divisione, con accordo, che ricomprenda nella massa successoria la donazione. Se non c'è bisogna fare un atto ricognitivo che riconfermi la piena soddisfazione dei legittimari e costituisca rinuncia. All'atto pratico l'unico vero problema è dato dalle banche che fanno comunque un po' di storie Per forza, l'atto di donazione è perfettamente valido, ma è pur sempre un atto annullabile. Vai dal Notaio con tutti i documenti, compreso "l'accordo" dei legittimari, la successione la donazione ecc. vedrai che ti da la soluzione che accontenta anche la eventuale banca. [/QUOTE]
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