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<blockquote data-quote="Giorgio VI" data-source="post: 105360" data-attributes="member: 24841"><p>Sto per acquistare un locale commerciale assoggettato al vincolo architettonico ex legge 1089/39. Avevo già acquistato un immobile simile 3 anni fa come investimento e il notaio mi aveva avvertito che dopo il rogito dovevo aspettare comunque due mesi per essere sicuro che i Beni Culturali non volessero esercitare il diritto di prelazione ma che era solo una cosa formale, non dovevo preoccuparmi perchè non sarebbe avvenuto di sicuro per quel tipo di immobile: dopo 60 giorni se non ricevevo notifiche potevo stare tranquillo in ogni caso. E io, atteso i 60 giorni, sono stato tranquillo.</p><p></p><p>Per questo nuovo acquisto sono andato da un nuovo notaio che mi dice però che non basta attendere i 2 mesi per la prelazione dei Beni Culturali ma servirà <strong>un atto di avveramento che costa, oltre alle spese del rogito, altri mille euro (sigh!), </strong> altrimenti un giorno potrei avere problemi con la vendita.</p><p></p><p>Vi chiedo: è davvero necessario quest'atto successivo? Se sì, che succede ora con il primo immobile? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/confused.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":confuso:" title="Confuso :confuso:" data-shortname=":confuso:" /> Ha sbagliato il primo notaio e ora potrei avere qualche problema perchè di quest'atto di avveramento non ho nessun indizio? Sull'atto di acquisto non leggo niente a parte la stessa frase nella nota di trascrizione e nell'atto stesso che dice che "<em>l'atto di cui si chiede la trascrizione sarà denunciato al competente ministero mediante presentazione della denuncia al soprintendente al fine dell'esercizio da parte del ministero per i beni culturali</em>" e inoltre che "<em>gli effetti giuridici attivi e passivi della compravendita decorreranno con effetto ex tunc dal giorno in cui si sarà verificata la condizione suddetta</em>". </p><p>Ma io avevo pagato l'intera somma il giorno dell'atto di vendita alla parte venditrice che, come recita l'atto, "<em>ne rilascia ampia liberatoria quietanza di saldo con rinuncia all'ipoteca legale</em>" ed ho cominciato a dichiarare come mio e a pagare IRPEF, ICI dal giorno del rogito, nessuno mi ha detto di non farlo né ha detto al venditore che ne era responsabile per altri due mesi.. <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/neutral_face.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":basito:" title="Basito :basito:" data-shortname=":basito:" /> ..... </p><p>Boh? Qual'è la procedura giusta?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Giorgio VI, post: 105360, member: 24841"] Sto per acquistare un locale commerciale assoggettato al vincolo architettonico ex legge 1089/39. Avevo già acquistato un immobile simile 3 anni fa come investimento e il notaio mi aveva avvertito che dopo il rogito dovevo aspettare comunque due mesi per essere sicuro che i Beni Culturali non volessero esercitare il diritto di prelazione ma che era solo una cosa formale, non dovevo preoccuparmi perchè non sarebbe avvenuto di sicuro per quel tipo di immobile: dopo 60 giorni se non ricevevo notifiche potevo stare tranquillo in ogni caso. E io, atteso i 60 giorni, sono stato tranquillo. Per questo nuovo acquisto sono andato da un nuovo notaio che mi dice però che non basta attendere i 2 mesi per la prelazione dei Beni Culturali ma servirà [B]un atto di avveramento che costa, oltre alle spese del rogito, altri mille euro (sigh!), [/B] altrimenti un giorno potrei avere problemi con la vendita. Vi chiedo: è davvero necessario quest'atto successivo? Se sì, che succede ora con il primo immobile? :-? Ha sbagliato il primo notaio e ora potrei avere qualche problema perchè di quest'atto di avveramento non ho nessun indizio? Sull'atto di acquisto non leggo niente a parte la stessa frase nella nota di trascrizione e nell'atto stesso che dice che "[I]l'atto di cui si chiede la trascrizione sarà denunciato al competente ministero mediante presentazione della denuncia al soprintendente al fine dell'esercizio da parte del ministero per i beni culturali[/I]" e inoltre che "[I]gli effetti giuridici attivi e passivi della compravendita decorreranno con effetto ex tunc dal giorno in cui si sarà verificata la condizione suddetta[/I]". Ma io avevo pagato l'intera somma il giorno dell'atto di vendita alla parte venditrice che, come recita l'atto, "[I]ne rilascia ampia liberatoria quietanza di saldo con rinuncia all'ipoteca legale[/I]" ed ho cominciato a dichiarare come mio e a pagare IRPEF, ICI dal giorno del rogito, nessuno mi ha detto di non farlo né ha detto al venditore che ne era responsabile per altri due mesi.. :| ..... Boh? Qual'è la procedura giusta? [/QUOTE]
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