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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 665614" data-attributes="member: 72232"><p>Si, può andare, anche se è un po' prolissa.</p><p>Sarebbe meglio , invece di scrivere "congrua per l'acquisto", indicare la cifra che richiedi, così se non ti danno l'ok per la cifra che chiedi, non hai problemi; e risulta inutile fare ulteriore riferimento al valore di perizia, dato che è gia specificato cosa hai chiesto.</p><p>E poi è sbagliato dire che il contratto "perde di efficacia"; con condizione sospensiva, l'efficacia non c'è , se non a condizione avverata,quindi non si può perdere. E' il contrario, prende efficacia, se arriva in tempo l'ok al mutuo.</p><p></p><p>Se ne fosse al corrente, dovrebbe dirtelo, ma se il venditore non partecipa alle assemblee e non legge i verbali, magari non lo sa nemmeno lui.</p><p>Puoi fare due chiacchiere con il venditore, o con altri condomini, se proprio ne vuoi sapere di più; qualche "chiacchierone" si trova sempre...</p><p>Però qualche lavoro, anche imprevisto, lo devi comunque mettere in conto; in condominio non si sa mai...</p><p></p><p>Non hai idea di quante cose non sanno i venditori della loro stessa casa; non tutti sono scrupolosi .</p><p></p><p>Se tutto è a suo favore e basta, perché mai il venditore dovrebbe accettare ?</p><p></p><p>La parte urbanistica è la cosa più importante; la planimetria è più semplice da controllare, e le ipoteche si controllano ancora poco prima del rogito.</p><p></p><p>Consegnare una casa a posto catastalmente e urbanisticamente è un obbligo del venditore, insito nel contratto di vendita, e non serve a nulla rimarcarlo; a maggior ragione non serve una condizione risolutiva, che renderebbe il contratto inefficace, ma l'agenzia avrebbe comunque diritto alle provvigioni .</p><p></p><p>I contratti ( e le proposte che, se accettate, diventano contratti preliminari), devono essere più semplici possibile; troppo frasi ridondanti complicano le cose, e inducono il venditore a non accettare.</p><p>Ci vuole chiarezza, ma anche sintesi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 665614, member: 72232"] Si, può andare, anche se è un po' prolissa. Sarebbe meglio , invece di scrivere "congrua per l'acquisto", indicare la cifra che richiedi, così se non ti danno l'ok per la cifra che chiedi, non hai problemi; e risulta inutile fare ulteriore riferimento al valore di perizia, dato che è gia specificato cosa hai chiesto. E poi è sbagliato dire che il contratto "perde di efficacia"; con condizione sospensiva, l'efficacia non c'è , se non a condizione avverata,quindi non si può perdere. E' il contrario, prende efficacia, se arriva in tempo l'ok al mutuo. Se ne fosse al corrente, dovrebbe dirtelo, ma se il venditore non partecipa alle assemblee e non legge i verbali, magari non lo sa nemmeno lui. Puoi fare due chiacchiere con il venditore, o con altri condomini, se proprio ne vuoi sapere di più; qualche "chiacchierone" si trova sempre... Però qualche lavoro, anche imprevisto, lo devi comunque mettere in conto; in condominio non si sa mai... Non hai idea di quante cose non sanno i venditori della loro stessa casa; non tutti sono scrupolosi . Se tutto è a suo favore e basta, perché mai il venditore dovrebbe accettare ? La parte urbanistica è la cosa più importante; la planimetria è più semplice da controllare, e le ipoteche si controllano ancora poco prima del rogito. Consegnare una casa a posto catastalmente e urbanisticamente è un obbligo del venditore, insito nel contratto di vendita, e non serve a nulla rimarcarlo; a maggior ragione non serve una condizione risolutiva, che renderebbe il contratto inefficace, ma l'agenzia avrebbe comunque diritto alle provvigioni . I contratti ( e le proposte che, se accettate, diventano contratti preliminari), devono essere più semplici possibile; troppo frasi ridondanti complicano le cose, e inducono il venditore a non accettare. Ci vuole chiarezza, ma anche sintesi. [/QUOTE]
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