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<blockquote data-quote="nv17" data-source="post: 665951" data-attributes="member: 80594"><p>Altro aggiornamento: oggi siamo andati in ISP per iniziare la pratica di Mutuo in Tasca e, dato che avevamo pensato di fare una proposta di acquisto per la casa di cui sopra, ho fatto che parlare direttamente dell'immobile che ci interessava. Quando siamo arrivati al punto di affrontare il discorso della clausola sospensiva l'impiegata ci ha detto di indicare il 15 ottobre come data, ovvero ben oltre i 30 giorni che ci aveva suggerito l'agente immobiliare l'altro giorno. Peccato però che quando ho comunicato all'impiegata che la proprietà stava facendo il riscatto del terreno da edilizia convenzionata e la pratica di successione, quest'ultima abbia strabuzzato gli occhi affermando che la delibera del mutuo avrebbe richiesto molto più tempo. Ci diceva infatti che il perito non può valutare l'immobile fino a quando il riscatto non è stato fatto. O, meglio, potrebbe pure farlo ma il valore sarebbe molto più basso, e richiedendo un mutuo al 95% saremmo certamente molto al di sotto della cifra necessaria. Quindi, per farla breve, questa sospensiva dovrebbe rimanere in essere per mesi e non per i 30 giorni proposti dall'Agenti Immobiliari</p><p>In ogni caso ho perso fiducia nei confronti dell'agenzia, anche perché a loro avevo detto che avremmo richiesto un mutuo al 95%, quindi con che criterio - conoscendo la situazione della proprietà - mi spingerebbe a inserire una sospensiva di 30 giorni? Già in una situazione normale la banca ci aveva suggerito, dati gli arretrati accumulati causa pandemia, di indicare 45 giorni in una eventuale clausola sospensiva. </p><p>Quindi in una situazione "ingarbugliata" come questa non mi pare che l'agenzia si sia comportata in modo corretto. Se non avessi parlato prima con la banca, probabilmente oggi stesso avremmo firmato una proposta d'acquisto con scadenza della sospensiva al 30 settembre. Poi certamente si sarebbe potuto riformulare la proposta indicando una nuova data, ma che senso avrebbe farmi firmare una cosa del genere non avendo ancora tutta la documentazione della casa in mano? L'agente ci ha detto che riscatto e successione possono arrivare al momento del rogito. Legalmente probabilmente avrebbe anche ragione, ma la banca senza i documenti in mano non delibera il mutuo. E se io non ho la certezza della delibera non posso acquistare, e nemmeno versare le provvigioni all'agenzia.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="nv17, post: 665951, member: 80594"] Altro aggiornamento: oggi siamo andati in ISP per iniziare la pratica di Mutuo in Tasca e, dato che avevamo pensato di fare una proposta di acquisto per la casa di cui sopra, ho fatto che parlare direttamente dell'immobile che ci interessava. Quando siamo arrivati al punto di affrontare il discorso della clausola sospensiva l'impiegata ci ha detto di indicare il 15 ottobre come data, ovvero ben oltre i 30 giorni che ci aveva suggerito l'agente immobiliare l'altro giorno. Peccato però che quando ho comunicato all'impiegata che la proprietà stava facendo il riscatto del terreno da edilizia convenzionata e la pratica di successione, quest'ultima abbia strabuzzato gli occhi affermando che la delibera del mutuo avrebbe richiesto molto più tempo. Ci diceva infatti che il perito non può valutare l'immobile fino a quando il riscatto non è stato fatto. O, meglio, potrebbe pure farlo ma il valore sarebbe molto più basso, e richiedendo un mutuo al 95% saremmo certamente molto al di sotto della cifra necessaria. Quindi, per farla breve, questa sospensiva dovrebbe rimanere in essere per mesi e non per i 30 giorni proposti dall'Agenti Immobiliari In ogni caso ho perso fiducia nei confronti dell'agenzia, anche perché a loro avevo detto che avremmo richiesto un mutuo al 95%, quindi con che criterio - conoscendo la situazione della proprietà - mi spingerebbe a inserire una sospensiva di 30 giorni? Già in una situazione normale la banca ci aveva suggerito, dati gli arretrati accumulati causa pandemia, di indicare 45 giorni in una eventuale clausola sospensiva. Quindi in una situazione "ingarbugliata" come questa non mi pare che l'agenzia si sia comportata in modo corretto. Se non avessi parlato prima con la banca, probabilmente oggi stesso avremmo firmato una proposta d'acquisto con scadenza della sospensiva al 30 settembre. Poi certamente si sarebbe potuto riformulare la proposta indicando una nuova data, ma che senso avrebbe farmi firmare una cosa del genere non avendo ancora tutta la documentazione della casa in mano? L'agente ci ha detto che riscatto e successione possono arrivare al momento del rogito. Legalmente probabilmente avrebbe anche ragione, ma la banca senza i documenti in mano non delibera il mutuo. E se io non ho la certezza della delibera non posso acquistare, e nemmeno versare le provvigioni all'agenzia. [/QUOTE]
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