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Testo
<blockquote data-quote="paolog" data-source="post: 47484"><p>Giuridicamente trovo plausibile che in caso di successivo acquisto non ci siano provvigioni d'agenzia. </p><p></p><p>Tuttavia se un eventuale compravendita si verifica in tempi brevi, per esempio 6 mesi, può essere eticamente corretto riconoscere una provvigione ridotta da concordare con l'agenzia. </p><p></p><p>In quest'ultimo caso, come si concordano provvigioni diverse e in misura ridotta rispetto agli usi e costumi locali? </p><p></p><p>Se per esempio decido di riconoscere l'1% laddove gli usi e costumi locali sono del 2%, come posso regolarizzare l'accordo in modo da essere al riparo da successivi ed eventuali controlli fiscali? </p><p></p><p>Il rischio può essere quello che la provvigione ridotta venga contestata con la motivazione di una parte versata "a nero".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="paolog, post: 47484"] Giuridicamente trovo plausibile che in caso di successivo acquisto non ci siano provvigioni d'agenzia. Tuttavia se un eventuale compravendita si verifica in tempi brevi, per esempio 6 mesi, può essere eticamente corretto riconoscere una provvigione ridotta da concordare con l'agenzia. In quest'ultimo caso, come si concordano provvigioni diverse e in misura ridotta rispetto agli usi e costumi locali? Se per esempio decido di riconoscere l'1% laddove gli usi e costumi locali sono del 2%, come posso regolarizzare l'accordo in modo da essere al riparo da successivi ed eventuali controlli fiscali? Il rischio può essere quello che la provvigione ridotta venga contestata con la motivazione di una parte versata "a nero". [/QUOTE]
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