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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 580144" data-attributes="member: 56079"><p>Secondo me il contratto di mediazione si pone in essere nel momento in cui il soggetto riceve incarico per mediare. Già nell'azione di mettere in contatto le parti si profilano le sue peculiarità. Non a caso il mediatore può avere diritto al rimborso spese (come mediatore e non come altro soggetto professionale) pur non portando a compimento l'affare.</p><p></p><p>Ed è pure plausibile che, pur non incassando mediazione, il mediatore come tale possa essere riconosciuto anche all'interno del rogito notarile.</p><p></p><p>Non lo definisce quindi nè l'incasso di una provvigione, nè il fatto che l'affare da lui procurato possa essere concluso. Ma la sua peculiarità di mettere in contatto TUTTE le parti (e non solo alcune) agendo in presenza di determinate condizioni...</p><p></p><p>Così pure l'esercizio abusivo della professione di medico non si profilerebbe a partire dal momento in cui il soggetto metta le mani sul paziente ma già da quando il soggetto si presenti pubblicamente come dottore.</p><p></p><p>Caratteristica fondante della mediazione è pertanto un'"attività" che si differenzia rispetto alla "passività" propria magari di chi su richiesta si limiti a fornire una mera informazione.</p><p></p><p>Ovviamente sono consapevole che di una bella enunciazione di principio ci se ne possa fare ben poco dal momento in cui attività affini a quelle del mediatore possano facilmente sovrapporsi alla sua figura senza conseguenze...</p><p></p><p>D'altro canto l'assenza assoluta di qualsiasi controllo non può neppure darci ad intendere quale sarebbe l'atteggiamento dell'autorità nei confronti di certe simulazioni. Non ci sono mai stati provvedimenti sanzionatori per esercizio abusivo della professione?... Ma ci sono mai state indagini?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 580144, member: 56079"] Secondo me il contratto di mediazione si pone in essere nel momento in cui il soggetto riceve incarico per mediare. Già nell'azione di mettere in contatto le parti si profilano le sue peculiarità. Non a caso il mediatore può avere diritto al rimborso spese (come mediatore e non come altro soggetto professionale) pur non portando a compimento l'affare. Ed è pure plausibile che, pur non incassando mediazione, il mediatore come tale possa essere riconosciuto anche all'interno del rogito notarile. Non lo definisce quindi nè l'incasso di una provvigione, nè il fatto che l'affare da lui procurato possa essere concluso. Ma la sua peculiarità di mettere in contatto TUTTE le parti (e non solo alcune) agendo in presenza di determinate condizioni... Così pure l'esercizio abusivo della professione di medico non si profilerebbe a partire dal momento in cui il soggetto metta le mani sul paziente ma già da quando il soggetto si presenti pubblicamente come dottore. Caratteristica fondante della mediazione è pertanto un'"attività" che si differenzia rispetto alla "passività" propria magari di chi su richiesta si limiti a fornire una mera informazione. Ovviamente sono consapevole che di una bella enunciazione di principio ci se ne possa fare ben poco dal momento in cui attività affini a quelle del mediatore possano facilmente sovrapporsi alla sua figura senza conseguenze... D'altro canto l'assenza assoluta di qualsiasi controllo non può neppure darci ad intendere quale sarebbe l'atteggiamento dell'autorità nei confronti di certe simulazioni. Non ci sono mai stati provvedimenti sanzionatori per esercizio abusivo della professione?... Ma ci sono mai state indagini? [/QUOTE]
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