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<blockquote data-quote="Michela_" data-source="post: 769221" data-attributes="member: 85369"><p>In merito a questo argomento (che mi è venuto in mente qualche settimana fa poi mi son dimenticata e poi mi sono chiesta come mai nessuno ha mai accennato nulla di ciò, sul forum) mi permetto anche io di fare alcune considerazioni, ed in primis, mi fa piacere sapere che c'è una ovvia e palese differenza tra la teoria (testo del manuale) e la pratica (vs. osservazioni). Sia chiaro che se fosse stato facile, lo avrebbe già fatto qualcuno (anche più di uno). Ma di fatto non lo è. Io ho ben oltre 3 anni di esperienza e di perizie CTU non ne ho lette molte, per ovvi motivi, ma erano sempre molto ben dettagliate. Mi piacevano. La formazione e le competenze in merito di estimo catastale ed urbanistico acquista al corso è abbastanza complessa, ma di fatto si tende ad utilizzare la metà delle conoscenze acquisite, pertanto si esclude a priori una competenza di "tipo urbanistico: leggere e interpretare bene carte e faldoni, prendere le misure, fare sovrapposizioni, interpretare le difformità, ridisegnare piante e a volte anche prospetti, ecc.; insomma, il lavoro di un tecnico e non di un AI". Ripeto, io parlo per me. </p><p>Anche la parte in cui "situazione urbanistica dell'immobile e riportando anche le opere che andrebbero sanate se sanabili con i relativi costi .... rilevare la presenza o meno di vincoli laddove presenti che rendono non sanabili eventuali abusi e determinare il costo di un eventuale messa in pristino ... il tutto sempre finalizzato a determinare il valore del cespite (per cespite si intende il cespite <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /> ovvero l'oggetto da stimare)" non viene insegnata al corso, per ovvi motivi, e sicuramente nei 3 anni di esperienza come A.I queste informazioni non le acquisisci, e pure qui parlo sempre per me. Sarà che sono "quadrata" io, ma ho sempre visto la figura di un agente immobiliare come mediatore e basta, e già così (riparlo sempre per me) si ha sempre qualcosa da imparare. Poi magari arriva il collega brillante che c'è l'ha fatta, pertanto sono contenta che siamo riusciti a dare una risposta chiara alla discussione: non è facile, non è a portata di tutti, e aggiungo io: ad ogni uno, il proprio mestiere. </p><p></p><p>Ps. Io parlo per me ma non penso di essere "una capra".</p><p></p><p>Vi ringrazio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Michela_, post: 769221, member: 85369"] In merito a questo argomento (che mi è venuto in mente qualche settimana fa poi mi son dimenticata e poi mi sono chiesta come mai nessuno ha mai accennato nulla di ciò, sul forum) mi permetto anche io di fare alcune considerazioni, ed in primis, mi fa piacere sapere che c'è una ovvia e palese differenza tra la teoria (testo del manuale) e la pratica (vs. osservazioni). Sia chiaro che se fosse stato facile, lo avrebbe già fatto qualcuno (anche più di uno). Ma di fatto non lo è. Io ho ben oltre 3 anni di esperienza e di perizie CTU non ne ho lette molte, per ovvi motivi, ma erano sempre molto ben dettagliate. Mi piacevano. La formazione e le competenze in merito di estimo catastale ed urbanistico acquista al corso è abbastanza complessa, ma di fatto si tende ad utilizzare la metà delle conoscenze acquisite, pertanto si esclude a priori una competenza di "tipo urbanistico: leggere e interpretare bene carte e faldoni, prendere le misure, fare sovrapposizioni, interpretare le difformità, ridisegnare piante e a volte anche prospetti, ecc.; insomma, il lavoro di un tecnico e non di un AI". Ripeto, io parlo per me. Anche la parte in cui "situazione urbanistica dell'immobile e riportando anche le opere che andrebbero sanate se sanabili con i relativi costi .... rilevare la presenza o meno di vincoli laddove presenti che rendono non sanabili eventuali abusi e determinare il costo di un eventuale messa in pristino ... il tutto sempre finalizzato a determinare il valore del cespite (per cespite si intende il cespite :) ovvero l'oggetto da stimare)" non viene insegnata al corso, per ovvi motivi, e sicuramente nei 3 anni di esperienza come A.I queste informazioni non le acquisisci, e pure qui parlo sempre per me. Sarà che sono "quadrata" io, ma ho sempre visto la figura di un agente immobiliare come mediatore e basta, e già così (riparlo sempre per me) si ha sempre qualcosa da imparare. Poi magari arriva il collega brillante che c'è l'ha fatta, pertanto sono contenta che siamo riusciti a dare una risposta chiara alla discussione: non è facile, non è a portata di tutti, e aggiungo io: ad ogni uno, il proprio mestiere. Ps. Io parlo per me ma non penso di essere "una capra". Vi ringrazio. [/QUOTE]
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