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Agenzia accetta altra proposta irrevocabile durante la trattativa
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<blockquote data-quote="kammer" data-source="post: 210861" data-attributes="member: 44899"><p>No, il venditore non aveva ancora visto la mia seconda proposta, anche se ne era al corrente. L'agenzia, su richiesta del venditore, ha continuato a far visitare l'appartamento accettando un'altra proposta, senza minimamente preoccuparsi delle regole dettate dal codice deontologico, forse perché perfettamente consapevole che tali regole, ad oggi, non tutelano legalmente l'acquirente.</p><p> </p><p>In mano mia ho 3 proposte, l'ultima delle quali è stata accettata. Ricapitolando, la prima proposta, a detta dell'agente, è stata discussa con il venditore fino a raggiungere un accordo verbale per l'accettazione di 20k in più. Una volta annullata la prima proposta (che ho tenuto insieme all'assegno strappato), abbiamo riformulato in agenzia la seconda proposta; la trattativa era ancora aperta. A quel punto mi aspettavo di ricevere una risposta ufficiale dal venditore (riportata dall'agenzia), ma prima di mostrare la mia seconda proposta, l'agente ha fatto visitare nuovamente l'appartamento, accettando un'altra proposta (che non posso sapere se fosse reale o se formulata soltanto per farmi alzare il tiro) più alta della mia seconda proposta per 15k euro. </p><p>Ero nero, ma a quel punto non potevo sapere se tutto ciò era stato pianificato dall'agenzia per costringermi ad offrire di più o se il nuovo potenziale acquirente esisteva davvero.</p><p> </p><p>Faccio ancora 2 considerazioni:</p><p>1) secondo voi, se il potenziale acquirente non avesse saputo della mia proposta, non avrebbe anche lui tentato di abbassare un pochino il prezzo? Invece, come prima proposta, ha offerto esattamente quanto richiesto dal venditore... E allora, non sarà che l'agenzia aveva informato anche il nuovo potenziale acquirente che esisteva già la mia proposta e che, se fosse stato davvero intenzionato all'acquisto avrebbe dovuto offrire la massima cifra richiesta dal venditore (35k in più rispetto alla mia prima proposta, 15k in più rispetto alla mia seconda proposta)? Che dire? Se così fosse, viva la privacy!!!</p><p>2) Come mai l'agenzia continuava a dirmi che non aver diritto a provvigioni dal venditore quando nell'atto è stato indicato che la provvigione ottenuta dalla parte venditrice ammontava ad un prezzo più basso del 3% chiesto a me? E ancora, le provvigioni non dovrebbero essere del 3% sia per il venditore che per l'acquirente?</p><p> </p><p>Ad ogni qual modo, piuttosto di perdere l'appartamento, ho creduto, a malincuore, che valesse la pena di riformulare la terza proposta con il prezzo più alto (annullando anche la seconda proposta che naturalmente ho tenuto), ma sapevo anche che non avrei potuto starmene con le mani in mano per l'atteggiamento scorretto subito dall'agenzia, quindi ho apettato che il venditore accettasse la proposta e, il giorno del compromesso, ho contestato la provvigione all'agenzia, con tanto di citazione.</p><p>La professionalità di un mediatore è dimostrata dall'onestà e dall'imparzialità nei confronti dell'acquirente e del venditore.</p><p>Vedremo se il giudice saprà interpretare correttamente quanto accaduto, magari facendo riferimento all'art. 1337 del codice civile.</p><p> </p><p>Grazie infinite dei vostri comenti!</p><p> </p><p>MC</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="kammer, post: 210861, member: 44899"] No, il venditore non aveva ancora visto la mia seconda proposta, anche se ne era al corrente. L'agenzia, su richiesta del venditore, ha continuato a far visitare l'appartamento accettando un'altra proposta, senza minimamente preoccuparsi delle regole dettate dal codice deontologico, forse perché perfettamente consapevole che tali regole, ad oggi, non tutelano legalmente l'acquirente. In mano mia ho 3 proposte, l'ultima delle quali è stata accettata. Ricapitolando, la prima proposta, a detta dell'agente, è stata discussa con il venditore fino a raggiungere un accordo verbale per l'accettazione di 20k in più. Una volta annullata la prima proposta (che ho tenuto insieme all'assegno strappato), abbiamo riformulato in agenzia la seconda proposta; la trattativa era ancora aperta. A quel punto mi aspettavo di ricevere una risposta ufficiale dal venditore (riportata dall'agenzia), ma prima di mostrare la mia seconda proposta, l'agente ha fatto visitare nuovamente l'appartamento, accettando un'altra proposta (che non posso sapere se fosse reale o se formulata soltanto per farmi alzare il tiro) più alta della mia seconda proposta per 15k euro. Ero nero, ma a quel punto non potevo sapere se tutto ciò era stato pianificato dall'agenzia per costringermi ad offrire di più o se il nuovo potenziale acquirente esisteva davvero. Faccio ancora 2 considerazioni: 1) secondo voi, se il potenziale acquirente non avesse saputo della mia proposta, non avrebbe anche lui tentato di abbassare un pochino il prezzo? Invece, come prima proposta, ha offerto esattamente quanto richiesto dal venditore... E allora, non sarà che l'agenzia aveva informato anche il nuovo potenziale acquirente che esisteva già la mia proposta e che, se fosse stato davvero intenzionato all'acquisto avrebbe dovuto offrire la massima cifra richiesta dal venditore (35k in più rispetto alla mia prima proposta, 15k in più rispetto alla mia seconda proposta)? Che dire? Se così fosse, viva la privacy!!! 2) Come mai l'agenzia continuava a dirmi che non aver diritto a provvigioni dal venditore quando nell'atto è stato indicato che la provvigione ottenuta dalla parte venditrice ammontava ad un prezzo più basso del 3% chiesto a me? E ancora, le provvigioni non dovrebbero essere del 3% sia per il venditore che per l'acquirente? Ad ogni qual modo, piuttosto di perdere l'appartamento, ho creduto, a malincuore, che valesse la pena di riformulare la terza proposta con il prezzo più alto (annullando anche la seconda proposta che naturalmente ho tenuto), ma sapevo anche che non avrei potuto starmene con le mani in mano per l'atteggiamento scorretto subito dall'agenzia, quindi ho apettato che il venditore accettasse la proposta e, il giorno del compromesso, ho contestato la provvigione all'agenzia, con tanto di citazione. La professionalità di un mediatore è dimostrata dall'onestà e dall'imparzialità nei confronti dell'acquirente e del venditore. Vedremo se il giudice saprà interpretare correttamente quanto accaduto, magari facendo riferimento all'art. 1337 del codice civile. Grazie infinite dei vostri comenti! MC [/QUOTE]
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