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<blockquote data-quote="brina82" data-source="post: 547747" data-attributes="member: 51516"><p>Secondo me potresi fare così, per evitare pagamento plusvalenza. L'immobile diventa abitazione principale il prima possibile (trasferimento residenza ecc.), prima di ristrutturare. Poi fai i lavori di ristrutturazione dividendo le 2 unità immobiliari, senza chiudere i lavori in attesa di venderne una (se ad esempio fai una Cila, hai 3 anni di tempo per chiudere i lavori). Trovato l'acquirente, chiudi i lavori e fai i nuovi accatastamenti... Così penso si riesca a non pagare la plusvalenza, avendo di fatto abitato per più del 50% del tempo di possesso dell'immobile. Voglio dire: mentre tu ristrutturi, di fatto mantieni l'immobile come abitazione principale, e fin quando non finiscono i lavori e accatasti, di fatto l'unità immobiliare è ancora una. Io interpreto così.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="brina82, post: 547747, member: 51516"] Secondo me potresi fare così, per evitare pagamento plusvalenza. L'immobile diventa abitazione principale il prima possibile (trasferimento residenza ecc.), prima di ristrutturare. Poi fai i lavori di ristrutturazione dividendo le 2 unità immobiliari, senza chiudere i lavori in attesa di venderne una (se ad esempio fai una Cila, hai 3 anni di tempo per chiudere i lavori). Trovato l'acquirente, chiudi i lavori e fai i nuovi accatastamenti... Così penso si riesca a non pagare la plusvalenza, avendo di fatto abitato per più del 50% del tempo di possesso dell'immobile. Voglio dire: mentre tu ristrutturi, di fatto mantieni l'immobile come abitazione principale, e fin quando non finiscono i lavori e accatasti, di fatto l'unità immobiliare è ancora una. Io interpreto così. [/QUOTE]
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