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<blockquote data-quote="eudora46" data-source="post: 85432" data-attributes="member: 12384"><p>L'agibilità era stata chiesta 4 mesi prima, perchè l'appartamento andava venduto.</p><p>Era stato ristrutturato 25 anni prima e lasciati i muri come si trovavano per 25 anni.</p><p>Solo dopo 10 anni è stato aggiunto l'impianto fognario e di riscaldamento con caldaia autonoma, tutto reloramente registrato in comune.</p><p>Mancava a quel punto la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, che è stata presentata appunto 4 mesi fà.</p><p>L'agibilità è stata concessa per silenzio/assenso.</p><p>Ora il notaio dell'aquirente osserva una incongruenza sulla piantina originale e quella presentata dopo la ristrutturazione 25 anni fà.</p><p>L'incongruenza si tratta nella errata distanza di un muro in mattoni costruito durante la ristrutturazione; cioè in una piantina il muro separa l'ambiente di 3 metri e nell'altra lo separa di 2.</p><p>Si pensa ad un errore materiale di ricopiatura.</p><p>Il geometra che ha presentato l'agibilità ha riconosciuto il suo errore di distrazione e ha chiesto al venditore (cioè io) di firmare un'atto di annullamento dell'agibilità, in quando intende fare un'altra domanda (di agibilità appunto) con le opportune correzioni sulle piantine. </p><p>Volevo sapere cosa comporta questo agire per me venditore e se posso incorrere in succesive sanzioni o noie.</p><p>Vi ringrazio</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="eudora46, post: 85432, member: 12384"] L'agibilità era stata chiesta 4 mesi prima, perchè l'appartamento andava venduto. Era stato ristrutturato 25 anni prima e lasciati i muri come si trovavano per 25 anni. Solo dopo 10 anni è stato aggiunto l'impianto fognario e di riscaldamento con caldaia autonoma, tutto reloramente registrato in comune. Mancava a quel punto la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, che è stata presentata appunto 4 mesi fà. L'agibilità è stata concessa per silenzio/assenso. Ora il notaio dell'aquirente osserva una incongruenza sulla piantina originale e quella presentata dopo la ristrutturazione 25 anni fà. L'incongruenza si tratta nella errata distanza di un muro in mattoni costruito durante la ristrutturazione; cioè in una piantina il muro separa l'ambiente di 3 metri e nell'altra lo separa di 2. Si pensa ad un errore materiale di ricopiatura. Il geometra che ha presentato l'agibilità ha riconosciuto il suo errore di distrazione e ha chiesto al venditore (cioè io) di firmare un'atto di annullamento dell'agibilità, in quando intende fare un'altra domanda (di agibilità appunto) con le opportune correzioni sulle piantine. Volevo sapere cosa comporta questo agire per me venditore e se posso incorrere in succesive sanzioni o noie. Vi ringrazio [/QUOTE]
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