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Assegno a caparra non incassabile fino alla delibera di mutuo?
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Testo
<blockquote data-quote="ingelman" data-source="post: 413072" data-attributes="member: 9646"><p>non discuto sullì aspetto giuridico .. ma semplicemente è un concetto che non condivido.</p><p>In onor del vero non condivido nemmeno sospendere gli effetti di un contratto ad un evento futuro semplicemente per un discorso di logica.</p><p>prendere per esempio a mio avviso una proposta subordinata ad un mutuo concettualmente non la comprendo</p><p>(seppur comprendendo l'ansia che le Banche trasmettono al aspirante mutuatario)</p><p></p><p>Vuoi acquistare con il mutuo? ... prima ti fai le tue analisi preventive riferite alla possibilità d'accesso al credito (compreso il quantum) poi cerchi l'immobile ....</p><p></p><p>non la condivido in quanto è una evento futuro non sempre verificabile dal venditore trovandosi nella condizione di doversi fidare della parola del proponente.</p><p></p><p>(la maggior parte degli Istituti di Credito non lasciano certificazione scritta per un eventuale diniego)</p><p>e comunque questa condizione lascia al proponente una via di fuga giocando su un diniego che poi di fatto non esiste per svincolarsi da un contratto lasciando il venditore con un pugno di mosche in mano dopo aver perso magari 3 mesi di tempo con l'illusione di aver venduto ...</p><p></p><p>Trovo molto più corretta una clausola risolutiva (non lo dico per il diritto alla mediazione che in questo caso è già maturato -- nulla vieta di sottoscrivere accordi in deroga tra AI e acquirente ---).</p><p></p><p>La trovo più corretta in quanto c'è maggiore garanzia che<u> l'acquirente è effettivamente deciso ad acquistare quell'immobile</u> con la consapevolezza che <u>se dovesse rinunciare all'acquisto perde quanto stabilito </u>a titolo di caparra (in questo caso penitenziale), sia per motivi inerenti all'Istituto Mutuante che magari non ha trovato il richiedente sufficentemente idoneo ad accedere al credito, o per motivi inerenti ad un ripensamento del proponente acquirente utilizzando il diniego della Banca come alibi.</p><p></p><p>Tutto questo al fine di evitare di incappare con il personaggio acquirente di quelli della serie</p><p><span style="font-size: 15px"><em>"ci provo se và bene ok .. </em></span></p><p><span style="font-size: 15px"><em>se dovesse andar male pazienza tanto io non ci ho rimesso nulla</em></span> "..</p><p>il venditore si ... soprattutto se a sua volta impegnato verso terzi con altre obbligazioni.</p><p></p><p>Ho scritto un romanzo per significare che capisco l'aspetto giuridico ma non condivido la forma <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" /> ....</p><p></p><p>pensa che con tre parole me la serei cavata lo stesso evitandovi di leggere tutto <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":^^:" title="Sorriso :^^:" data-shortname=":^^:" /></p><p></p><p>(lo sò ... sono cose dette e ridette ma questo messaggio mi piace rilanciarlo sempre affinche resti vivo il concetto)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ingelman, post: 413072, member: 9646"] non discuto sullì aspetto giuridico .. ma semplicemente è un concetto che non condivido. In onor del vero non condivido nemmeno sospendere gli effetti di un contratto ad un evento futuro semplicemente per un discorso di logica. prendere per esempio a mio avviso una proposta subordinata ad un mutuo concettualmente non la comprendo (seppur comprendendo l'ansia che le Banche trasmettono al aspirante mutuatario) Vuoi acquistare con il mutuo? ... prima ti fai le tue analisi preventive riferite alla possibilità d'accesso al credito (compreso il quantum) poi cerchi l'immobile .... non la condivido in quanto è una evento futuro non sempre verificabile dal venditore trovandosi nella condizione di doversi fidare della parola del proponente. (la maggior parte degli Istituti di Credito non lasciano certificazione scritta per un eventuale diniego) e comunque questa condizione lascia al proponente una via di fuga giocando su un diniego che poi di fatto non esiste per svincolarsi da un contratto lasciando il venditore con un pugno di mosche in mano dopo aver perso magari 3 mesi di tempo con l'illusione di aver venduto ... Trovo molto più corretta una clausola risolutiva (non lo dico per il diritto alla mediazione che in questo caso è già maturato -- nulla vieta di sottoscrivere accordi in deroga tra AI e acquirente ---). La trovo più corretta in quanto c'è maggiore garanzia che[U] l'acquirente è effettivamente deciso ad acquistare quell'immobile[/U] con la consapevolezza che [U]se dovesse rinunciare all'acquisto perde quanto stabilito [/U]a titolo di caparra (in questo caso penitenziale), sia per motivi inerenti all'Istituto Mutuante che magari non ha trovato il richiedente sufficentemente idoneo ad accedere al credito, o per motivi inerenti ad un ripensamento del proponente acquirente utilizzando il diniego della Banca come alibi. Tutto questo al fine di evitare di incappare con il personaggio acquirente di quelli della serie [SIZE=4][I]"ci provo se và bene ok .. [/I] [I]se dovesse andar male pazienza tanto io non ci ho rimesso nulla[/I][/SIZE] ".. il venditore si ... soprattutto se a sua volta impegnato verso terzi con altre obbligazioni. Ho scritto un romanzo per significare che capisco l'aspetto giuridico ma non condivido la forma :D .... pensa che con tre parole me la serei cavata lo stesso evitandovi di leggere tutto :hi: (lo sò ... sono cose dette e ridette ma questo messaggio mi piace rilanciarlo sempre affinche resti vivo il concetto) [/QUOTE]
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