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Asta: concessione in sanatoria e rogito
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<blockquote data-quote="maktub" data-source="post: 200527" data-attributes="member: 11288"><p>Non so come mai ma ora le mie risposte non sono più in rosso. Ci riprovo quindi riportando di seguito ed evidenziando.</p><p> </p><p><em><span style="font-size: 11px">1. </span></em><span style="font-size: 11px">si formalizzi la pratica (di riapertura dei termini del condono edilizio) entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto di trasferimento</span></p><p> </p><p><span style="color: #000000"><em><span style="font-size: 11px">Meglio dire dalla notifica visto che il decreto di trasferimento non viene pubblicato o sbaglio?</span></em></span></p><p> </p><p><span style="color: #000000"><em><span style="font-size: 11px">E' questo il mio caso</span></em></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 11px"><em>2. </em></span><span style="font-size: 11px">le ragioni del credito siano anteriori alle scadenze previste per il condono che si intende sfruttare.</span></p><p> </p><p><span style="color: #000000"><span style="font-size: 11px"><em><em>E' anche questo il mio caso</em></em></span></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 11px">Questo secondo punto è quello cruciale.</span></p><p><span style="font-size: 11px">Se il tuo immobile ha un pignoramento o un'ipoteca di un creditore dell'esecuzione immobiliare antecedente al 1985 o al 1994 o al 2003 allora potrai rientrare nelle regole specifiche per quel condono, se no si dovrà per forza rientrare nei costi (di norma più alti) e nell'iter autorizzativo (meno permissivo) della sanatoria.</span></p><p> </p><p><span style="color: #000000"><em><span style="font-size: 11px">Il tecnico da me incaricato (lo stesso perito che a suo tempo era stato incaricato dal giudice dell'esecuzione di effettuare la perizia sull'immobile) sostiene invece si tratti di una concessione in sanatoria pur rientrando il mio caso nei precedenti due punti</span></em></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="maktub, post: 200527, member: 11288"] Non so come mai ma ora le mie risposte non sono più in rosso. Ci riprovo quindi riportando di seguito ed evidenziando. [I][SIZE=11px]1. [/SIZE][/I][SIZE=11px]si formalizzi la pratica (di riapertura dei termini del condono edilizio) entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto di trasferimento[/SIZE] [COLOR=#000000][I][SIZE=11px]Meglio dire dalla notifica visto che il decreto di trasferimento non viene pubblicato o sbaglio?[/SIZE][/I][/COLOR] [COLOR=#000000][I][SIZE=11px]E' questo il mio caso[/SIZE][/I][/COLOR] [SIZE=11px][I]2. [/I][/SIZE][SIZE=11px]le ragioni del credito siano anteriori alle scadenze previste per il condono che si intende sfruttare.[/SIZE] [COLOR=#000000][SIZE=11px][I][I]E' anche questo il mio caso[/I][/I][/SIZE][/COLOR] [SIZE=11px]Questo secondo punto è quello cruciale.[/SIZE] [SIZE=11px]Se il tuo immobile ha un pignoramento o un'ipoteca di un creditore dell'esecuzione immobiliare antecedente al 1985 o al 1994 o al 2003 allora potrai rientrare nelle regole specifiche per quel condono, se no si dovrà per forza rientrare nei costi (di norma più alti) e nell'iter autorizzativo (meno permissivo) della sanatoria.[/SIZE] [COLOR=#000000][I][SIZE=11px]Il tecnico da me incaricato (lo stesso perito che a suo tempo era stato incaricato dal giudice dell'esecuzione di effettuare la perizia sull'immobile) sostiene invece si tratti di una concessione in sanatoria pur rientrando il mio caso nei precedenti due punti[/SIZE][/I][/COLOR] [/QUOTE]
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