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<blockquote data-quote="maktub" data-source="post: 200849" data-attributes="member: 11288"><p>Gentile Cassin Kolia, ti sembrerà difficile, e per questo metti in dubbio la mia parola, ma la procedura è del 2003 ed i crediti sono anteriori... e non si tratta di un'ipoteca volontaria in recente sofferenza (è semplicemente un immobile che non è stato aggiudicato se non dopo numerose aste deserte). Il tecnico da me scelto è lo stesso ctu che ha periziato l'immobile ma a suo tempo non aveva avevo accesso all'immobile e quindi si era basato sui documenti a disposizione e aveva effettuato una stima che nella perizia è definita prudenziale; una volta effettuato l'accesso a seguito dell'aggiudicazione, ha accertato che la situazione reale dell'immobile è diversa da quella catastale. Inoltre la stima, che a suo tempo era stata definita prudenziale, è stata nuovamente effettuata dopo aver avuto accesso all'immobile e lo stesso perito ha valutato una stima superiore (giustificata dal tanto tempo che è passato e dalle migliori condizioni interne dello stesso immobile); peccato che il valore di tale nuova stima non sia in linea con il prezzo di mercato ma sia di molto superiore, chiaro segno che il perito ex ctu non ne sa nulla del prezzo di mercato in zona e che si è basato solo sul bollettino immobiliare senza prendere in considerazione i prezzi di immobili simili in zona (cosa che ha invece fatto il mio amico agente immobiliare che opera in zona da 15 anni). Non sono sicuro quindi se ho fatto una scelta giusta visto che i dubbi rimangono in merito a quando e se sarà rilasciata la sanatoria e che il perito ex-ctu no fornisce alcuna certezza in merito.</p><p>Non capisco inoltre come mai mi abbia consigliato di richiedere un concessione in sanatoria e non un condono.</p><p>L'atto di compravendita non si può fare se non viene concessa la sanatoria, il mio notaio insiste su tale punto.</p><p>Infine: i 120 giorni decorrono dalla notifica e quando questa non avviene decorrono dalla materiale consegna (che equivale ad una notifica) da parte del professionista (numerose e chiare sono le sentenze in tal senso).</p><p> </p><p>Grazie per il contributo e per il confronto</p><p> </p><p>Buona giornata e buon lavoro</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="maktub, post: 200849, member: 11288"] Gentile Cassin Kolia, ti sembrerà difficile, e per questo metti in dubbio la mia parola, ma la procedura è del 2003 ed i crediti sono anteriori... e non si tratta di un'ipoteca volontaria in recente sofferenza (è semplicemente un immobile che non è stato aggiudicato se non dopo numerose aste deserte). Il tecnico da me scelto è lo stesso ctu che ha periziato l'immobile ma a suo tempo non aveva avevo accesso all'immobile e quindi si era basato sui documenti a disposizione e aveva effettuato una stima che nella perizia è definita prudenziale; una volta effettuato l'accesso a seguito dell'aggiudicazione, ha accertato che la situazione reale dell'immobile è diversa da quella catastale. Inoltre la stima, che a suo tempo era stata definita prudenziale, è stata nuovamente effettuata dopo aver avuto accesso all'immobile e lo stesso perito ha valutato una stima superiore (giustificata dal tanto tempo che è passato e dalle migliori condizioni interne dello stesso immobile); peccato che il valore di tale nuova stima non sia in linea con il prezzo di mercato ma sia di molto superiore, chiaro segno che il perito ex ctu non ne sa nulla del prezzo di mercato in zona e che si è basato solo sul bollettino immobiliare senza prendere in considerazione i prezzi di immobili simili in zona (cosa che ha invece fatto il mio amico agente immobiliare che opera in zona da 15 anni). Non sono sicuro quindi se ho fatto una scelta giusta visto che i dubbi rimangono in merito a quando e se sarà rilasciata la sanatoria e che il perito ex-ctu no fornisce alcuna certezza in merito. Non capisco inoltre come mai mi abbia consigliato di richiedere un concessione in sanatoria e non un condono. L'atto di compravendita non si può fare se non viene concessa la sanatoria, il mio notaio insiste su tale punto. Infine: i 120 giorni decorrono dalla notifica e quando questa non avviene decorrono dalla materiale consegna (che equivale ad una notifica) da parte del professionista (numerose e chiare sono le sentenze in tal senso). Grazie per il contributo e per il confronto Buona giornata e buon lavoro [/QUOTE]
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