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Bagno aggiunto abusivamente in epoca lontana: come fare per mettersi in regola ?
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<blockquote data-quote="SALVES" data-source="post: 281605" data-attributes="member: 29304"><p>La realizzazione della diversa sagoma per effetto del bagno di mq 2 e conseguente rimessa in efficienza dell'intero edificio fa si che sia all'epoca occorreva una licenza per fare ciò e sia adesso, inoltre tale intervento non rientra alle attuali norme ( art.3 lett. a, b, c, del d.p.r. 380/01) che permettono di sanare la situazione attuale cosi come di fatto ai sensi dell'art. 37 comma 4 sempre d.p.r. 380/01.</p><p> </p><p>Ora quello che volglio farti capire poichè sei diventato proprietario per mezzo di una successione di circa 20 anni fa e quindi intorno al 1993, che tale data non è antecedente al 1967, che la successione costituisce solo dichiarazione di parte sulla titolarità del bene e nella quale non si trova riferimento della regolarità urbanistica all'epoca della dichiarazione stessa, che precedentemente un rogito precisava che l'immobile per l'uso cui era destinato aveva bisogno di dover essere ristrutturato, che la ristrutturazione è stata realizzata senza la preventiva autorizzazione, adesso che nei rogiti deve essere trascritta la regolarità urbanistica e gli estremi del protocollo della planimetria depositata al catasto che deve essere conforme allo stato di fatto, un notaio attento e che fa gli interessi del committente che lo ha incaricato di redigere il rogito di acquisto, può farti problemi se non regolarizzi sia la situazione urbanistica quanto quella catastale mediante l'eliminazione del bagno oggetto di diversa sagoma e della presentazione in snatoria per effetto degli articoli sopra menzionati.</p><p> </p><p>Un'altra soluzione per poter lasciare le cose come sono è di attendere un nuovo condono per regolarizzare il tutto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="SALVES, post: 281605, member: 29304"] La realizzazione della diversa sagoma per effetto del bagno di mq 2 e conseguente rimessa in efficienza dell'intero edificio fa si che sia all'epoca occorreva una licenza per fare ciò e sia adesso, inoltre tale intervento non rientra alle attuali norme ( art.3 lett. a, b, c, del d.p.r. 380/01) che permettono di sanare la situazione attuale cosi come di fatto ai sensi dell'art. 37 comma 4 sempre d.p.r. 380/01. Ora quello che volglio farti capire poichè sei diventato proprietario per mezzo di una successione di circa 20 anni fa e quindi intorno al 1993, che tale data non è antecedente al 1967, che la successione costituisce solo dichiarazione di parte sulla titolarità del bene e nella quale non si trova riferimento della regolarità urbanistica all'epoca della dichiarazione stessa, che precedentemente un rogito precisava che l'immobile per l'uso cui era destinato aveva bisogno di dover essere ristrutturato, che la ristrutturazione è stata realizzata senza la preventiva autorizzazione, adesso che nei rogiti deve essere trascritta la regolarità urbanistica e gli estremi del protocollo della planimetria depositata al catasto che deve essere conforme allo stato di fatto, un notaio attento e che fa gli interessi del committente che lo ha incaricato di redigere il rogito di acquisto, può farti problemi se non regolarizzi sia la situazione urbanistica quanto quella catastale mediante l'eliminazione del bagno oggetto di diversa sagoma e della presentazione in snatoria per effetto degli articoli sopra menzionati. Un'altra soluzione per poter lasciare le cose come sono è di attendere un nuovo condono per regolarizzare il tutto. [/QUOTE]
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