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Bagno non abitabile in mansarda. Come risolvo?
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<blockquote data-quote="Jan80" data-source="post: 586140" data-attributes="member: 74396"><p>Davvero tanta carne al fuoco in questo week-end!!</p><p>Parto con [USER=55799]@PyerSilvio[/USER] </p><p></p><p></p><p>Questo lo credono in tanti, ma non è così, infatti si ha un abuso ogni volta che si effettuano dei lavori su un immobile senza <strong>prima</strong> presentare istanza/comunicazione al Comune per un titolo edilizio appropriato se questo è necessario. </p><p>Il condizionale è d'obbligo perché ci sono sempre più interventi rientranti nell'Attività di Edilizia Libera che non hanno bisogno di titoli edilizi e quindi non possono mai essere abusivi.</p><p></p><p>Da questo si capisce che con il termine "abuso edilizio" non si indicano solamente quegli abusi di grande entità (es. nuova costruzione, ampliamento, sopraelevazione, cambio di destinazione d'uso, ....) ma tutti quelli che necessitano di un titolo edilizio o anche solo un adempimento edilizio di tipo locale (in molti strumenti urbanistici comunali ci sono descritte comunicazioni dei più svariati tipi). Quindi anche realizzare una parete in cartongesso senza prima aver presentato il titolo edilizio appropriato significa commettere un abuso edilizio.</p><p></p><p>Chiaramente c'è abuso e abuso, e anche la legge nazionale ne fa distinzione a seconda della categoria d'intervento dove rientrano le opere.</p><p></p><p>Nel caso specifico il cambio delle destinazioni d'uso dei locali al piano sottotetto (oserei dire oramai un classico) è un vero e proprio abuso edilizio, che comporta anche ingenti spese se sanabile, ma che difficilmente può essere provato (proprio perché si parla di uso): una camera da letto è tale se dotata di mobilio conformemente posizionato e utilizzato, ma se questo viene accatastato da un lato la medesima stanza è utilizzata come deposito.</p><p>Dalle mie parti non è comunque tollerata la presenza di scarichi in locali contrassegnati come depositi e similari (una sorta di processo alle intenzioni, che poi più che intenzioni sono certezze!).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jan80, post: 586140, member: 74396"] Davvero tanta carne al fuoco in questo week-end!! Parto con [USER=55799]@PyerSilvio[/USER] Questo lo credono in tanti, ma non è così, infatti si ha un abuso ogni volta che si effettuano dei lavori su un immobile senza [B]prima[/B] presentare istanza/comunicazione al Comune per un titolo edilizio appropriato se questo è necessario. Il condizionale è d'obbligo perché ci sono sempre più interventi rientranti nell'Attività di Edilizia Libera che non hanno bisogno di titoli edilizi e quindi non possono mai essere abusivi. Da questo si capisce che con il termine "abuso edilizio" non si indicano solamente quegli abusi di grande entità (es. nuova costruzione, ampliamento, sopraelevazione, cambio di destinazione d'uso, ....) ma tutti quelli che necessitano di un titolo edilizio o anche solo un adempimento edilizio di tipo locale (in molti strumenti urbanistici comunali ci sono descritte comunicazioni dei più svariati tipi). Quindi anche realizzare una parete in cartongesso senza prima aver presentato il titolo edilizio appropriato significa commettere un abuso edilizio. Chiaramente c'è abuso e abuso, e anche la legge nazionale ne fa distinzione a seconda della categoria d'intervento dove rientrano le opere. Nel caso specifico il cambio delle destinazioni d'uso dei locali al piano sottotetto (oserei dire oramai un classico) è un vero e proprio abuso edilizio, che comporta anche ingenti spese se sanabile, ma che difficilmente può essere provato (proprio perché si parla di uso): una camera da letto è tale se dotata di mobilio conformemente posizionato e utilizzato, ma se questo viene accatastato da un lato la medesima stanza è utilizzata come deposito. Dalle mie parti non è comunque tollerata la presenza di scarichi in locali contrassegnati come depositi e similari (una sorta di processo alle intenzioni, che poi più che intenzioni sono certezze!). [/QUOTE]
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