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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 407725" data-attributes="member: 6214"><p>Qualche passaggio l'ho letto al volo, ma credo di poter riassumere alcuni particolari</p><p></p><p>Gli errori sono sia sugli atti sia sulle parole usate da Peter.</p><p></p><p>L'atto di acquisto di Peter cita un subalterno; questo non corrisponde alla planimetria allegata alla prima vendita; e non corrisponde al box che sta utilizzando; il subalterno del box indicato nel rogito di peter è in uso ad una terza persona Sempronio; fisicamente peter sta usando il box che nella iniziale compravendita era stato attribuito al vicino.</p><p></p><p>Anche per il vicino si può dire la medesima cosa, salvo il fatto che un quarto Caio starebbe utilizzando il sub. indicato nel rogito del vicino.</p><p></p><p>I problemi quindi non si risolvono con il semplice scambio tra i due vicini, ammesso che siano d'accordo.</p><p></p><p>Se scambio ha da essere, ammesso che poi possa funzionare l'atto di riconoscimento delle proprietà che non conosco, dovrebbe coinvolgere tutti e quattro i personaggi. Ma a Peter quale box toccherà ? Quello che lui "ritiene" essere di sua proprietà (cioè quello del vicino) o quello indicato sul suo rogito che è in uso ad un terzo?</p><p></p><p>Credo farebbero bene a sedersi tutti i condomini attorno ad un tavolo e sottoporre la situazione ad un notaio supportato da un professionista abilitato ad operare sul catasto.</p><p></p><p>Altrimenti direi che ci si troverebbe di fronte a: (premetto: è solo una descrizione logica, non sono nè notaio nè geometra addetto agli accatastamenti)</p><p>1. Rettifica degli atti di acquisto di Peter e del Vicino, (e non solo...) con la correzione dei riferimenti catastali, usando a supporto gli atti originari: verrà perciò attribuito il sub catastale corrispondente alla descrizione planimetrica dell'edificio. Nel contempo la medesima cosa dovrà essere operata sugli altri rogiti coinvolti</p><p></p><p>2. In alternativa sembrerebbe più facile formulare una nuova denunca di variazione correttiva catastale, sopprimendo i sub erroneamente attribuiti, e creando una nuova distribuzione di subalterni che corrisponda alle assegnazioni originarie utilizzate di fatto.</p><p></p><p>Se una tale operazione è effettuabile catastalmente, mi sembra meno onerosa di un intervento notarile di rettifica.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 407725, member: 6214"] Qualche passaggio l'ho letto al volo, ma credo di poter riassumere alcuni particolari Gli errori sono sia sugli atti sia sulle parole usate da Peter. L'atto di acquisto di Peter cita un subalterno; questo non corrisponde alla planimetria allegata alla prima vendita; e non corrisponde al box che sta utilizzando; il subalterno del box indicato nel rogito di peter è in uso ad una terza persona Sempronio; fisicamente peter sta usando il box che nella iniziale compravendita era stato attribuito al vicino. Anche per il vicino si può dire la medesima cosa, salvo il fatto che un quarto Caio starebbe utilizzando il sub. indicato nel rogito del vicino. I problemi quindi non si risolvono con il semplice scambio tra i due vicini, ammesso che siano d'accordo. Se scambio ha da essere, ammesso che poi possa funzionare l'atto di riconoscimento delle proprietà che non conosco, dovrebbe coinvolgere tutti e quattro i personaggi. Ma a Peter quale box toccherà ? Quello che lui "ritiene" essere di sua proprietà (cioè quello del vicino) o quello indicato sul suo rogito che è in uso ad un terzo? Credo farebbero bene a sedersi tutti i condomini attorno ad un tavolo e sottoporre la situazione ad un notaio supportato da un professionista abilitato ad operare sul catasto. Altrimenti direi che ci si troverebbe di fronte a: (premetto: è solo una descrizione logica, non sono nè notaio nè geometra addetto agli accatastamenti) 1. Rettifica degli atti di acquisto di Peter e del Vicino, (e non solo...) con la correzione dei riferimenti catastali, usando a supporto gli atti originari: verrà perciò attribuito il sub catastale corrispondente alla descrizione planimetrica dell'edificio. Nel contempo la medesima cosa dovrà essere operata sugli altri rogiti coinvolti 2. In alternativa sembrerebbe più facile formulare una nuova denunca di variazione correttiva catastale, sopprimendo i sub erroneamente attribuiti, e creando una nuova distribuzione di subalterni che corrisponda alle assegnazioni originarie utilizzate di fatto. Se una tale operazione è effettuabile catastalmente, mi sembra meno onerosa di un intervento notarile di rettifica. [/QUOTE]
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