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Cagliari - immobili e politica.
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<blockquote data-quote="Manlio" data-source="post: 11443" data-attributes="member: 1997"><p><strong>Re: Cagliari - immobili e politica,epoca Soru.</strong></p><p></p><p>Quanti di voi ricorderanno le scorse elezioni regionali per il nuovo Governatore?Quanti hanno pregato che Soru perdesse l'elezioni?Il tutto per vari argomenti che non cito ma uno in particolare,l'edilizia.Settore di grande interesse economico,dal privato alle aziende ed evidentemente la conferma di Soru minacciava ancor di più un business compromesso dalle molteplici limitazioni imposte dall'ex governatore.</p><p>In questo topic cercheremo di fare luce su certi passaggi che legano politica ed il mattone,con riferimento a ieri e cosa si fa oggi.</p><p>Quesiti:</p><p><span style="color: #0000BF">Soru con il Piano Paesaggistico ha bloccato lo sviluppo?</span>Il piano paesaggistico non blocca affatto lo sviluppo, anzi lo promuove ma in maniera differente da chi pensa che sviluppo significhi solo costruzioni di seconde case sulle coste. Il piano paesaggistico non blocca neanche l’edilizia ma ha lo scopo di proteggere le zone della Sardegna che sono ancora incontaminate, per restituirle così come le conosciamo noi alle future generazioni e per far si che tutti ne possiamo godere. I centri urbani, i paesi e le città, anche se sulla costa, non vengono bloccati dal piano, possono continuare a svilupparsi però nel rispetto di alcune regole fondamentali che mirano a non stravolgere il paesaggio della Sardegna. Con il piano paesaggistico sono state adottate inoltre una serie di iniziative che contribuiscono al miglioramento dei centri storici o al recupero delle aree degradate tramite finanziamenti sia ai Comuni sia ai privati, cercando di far emergere che è importante non solo costruire nuove strutture ma anche recuperare ciò che già esiste, valorizzarlo perché è parte della nostra storia e della nostra cultura e questo è più importante della creazione di nuovi paesi finti sulle coste, nati solo per il divertimento di pochi e per pochi mesi all’anno</p><p><span style="color: #0000BF">Soru blocca le costruzioni sulla costa per gli altri ma lui ha terreni e ville in riva al mare?</span></p><p>E’ vero Soru acquistò una casa al mare a Villasimius molto prima di diventare Presidente della Regione, ma in questa casa non ha aggiunto neanche un metro cubo a ciò che già esisteva. Anzi l’ha ristrutturata diminuendo la cubatura, eliminando gli eucaliptus, regolarmente autorizzato dalla forestale e piantato piante autoctone come l'ulivo e la vite, insomma effettuando un intervento migliorativo. Tutto questo non è in contrasto con il Piano Paesaggistico che non dice certo di demolire le case esistenti, anche se sul mare. Semmai incentiva a renderle più belle. Inoltre bisogna sapere che il terreno in cui sorge questa casa era un tempo nelle mire di una società che intendeva realizzarvi un villaggio di seconde case, riversandovi centinaia e centinaia di metri cubi di cemento: l'acquisto di Soru contribuì a scongiurare l’ennesimo scempio ambientale. A proposito di questa casa fu sollevato un polverone con tanto di dossier consegnato alla stampa da alcuni parlamentari e consiglieri regionali del centro-destra (Mauro Pili, Giorgio Oppi, Giorgio La Spisa, Mario Diana, Antonio Cappai e Pasquale Onida) . Ebbene esito della vicenda? Questi signori furono querelati e recentemente sono stati rinviati a giudizio per diffamazione aggravata dall’uso della stampa.</p><p>Oltre alla casa di Villasimius Soru ha acquistato Scivu e Funtanazza, nella costa di Arbus, nel 2003 prima di diventare Presidente della Regione. Un tratto di natura incontaminata sulle dune di Piscinas dove prima del suo acquisto sarebbe dovuto sorgere un complesso residenziale con oltre 130mila metri cubi, di cui una parte a Piscinas e il resto a Funtanazza per la ristrutturazione e l’ampliamento dell'ex colonia. Come si può leggere nei giornali di quel periodo Soru acquistò la proprietà sollecitato da alcune associazioni ambientaliste, non per costruire, ma per sottrarla al progetto di speculazione edilizia dei precedenti proprietari. Nel 2008 la Regione istituì l'agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, che ha tra le sue finalità quella di tutelare e gestire il patrimonio costiero. Ebbene Soru ha donato Scivu a questa agenzia, facendo in modo che torni quindi al demanio pubblico, cioè a tutti i cittadini.</p><p>Soru ha comprato Scivu e Funtanazza pensando che si potesse fare un turismo più vicino alle regole di rispetto del territorio, non per aumentare metri cubi. Con il Piano Paesaggistico ha messo regole che anche lui è costretto a rispettare, infatti dice: “ abbiamo approvato il PPR, che a me personalmente ha tolto la possibilità di costruire a Scivu e aggiungere cubatura a Funtanazza”.</p><p>Inoltre per fugare ogni dubbio sul presunto conflitto di interessi per Funtanazza ha deciso di vendere la proprietà del terreno e della ex colonia. Dice Soru: “Per Funtanazza ho chiesto mille volte al sindaco: ‘chi la vuole? C’è qualcuno che voglia acquistare? Perché da una parte ho l’imbarazzo di farci qualcosa e dall’altra quello di togliere una importante possibilità di sviluppo a questo territorio. Possiamo vendere, anche con lo sconto? Allora il sindaco mi ha chiesto di far fare un progetto, e si è deciso di recuperare quell’edificio (la colonia), togliendogli un piano per alleggerire ulteriormente la struttura. Il PPR dà un premio di cubatura del 25% in casi come questo, ma il progetto neppure lo sfruttava. Appena il procedimento della commissione edilizia sarà concluso si potranno iniziare i lavori. Certo non sarò io ad iniziarli, in nessun modo. Ma mi impegno a trovare il miglior imprenditore possibile. Se lo trovate voi, le chiavi sono là, senza speculazione, ma per un progetto che renda protagonista il paese (Arbus), che non sia separato dal paese, senza nessun cancello all’ingresso. Sono davvero troppe le bugie che sono state dette, si è parlato di discrezionalità del Presidente della Regione sul dare cubature ad amici. Non sarebbe bello vivere in una regione dove un signore, solo perché ne è presidente, dice quello sì fa, quello non si fa. In ogni caso non sarebbe possibile. Per farlo serve parere di tre istituzioni, il comune, la provincia e la regione e tutti devono essere d’accordo nella decisione”</p><p>Allora,questi quesiti mirano alla discolpa dell'ex Governatore.Noi tutti vorremmo leggere l'altra versione in modo analitico e realistico.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Manlio, post: 11443, member: 1997"] [b]Re: Cagliari - immobili e politica,epoca Soru.[/b] Quanti di voi ricorderanno le scorse elezioni regionali per il nuovo Governatore?Quanti hanno pregato che Soru perdesse l'elezioni?Il tutto per vari argomenti che non cito ma uno in particolare,l'edilizia.Settore di grande interesse economico,dal privato alle aziende ed evidentemente la conferma di Soru minacciava ancor di più un business compromesso dalle molteplici limitazioni imposte dall'ex governatore. In questo topic cercheremo di fare luce su certi passaggi che legano politica ed il mattone,con riferimento a ieri e cosa si fa oggi. Quesiti: [color=#0000BF]Soru con il Piano Paesaggistico ha bloccato lo sviluppo?[/color]Il piano paesaggistico non blocca affatto lo sviluppo, anzi lo promuove ma in maniera differente da chi pensa che sviluppo significhi solo costruzioni di seconde case sulle coste. Il piano paesaggistico non blocca neanche l’edilizia ma ha lo scopo di proteggere le zone della Sardegna che sono ancora incontaminate, per restituirle così come le conosciamo noi alle future generazioni e per far si che tutti ne possiamo godere. I centri urbani, i paesi e le città, anche se sulla costa, non vengono bloccati dal piano, possono continuare a svilupparsi però nel rispetto di alcune regole fondamentali che mirano a non stravolgere il paesaggio della Sardegna. Con il piano paesaggistico sono state adottate inoltre una serie di iniziative che contribuiscono al miglioramento dei centri storici o al recupero delle aree degradate tramite finanziamenti sia ai Comuni sia ai privati, cercando di far emergere che è importante non solo costruire nuove strutture ma anche recuperare ciò che già esiste, valorizzarlo perché è parte della nostra storia e della nostra cultura e questo è più importante della creazione di nuovi paesi finti sulle coste, nati solo per il divertimento di pochi e per pochi mesi all’anno [color=#0000BF]Soru blocca le costruzioni sulla costa per gli altri ma lui ha terreni e ville in riva al mare?[/color] E’ vero Soru acquistò una casa al mare a Villasimius molto prima di diventare Presidente della Regione, ma in questa casa non ha aggiunto neanche un metro cubo a ciò che già esisteva. Anzi l’ha ristrutturata diminuendo la cubatura, eliminando gli eucaliptus, regolarmente autorizzato dalla forestale e piantato piante autoctone come l'ulivo e la vite, insomma effettuando un intervento migliorativo. Tutto questo non è in contrasto con il Piano Paesaggistico che non dice certo di demolire le case esistenti, anche se sul mare. Semmai incentiva a renderle più belle. Inoltre bisogna sapere che il terreno in cui sorge questa casa era un tempo nelle mire di una società che intendeva realizzarvi un villaggio di seconde case, riversandovi centinaia e centinaia di metri cubi di cemento: l'acquisto di Soru contribuì a scongiurare l’ennesimo scempio ambientale. A proposito di questa casa fu sollevato un polverone con tanto di dossier consegnato alla stampa da alcuni parlamentari e consiglieri regionali del centro-destra (Mauro Pili, Giorgio Oppi, Giorgio La Spisa, Mario Diana, Antonio Cappai e Pasquale Onida) . Ebbene esito della vicenda? Questi signori furono querelati e recentemente sono stati rinviati a giudizio per diffamazione aggravata dall’uso della stampa. Oltre alla casa di Villasimius Soru ha acquistato Scivu e Funtanazza, nella costa di Arbus, nel 2003 prima di diventare Presidente della Regione. Un tratto di natura incontaminata sulle dune di Piscinas dove prima del suo acquisto sarebbe dovuto sorgere un complesso residenziale con oltre 130mila metri cubi, di cui una parte a Piscinas e il resto a Funtanazza per la ristrutturazione e l’ampliamento dell'ex colonia. Come si può leggere nei giornali di quel periodo Soru acquistò la proprietà sollecitato da alcune associazioni ambientaliste, non per costruire, ma per sottrarla al progetto di speculazione edilizia dei precedenti proprietari. Nel 2008 la Regione istituì l'agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, che ha tra le sue finalità quella di tutelare e gestire il patrimonio costiero. Ebbene Soru ha donato Scivu a questa agenzia, facendo in modo che torni quindi al demanio pubblico, cioè a tutti i cittadini. Soru ha comprato Scivu e Funtanazza pensando che si potesse fare un turismo più vicino alle regole di rispetto del territorio, non per aumentare metri cubi. Con il Piano Paesaggistico ha messo regole che anche lui è costretto a rispettare, infatti dice: “ abbiamo approvato il PPR, che a me personalmente ha tolto la possibilità di costruire a Scivu e aggiungere cubatura a Funtanazza”. Inoltre per fugare ogni dubbio sul presunto conflitto di interessi per Funtanazza ha deciso di vendere la proprietà del terreno e della ex colonia. Dice Soru: “Per Funtanazza ho chiesto mille volte al sindaco: ‘chi la vuole? C’è qualcuno che voglia acquistare? Perché da una parte ho l’imbarazzo di farci qualcosa e dall’altra quello di togliere una importante possibilità di sviluppo a questo territorio. Possiamo vendere, anche con lo sconto? Allora il sindaco mi ha chiesto di far fare un progetto, e si è deciso di recuperare quell’edificio (la colonia), togliendogli un piano per alleggerire ulteriormente la struttura. Il PPR dà un premio di cubatura del 25% in casi come questo, ma il progetto neppure lo sfruttava. Appena il procedimento della commissione edilizia sarà concluso si potranno iniziare i lavori. Certo non sarò io ad iniziarli, in nessun modo. Ma mi impegno a trovare il miglior imprenditore possibile. Se lo trovate voi, le chiavi sono là, senza speculazione, ma per un progetto che renda protagonista il paese (Arbus), che non sia separato dal paese, senza nessun cancello all’ingresso. Sono davvero troppe le bugie che sono state dette, si è parlato di discrezionalità del Presidente della Regione sul dare cubature ad amici. Non sarebbe bello vivere in una regione dove un signore, solo perché ne è presidente, dice quello sì fa, quello non si fa. In ogni caso non sarebbe possibile. Per farlo serve parere di tre istituzioni, il comune, la provincia e la regione e tutti devono essere d’accordo nella decisione” Allora,questi quesiti mirano alla discolpa dell'ex Governatore.Noi tutti vorremmo leggere l'altra versione in modo analitico e realistico. [/QUOTE]
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