Manlio

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A Villasimius si vota per il nuovo primo cittadino e la campagna elettorale verte sul nuovo PUC. Tre candidati civici, tre diverse idee di sviluppo. Con il Piano urbanistico cui dare corpo, c'è chi vorrebbe ergersi a fautore di una crescita più armoniosa - magari trovando il modo di alleggerire i vincoli urbanistici di reminiscenza soriana - e chi cerca nelle fonti energetiche alternative la rotta per non affondare. Nessuno dei pretendenti, però, corre per la gloria. I due sfidanti - Gianluca Dessì, 35 anni e Luciano Garau, 56 anni, - sono in lizza per scalzare Tore Sanna, 62 anni, candidato della lista Comunità Futura, sindaco ininterrottamente dal 1978 al 2001 e, dopo una pausa di tre anni, dal 2004 a oggi.
L'uscente:«I proventi della tassa di soggiorno erano essenziali per pulire le spiagge e offrire diversivi ai turisti. La Regione ha deciso di abrogarla: vuol dire che dovremo arrangiarci». Il suo obiettivo è «dare continuità all'azione amministrativa per vincere la scommessa dell'infrastrutturazione del paese». A cominciare dall'energia: «Siamo tagliati fuori dal piano di metanizzazione?», dice: «Giocheremo le carte dell'eolico e del fotovoltaico». Per terminare con la formazione e la riqualificazione: «È richiesta un'alta specializzazione per lavorare nei centri benessere degli hotel, nel porto, nel campo da golf e nell'area marina. Sono necessari nuovi corsi».
I pretendenti:Tore Sanna è duramente criticato dagli avversari. E ribatte: «Abbiamo speso 22 milioni in opere pubbliche. Ci accusano di non aver fatto niente e di lasciare in Municipio un disavanzo di bilancio? Tutte falsità». Ma Gianluca Dessì, leader di Insieme per un futuro migliore, ribadisce: «È vero che non tutto quello che hanno fatto è da buttare via, ed è vero anche che una crescita armoniosa non può prescindere da vincoli. Il problema è che sono stati calati dall'alto», dice: «Per Villasimius è arrivato il tempo di cambiare: non ha un Puc e lo studio tecnico del Comune altro non è che il recepimento della legge 8, che la Regione ci ha imposto senza che la Giunta uscente abbia battuto ciglio. È mancata la concertazione: se vinceremo, recupereremo il rapporto con i cittadini, ultimamente disatteso». Dessì va spedito: «Promuoveremo un piano di edilizia agevolata per dare ai giovani la possibilità di comprare casa. Inoltre», conclude, «ci batteremo per liberare il centro storico dai lacci della legge Soru. Sulla costa non si può e non è giusto intervenire: in trent'anni l'ha fatto, con risultati non sempre encomiabili, chi oggi si propone agli elettori come paladino dell'ambiente». Casa, lavoro, pace sociale e coscienza civile sono il mantra politico di Luciano Garau, leader di Cittadini per Villasimius. L'ingegnere civico promette «di rivisitare i criteri di perimetrazione del centro matrice» e l'attuazione dei piani di zona concertati tra cooperative di residenti, proprietari delle aree e Comune per soddisfare l'esigenza abitativa. Tra le idee, «l'individuazione di siti extraurbani dove concentrare in estate tutte le attività notturne e rumorose». In chiusura, una considerazione sull'area marina protetta: «È percepita come un oggetto misterioso che fabbrica burocrazia», constata Garau: «Il disagio rappresentato dai vincoli dovrà essere compensato da un'effettiva e misurabile ricaduta sul sistema economico».
Non smetterò mai di ripetere che i signori della politica devono fare solo gli interessi del cittadino, dell'ambiante in cui abita e delle economie utili per il sostentamento.Villasimius è tipicamente un luogo turistico,quindi necessita mantenere integro il fascino dell'ambiente.Di contro esiste un problema da risolvere,la carenza di abitazioni per i residenti.Sindaco(colui che in campagna elettorale non si è posto il quesito),come intende risolvere il problema?I nuovi nuclei familiari dove e come(considerati i prezzi elevati adeguati all'acquirente turista)potranno acquistare la loro casa?
 

Manlio

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Re: Cagliari - immobili e politica,epoca Soru.

Quanti di voi ricorderanno le scorse elezioni regionali per il nuovo Governatore?Quanti hanno pregato che Soru perdesse l'elezioni?Il tutto per vari argomenti che non cito ma uno in particolare,l'edilizia.Settore di grande interesse economico,dal privato alle aziende ed evidentemente la conferma di Soru minacciava ancor di più un business compromesso dalle molteplici limitazioni imposte dall'ex governatore.
In questo topic cercheremo di fare luce su certi passaggi che legano politica ed il mattone,con riferimento a ieri e cosa si fa oggi.
Quesiti:
Soru con il Piano Paesaggistico ha bloccato lo sviluppo?Il piano paesaggistico non blocca affatto lo sviluppo, anzi lo promuove ma in maniera differente da chi pensa che sviluppo significhi solo costruzioni di seconde case sulle coste. Il piano paesaggistico non blocca neanche l’edilizia ma ha lo scopo di proteggere le zone della Sardegna che sono ancora incontaminate, per restituirle così come le conosciamo noi alle future generazioni e per far si che tutti ne possiamo godere. I centri urbani, i paesi e le città, anche se sulla costa, non vengono bloccati dal piano, possono continuare a svilupparsi però nel rispetto di alcune regole fondamentali che mirano a non stravolgere il paesaggio della Sardegna. Con il piano paesaggistico sono state adottate inoltre una serie di iniziative che contribuiscono al miglioramento dei centri storici o al recupero delle aree degradate tramite finanziamenti sia ai Comuni sia ai privati, cercando di far emergere che è importante non solo costruire nuove strutture ma anche recuperare ciò che già esiste, valorizzarlo perché è parte della nostra storia e della nostra cultura e questo è più importante della creazione di nuovi paesi finti sulle coste, nati solo per il divertimento di pochi e per pochi mesi all’anno
Soru blocca le costruzioni sulla costa per gli altri ma lui ha terreni e ville in riva al mare?
E’ vero Soru acquistò una casa al mare a Villasimius molto prima di diventare Presidente della Regione, ma in questa casa non ha aggiunto neanche un metro cubo a ciò che già esisteva. Anzi l’ha ristrutturata diminuendo la cubatura, eliminando gli eucaliptus, regolarmente autorizzato dalla forestale e piantato piante autoctone come l'ulivo e la vite, insomma effettuando un intervento migliorativo. Tutto questo non è in contrasto con il Piano Paesaggistico che non dice certo di demolire le case esistenti, anche se sul mare. Semmai incentiva a renderle più belle. Inoltre bisogna sapere che il terreno in cui sorge questa casa era un tempo nelle mire di una società che intendeva realizzarvi un villaggio di seconde case, riversandovi centinaia e centinaia di metri cubi di cemento: l'acquisto di Soru contribuì a scongiurare l’ennesimo scempio ambientale. A proposito di questa casa fu sollevato un polverone con tanto di dossier consegnato alla stampa da alcuni parlamentari e consiglieri regionali del centro-destra (Mauro Pili, Giorgio Oppi, Giorgio La Spisa, Mario Diana, Antonio Cappai e Pasquale Onida) . Ebbene esito della vicenda? Questi signori furono querelati e recentemente sono stati rinviati a giudizio per diffamazione aggravata dall’uso della stampa.
Oltre alla casa di Villasimius Soru ha acquistato Scivu e Funtanazza, nella costa di Arbus, nel 2003 prima di diventare Presidente della Regione. Un tratto di natura incontaminata sulle dune di Piscinas dove prima del suo acquisto sarebbe dovuto sorgere un complesso residenziale con oltre 130mila metri cubi, di cui una parte a Piscinas e il resto a Funtanazza per la ristrutturazione e l’ampliamento dell'ex colonia. Come si può leggere nei giornali di quel periodo Soru acquistò la proprietà sollecitato da alcune associazioni ambientaliste, non per costruire, ma per sottrarla al progetto di speculazione edilizia dei precedenti proprietari. Nel 2008 la Regione istituì l'agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, che ha tra le sue finalità quella di tutelare e gestire il patrimonio costiero. Ebbene Soru ha donato Scivu a questa agenzia, facendo in modo che torni quindi al demanio pubblico, cioè a tutti i cittadini.
Soru ha comprato Scivu e Funtanazza pensando che si potesse fare un turismo più vicino alle regole di rispetto del territorio, non per aumentare metri cubi. Con il Piano Paesaggistico ha messo regole che anche lui è costretto a rispettare, infatti dice: “ abbiamo approvato il PPR, che a me personalmente ha tolto la possibilità di costruire a Scivu e aggiungere cubatura a Funtanazza”.
Inoltre per fugare ogni dubbio sul presunto conflitto di interessi per Funtanazza ha deciso di vendere la proprietà del terreno e della ex colonia. Dice Soru: “Per Funtanazza ho chiesto mille volte al sindaco: ‘chi la vuole? C’è qualcuno che voglia acquistare? Perché da una parte ho l’imbarazzo di farci qualcosa e dall’altra quello di togliere una importante possibilità di sviluppo a questo territorio. Possiamo vendere, anche con lo sconto? Allora il sindaco mi ha chiesto di far fare un progetto, e si è deciso di recuperare quell’edificio (la colonia), togliendogli un piano per alleggerire ulteriormente la struttura. Il PPR dà un premio di cubatura del 25% in casi come questo, ma il progetto neppure lo sfruttava. Appena il procedimento della commissione edilizia sarà concluso si potranno iniziare i lavori. Certo non sarò io ad iniziarli, in nessun modo. Ma mi impegno a trovare il miglior imprenditore possibile. Se lo trovate voi, le chiavi sono là, senza speculazione, ma per un progetto che renda protagonista il paese (Arbus), che non sia separato dal paese, senza nessun cancello all’ingresso. Sono davvero troppe le bugie che sono state dette, si è parlato di discrezionalità del Presidente della Regione sul dare cubature ad amici. Non sarebbe bello vivere in una regione dove un signore, solo perché ne è presidente, dice quello sì fa, quello non si fa. In ogni caso non sarebbe possibile. Per farlo serve parere di tre istituzioni, il comune, la provincia e la regione e tutti devono essere d’accordo nella decisione”
Allora,questi quesiti mirano alla discolpa dell'ex Governatore.Noi tutti vorremmo leggere l'altra versione in modo analitico e realistico.
 

Manlio

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Un pò di ironia non guasta e quindi vi propongo l'articolo di un noto giornalista sardo.

"Mentre attendiamo scalpitanti e impazienti il decreto con cui Silvio III il Cementificatore darà il via al piano casa possiamo farci due risate con l’annuncio (ironico, si fa per sdrammatizzare!) pubblicato dal SARDEGNA a firma di Claudio Cugusi.

Per risolvere il problema dei giovani che non trovano casa il Comune di Cagliari ha un’arma segreta a basso costo: una specie di Piano Marshall nel cassetto. Da una ricognizione sommaria dei ponti e viadotti presenti in città, si scopre che sfruttando le due pareti dei pilastri dell’asse mediano si potranno costruire più di mille alloggi indipendenti per le nuove coppie. Sarà la fine dell’esodo verso l’hinterland: da Genneruxi a via Po, basterà aggiungere altre due pareti, una con finestra, e l’alloggio sarà completo. Una ordinata fila di casette indipendenti, con vista a scelta, un piccolo giardino animato dal carosello luccicante delle ronde del piacere, al caldo fuoco di un copertone. In più lo svincolo a portata di mano.

Il giornalista del Sardegna, probabilmente non un simpatizzante del presidente Ugo Cappallacci, parte dalla constatazione che il tema dell’edilizia è diventato la prima preoccupazione del centrodestra. E dopo che Berlusconi ha promesso agli italiani un favoloso regalo, il 20% di cubatura in più, ora si scatenano le menti tecniche più illuminate in una ridda di proposte al servizio del Paese. L’unico inconveniente potrebbe essere il rumore delle auto proprio sulla testa: per questo gli assegnatari saranno dotati periodicamente di robusti tappi in silicone mentre gli autoarticolati dovranno mettere le pattine dalle 22 alle 7. Anche il pavimento è già stato deciso: niente parquet, meglio tornare all’antico,alla vecchia e cara terra battuta, anche per smentire la solita calunnia sull’insensibilità ambientale del centrodestra."
:risata:,simpatico vero?
 

Manlio

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Fonte: L'Unione Sarda .


Ispezioni edilizie nelle case dei politici.
La Procura indaga, il Comune ispeziona le case di sindaco, assessori e consiglieri.
Vedi le foto L a Vigilanza edilizia busse alle porte degli amministratori comunali, sindaco compreso, a caccia di eventuali abusi. È l'ennesimo capitolo di una vicenda che da mesi tiene con il fiato sospeso componenti della Giunta e degli Consiglio. Fino a oggi sono stati eseguiti sedici sopralluoghi, e soltanto un consigliere si è opposto alla “visita a domicilio”, impedendo agli addetti della Vigilanza edilizia di entrare nella sua abitazione. Solo un provvedimento della Procura potrà ora sbloccare la situazione.
L'ANONIMO Tutto è iniziato dopo l'arrivo in Municipio di alcune lettere anonime, nelle quali si accusavano di presunti abusi edilizi circa trenta cittadini, tra cui sette persone tra assessori e consiglieri in carica. Il Comune aveva avviato gli accertamenti, bloccati dopo alcuni giorni. Solo il presidente del Consiglio, Gianni Argiolas, aveva fatto in tempo ad aprire la porta della sua casa alla Vigilanza edilizia, perché dal Municipio si era deciso di inviare l'intera documentazione in Procura e aspettare l'esito delle indagini.
LA REGIONE Quelle lettere, però, erano arrivate anche alla Regione, che quest'estate ha intimato all'amministrazione guidata da Marco Sini di proseguire con i sopralluoghi nelle case in cui l'anonimo segnalava gli abusi.
I NOMI Fra le trenta persone accusate (a torto o a ragione, questo lo stabiliranno gli accertamenti), spiccano i nomi di sette amministratori: lo stesso sindaco Marco Sini, Franca Cicotto (assessore alla Cultura), Antonio Atzori (assessore ai Lavori pubblici), Gianni Argiolas (presidente del Consiglio) e i consiglieri Andrea Angioni, Efisio Sanna e Carlo Diana. Nei loro confronti, l'Urbanistica ha riattivato il procedimento di verifica.
IL SINDACO «Credo di poter dire a nome di tutti gli amministratori coinvolti», spiega il sindaco Marco Sini, confermando le ispezioni, «che attendiamo con serenità l'esito dei sopralluoghi». Il primo cittadino continua a sostenere «ciò che ho dichiarato in Consiglio comunale all'inizio di questa vicenda: le lettere anonime costituiscono un uso strumentale e barbaro della democrazia, che dovrebbe essere bandito». Non resta ora che aspettare l'esito delle verifiche della Vigilanza edilizia per mettere la parola fine, se così sarà, alla stagione dei veleni a Monserrato.
SERENA SEQUI
 

studio carme

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per quanto riguarda Villasimius, la mia prima perplessità riguarda il campanile così moderno in quello che dovrebbe essere un ameno paesino di mare... per quanto riguarda il bisogno di nuove abitazioni, non mi risulta che il comune abbia un indice elevato di natalità... anzi... magari bisognerebbe rendere piu' graziose quelle case simili a cubetti di cemento spesso solo intonacati...
e la parola "cubetti" mi riporta con l'immaginazione a quel sant'uomo di Soru... la sua villa ristrutturata (orridamente) a Campus, la sua villa ristrutturata (con uno scempio pauroso) proprio affianco alla basilica di Bonaria a Cagliari, quei simpatici parallelepidedi costruiti (dei veri e propri ecomostri) proprio sul mare che sono la sede di Tiscali...
Per non parlare di tutte quelle persone a spasso nel settore dell'edilizia, grazie al suo piano paesaggistico fatto con l'accetta e non pensando che tutti i maggiori insediamenti abitati in Sardegna sono sul mare... la costa smeralda solo per ricchi? sarebbe bastato obbligare i proprietari delle ville sul mare a garantire l'accesso alla spiaggia per tutti, così come accade nel sud sardegna... un metro e mezzo di confine che se ne va' e tutto risolto... mah, a volte l'invidia... intanto ci tocca pagare tutti i ricorsi di quelle tasse che sono state ritenute incostituzionali (e ci voleva proprio un genio a capirlo !!!)... ma tanto in sardegna siamo tutti ricchi e non abbiamo bisogno di lavorare... mi fa una rabbia: noi sardi abbiamo oro tra le mani, basterebbe solo un po' di buon senso... saremo mai in grado di gestirci in modo da garantire il lavoro per tutti come avviene in Alto Adige e in Romagna ?
 

Manlio

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Ciao Studio Carme per quanto postato sono concorde su tutto :stretta_di_mano: ad eccezione dell'affermazione di Villasimius.
per quanto riguarda il bisogno di nuove abitazioni, non mi risulta che il comune abbia un indice elevato di natalità... anzi...
Ti aggiorno
Villasimius uno dei comuni della provincia di Cagliari in continuo aumento demografico. Attualmente conta una popolazione di 3.430 abitanti e rispetto allo scorso anno è aumentata del 3,2 per cento. Recentemente si sono unite in matrimonio complessivamente venticinque coppie, quindici col rito civile e dieci con quello concordatario .

A parte i dati Istituzionali, opero anche in quelle zone e l'impressione è che mancano abitazioni adatte per i residenti in relazione ad esigenze di superfici abitabili e prezzo - valore al metro quadro.

Ho visto il profilo e mi incuriosisce la compravendita in Egitto e Repubblica Dominicana, come vanno le vendite? Se rispondi, puoi farlo su agenti-immobiliari-di-cagliari-adunata-t1100.html cortesemente? In questo spazio la risposta sarebbe off - topic. Grazie.
;) Ciao cara collega
 

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