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Canone concordato e superficie calpestabile
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Testo
<blockquote data-quote="Carlo Garbuio" data-source="post: 707542" data-attributes="member: 291"><p>questa è la superficie utilizzata nell'APE</p><p></p><p>Secondo la definizione n.50 dell’allegato A del D.Lgs.192/2005: <em>La superficie utile <strong>è la superficie netta calpestabile dei volumi interessati dalla climatizzazione</strong> ove l’altezza sia non minore di 1,50 m e delle proiezioni sul piano orizzontale delle rampe relative ad ogni piano nel caso di scale interne comprese nell’unità immobiliare, tale superficie è utilizzata per la determinazione degli specifici indici di prestazione energetica.</em></p><p></p><p></p><p>Per “volumi interessati dalla climatizzazione” si intende l’unione dei<strong> volumi riscaldati e raffrescati</strong>, corrispondenti a superfici riscaldati o raffrescati (vedere prUNI/TS 11300-5). Tale superficie, così come definita, è utilizzata al denominatore per la determinazione degli indici di prestazione energetica di tutti i servizi.</p><p></p><p></p><p>questa è la superficie calpestabile</p><p></p><p>per superficie calpestabile (talvolta chiamata anche “utile” o “netta”) <strong>si tratta dei metri quadrati dell’immobile che “effettivamente si calpestano”</strong>, ossia al netto di pareti, siano esse perimetrali o muri divisori, portanti oppure no, considerando tutte le tipologie di vano, senza alcuna distinzione (gli unici spazi esclusi sono quelli esterni e quelli non comunicanti).</p><p></p><p>Si tratta quindi della superficie interna effettivamente utilizzabile, e basta avere un rilievo ben fatto dell’immobile per quantificarla.</p><p></p><p></p><p></p><p>è evidente che si tratta di due cose diverse e che utilizzare la superficie riportata nell'APE nel calcolo del canone concordato è un errore.</p><p></p><p>e se qualche addetto alla verifica dei contratti leggesse di questa prassi da parte delle associazioni di Bologna?</p><p>buona riflessione</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Carlo Garbuio, post: 707542, member: 291"] questa è la superficie utilizzata nell'APE Secondo la definizione n.50 dell’allegato A del D.Lgs.192/2005: [I]La superficie utile [B]è la superficie netta calpestabile dei volumi interessati dalla climatizzazione[/B] ove l’altezza sia non minore di 1,50 m e delle proiezioni sul piano orizzontale delle rampe relative ad ogni piano nel caso di scale interne comprese nell’unità immobiliare, tale superficie è utilizzata per la determinazione degli specifici indici di prestazione energetica.[/I] Per “volumi interessati dalla climatizzazione” si intende l’unione dei[B] volumi riscaldati e raffrescati[/B], corrispondenti a superfici riscaldati o raffrescati (vedere prUNI/TS 11300-5). Tale superficie, così come definita, è utilizzata al denominatore per la determinazione degli indici di prestazione energetica di tutti i servizi. questa è la superficie calpestabile per superficie calpestabile (talvolta chiamata anche “utile” o “netta”) [B]si tratta dei metri quadrati dell’immobile che “effettivamente si calpestano”[/B], ossia al netto di pareti, siano esse perimetrali o muri divisori, portanti oppure no, considerando tutte le tipologie di vano, senza alcuna distinzione (gli unici spazi esclusi sono quelli esterni e quelli non comunicanti). Si tratta quindi della superficie interna effettivamente utilizzabile, e basta avere un rilievo ben fatto dell’immobile per quantificarla. è evidente che si tratta di due cose diverse e che utilizzare la superficie riportata nell'APE nel calcolo del canone concordato è un errore. e se qualche addetto alla verifica dei contratti leggesse di questa prassi da parte delle associazioni di Bologna? buona riflessione [/QUOTE]
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