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Catasto: serve colpo di spugna a molti luoghi comuni
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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 181061" data-attributes="member: 6214"><p>Ho accettato l'invito ed ho letto l'articolo proposto, da perfetto profano di estimo e valorizzazione catastale.</p><p></p><p>Mi piacerebbe avere i tuoi commenti, da esperto: quanto ai miei, avrei molte riserve, alla faccia dell'ordinario di estimo .... Che sia più ragionevole proprio quello degli <em>inesperti</em>?</p><p></p><p>1) ... si riteneva che la revisione avrebbe richiesto da 4 a 5 anni ..... : ... durata del governo 1-2 anni .... : una revisione già avviata avrebbe potuto essere interrotta rendendo inutile ogni sforzo!!!</p><p></p><p>Con questo approccio, molto <em>borbonico</em> , la burocrazia statale non intraprenderebbe mai niente!</p><p></p><p>2) Stima individuale: sarà facile come dice? E terrà sempre conto delle migliorie apportate nel tempo? (es gli A4 del centro di milano,...) Ho qualche dubbio.</p><p></p><p>3) Passaggio al mq: qui pignolare sulle differenze di un balcone in centro o in periferia mi sembra scivolare sulla pagliuzza per non veder la trave: ma è solo una mia sensazione. Piuttosto non leggo mai che sia i vani che i mq hanno i loro difetti; direi che sarebbe già meglio considerare oltre all'indicatore scelto, mq o vani che sia, anche il loro rapporto: non è sempre detto che i mq siano più rappresentativi dei vani. E' vero anche il contrario: ci sono u.i. di 45 mq ben organizzate che realizzano un bilocale; altre di superficie equivalente, tutto ingresso e corridoio, dove a malapena c'è una stanza con cucinino: non hanno ovviamente la stessa redditività e possibilità di sfruttamento abitativo.</p><p></p><p>4) Formule matematiche e modello sottostante: certamente è un buon approccio, ma sposta solo le difficoltà: sarà particolarmente difficile parametrizzare i valori ed i coefficienti dei vari parametri, al variare delle zone, delle città, e della loro evoluzione economica nel tempo.</p><p></p><p>5) Poi c'è la variabile <em>cittadino italiano</em>: bravo a cavillare e ad eludere. Non dico bravo ad evadere, ma capace si.... e di questo non si accenna mai.<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/scream.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":shock:" title="Shock :shock:" data-shortname=":shock:" /></p><p></p><p>6) Poi c'è la <em>volontà politica</em>: ma c'è ancora ? pare passata di moda .. <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":^^:" title="Sorriso :^^:" data-shortname=":^^:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 181061, member: 6214"] Ho accettato l'invito ed ho letto l'articolo proposto, da perfetto profano di estimo e valorizzazione catastale. Mi piacerebbe avere i tuoi commenti, da esperto: quanto ai miei, avrei molte riserve, alla faccia dell'ordinario di estimo .... Che sia più ragionevole proprio quello degli [I]inesperti[/I]? 1) ... si riteneva che la revisione avrebbe richiesto da 4 a 5 anni ..... : ... durata del governo 1-2 anni .... : una revisione già avviata avrebbe potuto essere interrotta rendendo inutile ogni sforzo!!! Con questo approccio, molto [I]borbonico[/I] , la burocrazia statale non intraprenderebbe mai niente! 2) Stima individuale: sarà facile come dice? E terrà sempre conto delle migliorie apportate nel tempo? (es gli A4 del centro di milano,...) Ho qualche dubbio. 3) Passaggio al mq: qui pignolare sulle differenze di un balcone in centro o in periferia mi sembra scivolare sulla pagliuzza per non veder la trave: ma è solo una mia sensazione. Piuttosto non leggo mai che sia i vani che i mq hanno i loro difetti; direi che sarebbe già meglio considerare oltre all'indicatore scelto, mq o vani che sia, anche il loro rapporto: non è sempre detto che i mq siano più rappresentativi dei vani. E' vero anche il contrario: ci sono u.i. di 45 mq ben organizzate che realizzano un bilocale; altre di superficie equivalente, tutto ingresso e corridoio, dove a malapena c'è una stanza con cucinino: non hanno ovviamente la stessa redditività e possibilità di sfruttamento abitativo. 4) Formule matematiche e modello sottostante: certamente è un buon approccio, ma sposta solo le difficoltà: sarà particolarmente difficile parametrizzare i valori ed i coefficienti dei vari parametri, al variare delle zone, delle città, e della loro evoluzione economica nel tempo. 5) Poi c'è la variabile [I]cittadino italiano[/I]: bravo a cavillare e ad eludere. Non dico bravo ad evadere, ma capace si.... e di questo non si accenna mai.:eek: 6) Poi c'è la [I]volontà politica[/I]: ma c'è ancora ? pare passata di moda .. :hi: [/QUOTE]
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