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<blockquote data-quote="Kurt" data-source="post: 298151" data-attributes="member: 49317"><p>Cara Carmen 65 purtroppo ti sei trovata un notaio che rispetta la normativa alla lettera.</p><p> </p><p>Infatti non sussiste alcun obbligo a carico del notaio rogante circa la veridicità del soggetto alienante sulla conformità urbanistica del fabbricato oggetto dell'atto.</p><p>In tal senso deve ravvisarsi operante la fattispecie di cui all'art 48 c.p. per quanto riguarda l'obbligo di affermare il vero da parte del venditore mentre il notaio risponde esclusivamente della conformità dell'atto della dichiarazione ricevuta.</p><p> </p><p>Sul punto si è espressa la Cassazione sez. Penale con propria sentenza 26/03/2012 n. 11268.</p><p> </p><p>La base del ragionamento risiede nell'obbligo dell parti di essere leali nella stipula del contratto e il notaio ha rafforzato quest'obbligo con il giuramento reso dalle parti. Logica vuole che se l'immobile è come risulta in catasto in catasto è presente non dovrebbero esserci problemi in ordine alla regolarità edilizia.</p><p> </p><p>Certo che un notaio così è meglio perderlo che trovarlo. Normalmente le verifiche le fanno fare così come fanno predisporre una Relazione di Regolarità Edilizia (RRE). Anche se questo ha un costo rende più tranquillo l'acquirente.</p><p> </p><p>Per quanto riguarda la rendita catastale proposta non aveva l'obbligo di verifica anche se su questa si basa poi il conteggio delle imposte. Riguardo l'aspetto della pericolosità del suo utilizzo devi considerare che qualsiasi conteggio provvisorio può essere contestato dall'Agenzia dell Entrate ma nei fatti se i dati sono corretti in genere non contestano nulla, considera che la quasi totalità delle case nuove vengono rogitate con dati proposti.</p><p> </p><p>Kurt</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Kurt, post: 298151, member: 49317"] Cara Carmen 65 purtroppo ti sei trovata un notaio che rispetta la normativa alla lettera. Infatti non sussiste alcun obbligo a carico del notaio rogante circa la veridicità del soggetto alienante sulla conformità urbanistica del fabbricato oggetto dell'atto. In tal senso deve ravvisarsi operante la fattispecie di cui all'art 48 c.p. per quanto riguarda l'obbligo di affermare il vero da parte del venditore mentre il notaio risponde esclusivamente della conformità dell'atto della dichiarazione ricevuta. Sul punto si è espressa la Cassazione sez. Penale con propria sentenza 26/03/2012 n. 11268. La base del ragionamento risiede nell'obbligo dell parti di essere leali nella stipula del contratto e il notaio ha rafforzato quest'obbligo con il giuramento reso dalle parti. Logica vuole che se l'immobile è come risulta in catasto in catasto è presente non dovrebbero esserci problemi in ordine alla regolarità edilizia. Certo che un notaio così è meglio perderlo che trovarlo. Normalmente le verifiche le fanno fare così come fanno predisporre una Relazione di Regolarità Edilizia (RRE). Anche se questo ha un costo rende più tranquillo l'acquirente. Per quanto riguarda la rendita catastale proposta non aveva l'obbligo di verifica anche se su questa si basa poi il conteggio delle imposte. Riguardo l'aspetto della pericolosità del suo utilizzo devi considerare che qualsiasi conteggio provvisorio può essere contestato dall'Agenzia dell Entrate ma nei fatti se i dati sono corretti in genere non contestano nulla, considera che la quasi totalità delle case nuove vengono rogitate con dati proposti. Kurt [/QUOTE]
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