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<blockquote data-quote="amr" data-source="post: 632904" data-attributes="member: 78836"><p>Oltre al notaio abbiamo dovuto pagare anche geometra ed avvocato, altrimenti non ne saremmo mai usciti. In questo senso, oltre che per le difformità nella destinazione d'uso, è stato richiesta una cospicua riduzione del prezzo di vendita. Purtroppo ci siamo trovati in una situazione molto complessa e spiacevole in quanto l'agenzia immobiliare è stata molto superficiale nel suo operato.</p><p>Il notaio ci ha chiesto inizialmente mille euro come acconto, e altri mille euro a giugno come fondo-cassa. Da una parte non abbiamo esperienza di questioni immobiliari, ma francamente eravamo talmente esasperati dalla situazione che non ci siamo posti troppe domande, affidandoci in buona fede alla competenza del notaio che sicuramente ha fatto del lavoro, e in questo senso almeno i primi mille euro erano giustificati, ma più che altro a livello di indirizzo, poiché ala fine il lavoro vero lo hanno fatto i geometri (il mio e soprattutto quello dei venditori).</p><p>Di questi anticipi il notaio ha detto che sarebbero stati inclusi nella parcella finale.</p><p>Quello che è estremamente sgradevole è l'aver pagato questi acconti, che immagino che il notaio si terrà a titolo di rimborso spese se rogiteremo altrove, e non essere riusciti ancora ad avere un preventivo. Per la cronaca un'altro notaio a cui ho chiesto un preventivo, senza aver mai visto prima la pratica, me l'ha mandato in 24 ore.</p><p>Quello che volevo capire è appunto se il modo di operare del notaio che ci ha seguito fino ad ora è la prassi oppure se sta abusando della nostra fiducia e pazienza di fatto impedendoci di fare una comparazione. E' normale che il notaio si rifiuti di inviare il preventivo scritto ma voglia a tutti i costi discuterlo col cliente, rimandando di due settimane?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="amr, post: 632904, member: 78836"] Oltre al notaio abbiamo dovuto pagare anche geometra ed avvocato, altrimenti non ne saremmo mai usciti. In questo senso, oltre che per le difformità nella destinazione d'uso, è stato richiesta una cospicua riduzione del prezzo di vendita. Purtroppo ci siamo trovati in una situazione molto complessa e spiacevole in quanto l'agenzia immobiliare è stata molto superficiale nel suo operato. Il notaio ci ha chiesto inizialmente mille euro come acconto, e altri mille euro a giugno come fondo-cassa. Da una parte non abbiamo esperienza di questioni immobiliari, ma francamente eravamo talmente esasperati dalla situazione che non ci siamo posti troppe domande, affidandoci in buona fede alla competenza del notaio che sicuramente ha fatto del lavoro, e in questo senso almeno i primi mille euro erano giustificati, ma più che altro a livello di indirizzo, poiché ala fine il lavoro vero lo hanno fatto i geometri (il mio e soprattutto quello dei venditori). Di questi anticipi il notaio ha detto che sarebbero stati inclusi nella parcella finale. Quello che è estremamente sgradevole è l'aver pagato questi acconti, che immagino che il notaio si terrà a titolo di rimborso spese se rogiteremo altrove, e non essere riusciti ancora ad avere un preventivo. Per la cronaca un'altro notaio a cui ho chiesto un preventivo, senza aver mai visto prima la pratica, me l'ha mandato in 24 ore. Quello che volevo capire è appunto se il modo di operare del notaio che ci ha seguito fino ad ora è la prassi oppure se sta abusando della nostra fiducia e pazienza di fatto impedendoci di fare una comparazione. E' normale che il notaio si rifiuti di inviare il preventivo scritto ma voglia a tutti i costi discuterlo col cliente, rimandando di due settimane? [/QUOTE]
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