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<blockquote data-quote="Architetto" data-source="post: 462023" data-attributes="member: 9196"><p>Ciao, </p><p>Ringrazio [USER=45256]@ludovica83[/USER] per averci interpellati ..<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/handshake.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":stretta_di_mano:" title="Stretta di mano :stretta_di_mano:" data-shortname=":stretta_di_mano:" /></p><p></p><p>[USER=60172]@SEngine[/USER]: da quanto leggo, la soluzione più semplice, è quella di accordarsi con il tecnico comunale e trasformare la CILA in PdC in Sanatoria, affinchè si possa mettere a posto la situazione pregressa e continuare con la tua istanza presentata.</p><p>Certamente il tuo tecnico prima di iniziare i lavori avrebbe dovuto accertare che vi erano incongruenze tra stato di fatto e documenti presentati o schede catastali; anche se una scheda catastale non è mai probatoria sull'attendibilità rispetto alle pretiche presentate in comune (ufficio tecnico); ed ecco perchè il notaio ha dato seguito all'atto rogitale, proprio perchè si è basato sulla dichiarazione fatta dalla parte venditrice e dal tecnico che ha effettuato le modifiche alla scheda.</p><p>Chiedi cosa puoi fare... semplicemente far effettuare la variazione parziale o integrale dell'istanza, dal tuo tecnico di fiducia, da CILA in Sanatoria e contestualmente chiederei informazioni al notaio sulla verifica e veridicità dell'atto catastale allegato al rogito, visto la contestazione avanzata dal comune; riservandoti di chiedere (nel limite delle possibilità) i danni alla parte venditrice o notaio stesso, per la falsa dichiarazione della documentazione allegata al rogito.</p><p>Per quanto riguarda il tecnico comunale, stai tranquillo che in base al DPR 380/01 esistono i termini per la richiesta di integrazione, ma molti comuni, causa la scarsità di personale ha adottato una deliberazione interna che allunga i termini di scadenza, percui si arriva anche ad avere anche 60 ed in alcuni casi anche 90 giorni; inoltre non è da dimenticare che dalla DIA in su, la data di richiesta di integrazione, può durare tutto l'intero arco dell'istanza, sino alla chiusura dei lavori e nei casi anche all'agibilità.</p><p>Spero esserti stato d'aiuto.<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/thumbsup.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":ok:" title="Ok :ok:" data-shortname=":ok:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Architetto, post: 462023, member: 9196"] Ciao, Ringrazio [USER=45256]@ludovica83[/USER] per averci interpellati ..:accordo: [USER=60172]@SEngine[/USER]: da quanto leggo, la soluzione più semplice, è quella di accordarsi con il tecnico comunale e trasformare la CILA in PdC in Sanatoria, affinchè si possa mettere a posto la situazione pregressa e continuare con la tua istanza presentata. Certamente il tuo tecnico prima di iniziare i lavori avrebbe dovuto accertare che vi erano incongruenze tra stato di fatto e documenti presentati o schede catastali; anche se una scheda catastale non è mai probatoria sull'attendibilità rispetto alle pretiche presentate in comune (ufficio tecnico); ed ecco perchè il notaio ha dato seguito all'atto rogitale, proprio perchè si è basato sulla dichiarazione fatta dalla parte venditrice e dal tecnico che ha effettuato le modifiche alla scheda. Chiedi cosa puoi fare... semplicemente far effettuare la variazione parziale o integrale dell'istanza, dal tuo tecnico di fiducia, da CILA in Sanatoria e contestualmente chiederei informazioni al notaio sulla verifica e veridicità dell'atto catastale allegato al rogito, visto la contestazione avanzata dal comune; riservandoti di chiedere (nel limite delle possibilità) i danni alla parte venditrice o notaio stesso, per la falsa dichiarazione della documentazione allegata al rogito. Per quanto riguarda il tecnico comunale, stai tranquillo che in base al DPR 380/01 esistono i termini per la richiesta di integrazione, ma molti comuni, causa la scarsità di personale ha adottato una deliberazione interna che allunga i termini di scadenza, percui si arriva anche ad avere anche 60 ed in alcuni casi anche 90 giorni; inoltre non è da dimenticare che dalla DIA in su, la data di richiesta di integrazione, può durare tutto l'intero arco dell'istanza, sino alla chiusura dei lavori e nei casi anche all'agibilità. Spero esserti stato d'aiuto.:ok: [/QUOTE]
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