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Testo
<blockquote data-quote="cafelab" data-source="post: 462362" data-attributes="member: 18536"><p>Può pretenderlo perchè CILA, SCIA e anche DIA non sono documenti che il comune rilascia ma autocertificazioni che accetta e quindi si riserva il diritto di controllarli anche dopo lo scadere dei termini.</p><p></p><p></p><p></p><p>Mi stupisce sentire una cosa del genere da un collega, perché avrebbe dovuto? E come avrebbe dovuto fare?</p><p>Proponi di fare un accesso agli atti e contattare tutti i tecnici che sono intervenuti precedentemente ogni volta che c'è da fare un bagno o cameretta?</p><p>L'accesso agli atti è una procedura lunga e costosa che chiunque avrebbe giudicato senza senso trattandosi di un edificio appena compravenduto e periziato.</p><p></p><p></p><p></p><p>Ma scherziamo? Il tecnico non è il parafulmine di qualsiasi guaio che passa.</p><p>Il tecnico non è un vigile urbano nè un dipendente dell'ufficio tecnico, non è il tecnico a dovere accertare, è il committente a dovere fornire i documenti in regola.</p><p></p><p>Personalmente se (quando) mi ritrovo coinvolto in situazioni del genere con la letteraccia del comune, prima mi inc****zo e poi mi dimetto, altro che revisione del compenso e prendermi le responsabilità!</p><p></p><p>Rispiego cos'è una CILA - SCIA - DIA e qual'è il ruolo del tecnico:</p><p>La CILA - SCIA - DIA non la fa il tecnico, <u>la fa il committente</u> è una autodichiarazione.</p><p>il professionista si limita ad asseverarla, cioè a certificare che <u>i lavori in oggetto</u> sono coerenti con le normative.</p><p>(che sia poi il tecnico materialmente a compilare tutte le cartacce burocratiche e ad accollarsi lo sbattimento di fare la fila in municipio è un'altra cosa)</p><p></p><p>La responsabilità del tecnico è solo quella,</p><p>Se in precedenza ci sono state cause, variazioni strane e compagnia bella lo sa solo committente ed è tenuto ad informare il tecnico, che non è Perry Mason e non è che siccome assevera i lavori per il nuovo bagno diventa automaticamente responsabile di tutta la a storia dell'edificio.</p><p></p><p></p><p></p><p>Venendo al pratico, la tua CILA è invalidata, come se non ci fosse mai stata,</p><p> fai una CILA in sanatoria per giustificare il DOCFA paraculo.</p><p>E poi fai una seconda CILA in corso d'opera per proseguire e finire i lavori. </p><p>Nel frattempo sospendi tutto, perche se dovessero venire i vigili hai altri guai.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="cafelab, post: 462362, member: 18536"] Può pretenderlo perchè CILA, SCIA e anche DIA non sono documenti che il comune rilascia ma autocertificazioni che accetta e quindi si riserva il diritto di controllarli anche dopo lo scadere dei termini. Mi stupisce sentire una cosa del genere da un collega, perché avrebbe dovuto? E come avrebbe dovuto fare? Proponi di fare un accesso agli atti e contattare tutti i tecnici che sono intervenuti precedentemente ogni volta che c'è da fare un bagno o cameretta? L'accesso agli atti è una procedura lunga e costosa che chiunque avrebbe giudicato senza senso trattandosi di un edificio appena compravenduto e periziato. Ma scherziamo? Il tecnico non è il parafulmine di qualsiasi guaio che passa. Il tecnico non è un vigile urbano nè un dipendente dell'ufficio tecnico, non è il tecnico a dovere accertare, è il committente a dovere fornire i documenti in regola. Personalmente se (quando) mi ritrovo coinvolto in situazioni del genere con la letteraccia del comune, prima mi inc****zo e poi mi dimetto, altro che revisione del compenso e prendermi le responsabilità! Rispiego cos'è una CILA - SCIA - DIA e qual'è il ruolo del tecnico: La CILA - SCIA - DIA non la fa il tecnico, [U]la fa il committente[/U] è una autodichiarazione. il professionista si limita ad asseverarla, cioè a certificare che [U]i lavori in oggetto[/U] sono coerenti con le normative. (che sia poi il tecnico materialmente a compilare tutte le cartacce burocratiche e ad accollarsi lo sbattimento di fare la fila in municipio è un'altra cosa) La responsabilità del tecnico è solo quella, Se in precedenza ci sono state cause, variazioni strane e compagnia bella lo sa solo committente ed è tenuto ad informare il tecnico, che non è Perry Mason e non è che siccome assevera i lavori per il nuovo bagno diventa automaticamente responsabile di tutta la a storia dell'edificio. Venendo al pratico, la tua CILA è invalidata, come se non ci fosse mai stata, fai una CILA in sanatoria per giustificare il DOCFA paraculo. E poi fai una seconda CILA in corso d'opera per proseguire e finire i lavori. Nel frattempo sospendi tutto, perche se dovessero venire i vigili hai altri guai. [/QUOTE]
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