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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 463385" data-attributes="member: 55799"><p>Concordo.</p><p></p><p>Purtroppo necessita aggiungere che le questioni andavano sciolte prima della sottoscrizione del preliminare.</p><p></p><p>Il venditore che voleva essere corretto, avrebbe dovuto informare il mediatore sul saldo prezzo, facendole preparare la promessa di acquisto.</p><p></p><p>Concordare con gli acquirenti (in assenza del mediatore) un saldo prezzo, prevedendo una capienza necessaria per una provvigione omnicomprensiva da corrispondere al mediatore, in accordo tra le parti.</p><p></p><p>Il mediatore rilasciava liberatoria e il negozio avrebbe trovato la propria equa e bilanciata conclusione.</p><p></p><p>Stante cosi le cose, pur essendo convinto che la collega, sulla scorta di quanto ha esposto, potrebbe sì ottenere riconosciuti i propri legittimi diritti in via giudiziale, ma e' sempre molto difficile recuperar la "malparata".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 463385, member: 55799"] Concordo. Purtroppo necessita aggiungere che le questioni andavano sciolte prima della sottoscrizione del preliminare. Il venditore che voleva essere corretto, avrebbe dovuto informare il mediatore sul saldo prezzo, facendole preparare la promessa di acquisto. Concordare con gli acquirenti (in assenza del mediatore) un saldo prezzo, prevedendo una capienza necessaria per una provvigione omnicomprensiva da corrispondere al mediatore, in accordo tra le parti. Il mediatore rilasciava liberatoria e il negozio avrebbe trovato la propria equa e bilanciata conclusione. Stante cosi le cose, pur essendo convinto che la collega, sulla scorta di quanto ha esposto, potrebbe sì ottenere riconosciuti i propri legittimi diritti in via giudiziale, ma e' sempre molto difficile recuperar la "malparata". [/QUOTE]
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