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<blockquote data-quote="Caterina777" data-source="post: 617536" data-attributes="member: 77796"><p>Grazie a tutti per le utilissime risposte.</p><p>Chiarisco i punti di cui mi chiedete sopra. </p><p>Il preliminare non è mai stato ufficialmente posticipato, diciamo che siamo rimasti in accordo verbale dato che entrambe le parti sono intenzionate a proseguire con la compravendita. La data originale era il 15 dicembre e la proroga andava fatta entro due settimane prima della scadenza e non essendo mai stata fatta, è automaticamente cessata la validità del preliminare. Per cui stiamo attendendo aggiornamenti concreti per poter ripartire da capo per un preliminare. La cosa che mi chiedo è questa: siccome noi siamo intenzionati comunque a comprare l'immobile perché ci interessa tantissimo, richiedere il raddoppio della caparra equivale automaticamente a cessare qualsiasi accordo futuro? Perché vorremmo evitare di perdere l'esclusiva, anche se a questo punto solo verbale. Noi siamo sicuri del fatto che non c'è volontà dall'altra parte di "fregarci" o metterci i bastoni fra le ruote, non c'è malafede, ma dal punto di vista strettamente professionale è ovvio che ci hanno messo in una situazione per cui, almeno secondo me, potremmo chiedere dei danni che potrebbero essere detratti dal costo originale pattuito per la casa. Abbiamo effettivamente le basi per poter avanzare una richiesta del genere secondo voi?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Caterina777, post: 617536, member: 77796"] Grazie a tutti per le utilissime risposte. Chiarisco i punti di cui mi chiedete sopra. Il preliminare non è mai stato ufficialmente posticipato, diciamo che siamo rimasti in accordo verbale dato che entrambe le parti sono intenzionate a proseguire con la compravendita. La data originale era il 15 dicembre e la proroga andava fatta entro due settimane prima della scadenza e non essendo mai stata fatta, è automaticamente cessata la validità del preliminare. Per cui stiamo attendendo aggiornamenti concreti per poter ripartire da capo per un preliminare. La cosa che mi chiedo è questa: siccome noi siamo intenzionati comunque a comprare l'immobile perché ci interessa tantissimo, richiedere il raddoppio della caparra equivale automaticamente a cessare qualsiasi accordo futuro? Perché vorremmo evitare di perdere l'esclusiva, anche se a questo punto solo verbale. Noi siamo sicuri del fatto che non c'è volontà dall'altra parte di "fregarci" o metterci i bastoni fra le ruote, non c'è malafede, ma dal punto di vista strettamente professionale è ovvio che ci hanno messo in una situazione per cui, almeno secondo me, potremmo chiedere dei danni che potrebbero essere detratti dal costo originale pattuito per la casa. Abbiamo effettivamente le basi per poter avanzare una richiesta del genere secondo voi? [/QUOTE]
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