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<blockquote data-quote="Fabio T" data-source="post: 112093" data-attributes="member: 22085"><p>Mi pare di capire che anche la tua agenzia, come quella per cui lavoro io, non è un'agenzia affiliata ad un grande gruppo, quindi non ci sono processi di formazione "standard".</p><p></p><p>Da "nuova leva" posso dirti che la cosa che importa di più è capire il motivo per il quale i tuoi collaboratori sono lì. </p><p>Come spesso accade la soluzione del problema ("come mi pongo?") è nell'indagine della domanda ("verso chi mi sto ponendo?" "chi è?" "perché è qui?"). Se sei in grado di far fronte a simili interrogativi, il rapporto sarà più proficuo per entrambe le parti (ho la mediazione nel sangue! <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" /> </p><p></p><p>La cosa che conta di più per me in questo momento è imparare.</p><p>Si impara di più quando chi insegna è gentile e ti fa sentire "dalla stessa sua parte", specialmente in un lavoro dove per la maggior parte del tempo sei da solo, per la strada a fare zona.</p><p>Se devi criticare fai che siano critiche costruttive. E' banale? Vallo a dire al mio titolare, miglioreresti di molto le mie giornate <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p><p>Ma soprattutto anticipa la (frequente) degenerazione delle incomprensioni parlandone! </p><p></p><p>Non è debole chi parla di queste cose, ma forte! Al contrario, chi non ha emozioni è arido, non forte. Chi è troppo buono non è buono per niente, inteso non realizzerà niente. Ma otterrà ben poco anche chi fa il burbero (se lo "fai" allora sbaglierai a dosare i comportamenti)</p><p></p><p>Ti auguro di essere forte <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Fabio T, post: 112093, member: 22085"] Mi pare di capire che anche la tua agenzia, come quella per cui lavoro io, non è un'agenzia affiliata ad un grande gruppo, quindi non ci sono processi di formazione "standard". Da "nuova leva" posso dirti che la cosa che importa di più è capire il motivo per il quale i tuoi collaboratori sono lì. Come spesso accade la soluzione del problema ("come mi pongo?") è nell'indagine della domanda ("verso chi mi sto ponendo?" "chi è?" "perché è qui?"). Se sei in grado di far fronte a simili interrogativi, il rapporto sarà più proficuo per entrambe le parti (ho la mediazione nel sangue! :D La cosa che conta di più per me in questo momento è imparare. Si impara di più quando chi insegna è gentile e ti fa sentire "dalla stessa sua parte", specialmente in un lavoro dove per la maggior parte del tempo sei da solo, per la strada a fare zona. Se devi criticare fai che siano critiche costruttive. E' banale? Vallo a dire al mio titolare, miglioreresti di molto le mie giornate ;) Ma soprattutto anticipa la (frequente) degenerazione delle incomprensioni parlandone! Non è debole chi parla di queste cose, ma forte! Al contrario, chi non ha emozioni è arido, non forte. Chi è troppo buono non è buono per niente, inteso non realizzerà niente. Ma otterrà ben poco anche chi fa il burbero (se lo "fai" allora sbaglierai a dosare i comportamenti) Ti auguro di essere forte ;) [/QUOTE]
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