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<blockquote data-quote="slucidi" data-source="post: 271261" data-attributes="member: 27901"><p>Purtroppo è una situazione diffusa, incontro ogni settimana un'azienda nella stessa situazione in tutta Italia.</p><p> </p><p>Le vendite di immobili devono avere una tracciabilità (lo dice anche il notaio) pertanto, l'occultamento del ricavato è una cosa gravissima - si può ipotizzare un reato - pertanto, lo sconsiglio. </p><p>Una scelta valida è quella di togliere valore agli immobili in modo da farli diventare meno interessanti per le banche e i possibili squali. Condivido i consigli di H&F.</p><p>Personalmente agirei per gradi: </p><p><strong>1</strong>. La <strong>separazione</strong> possibilmente giudiziale è una strada ottima per lasciare il diritto di abitazione a tuo marito e le figlie. Questo non pregiudica che le potrai vedere e nessuno si mette a controllare dove dormi la notte. </p><p> </p><p><strong>2.</strong> La tua <strong>quota di proprietà della casa</strong> probabilmente, non vale il 50% di una stima fatta da chissà quanto tempo, quindi anche se è una cosa un po forzata, potresti venderla a tuo marito in cambio del prestito che ti ha fatto (se documentato). Al limite potresti decidere di <strong>vendergli solo il 20-30%</strong> ... tanto anche se va all'asta tra due-tre anni <em>il valore residuo, sicuramente sarà alla tua portata- abbi fiducia, potrai ricomprarlo</em>. </p><p> </p><p><strong>3.</strong> Per le quote degli <strong>appartamentini</strong>, potresti <strong>cedere l'usufrutto della tua quota</strong> - il valore reale ricavato (minimo) mettilo su un nuovo c/c di un'altra banca a te intestato, possibilmente fuori della tua provincia - non è una garanzia che non ti verrà pignorato ma, almeno non sarai accusata di averlo occultato. Oppure, <em>usalo per difenderti</em> !</p><p> </p><p><strong>4.</strong> Prendi un esperto (non ci sono alternative) <em>devi "obbligare" il tuo amministratore a fare un</em> "<strong>concordato preventivo</strong>" ... in questo modo l'azienda potrà presentare <strong>in tribunale un piano di risanamento che prevede delle perdite anche per le Banche</strong> ! Sia in conto capitale che in conto interessi. Ricordati che <em>non è solo una questione formale</em> il risanamento ma, deve essere un <strong>PIANO SOSTENIBILE</strong> dal punto di vista operativo e reale! Tieni presente che il 40% dei concordati preventivi, NON vengono approvati in Tribunale quindi si finisce in un <strong>fallimento</strong>. </p><p> </p><p><strong>5.</strong> Infine, se questo ultimo passo non ti riesce, puoi solo provare a fare delle strategie DILATORIE cioè, trovare delle soluzioni con un avvocato che ti permettano di incasinare la parte legale della società in modo da prendere tempo.... non è una grande soluzione ma, a volte, con il tempo le cose si risolvono. Forse le banche diventano un pochino più flessibili, forse vendi un paio di appartamenti ecc... </p><p> </p><p><strong>6.</strong> Strategia psicologica. Conosco molto bene la situazione nella quale ti trovi in quanto, incontro ogni settimana aziende che hanno questi problemi gravissimi in tutta Italia. Devi difenderti anche psicologicamente per non farti devastare dalla disperazione e dalla depressione. La tua famiglia, i tuoi figli sono la tua forza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="slucidi, post: 271261, member: 27901"] Purtroppo è una situazione diffusa, incontro ogni settimana un'azienda nella stessa situazione in tutta Italia. Le vendite di immobili devono avere una tracciabilità (lo dice anche il notaio) pertanto, l'occultamento del ricavato è una cosa gravissima - si può ipotizzare un reato - pertanto, lo sconsiglio. Una scelta valida è quella di togliere valore agli immobili in modo da farli diventare meno interessanti per le banche e i possibili squali. Condivido i consigli di H&F. Personalmente agirei per gradi: [B]1[/B]. La [B]separazione[/B] possibilmente giudiziale è una strada ottima per lasciare il diritto di abitazione a tuo marito e le figlie. Questo non pregiudica che le potrai vedere e nessuno si mette a controllare dove dormi la notte. [B]2.[/B] La tua [B]quota di proprietà della casa[/B] probabilmente, non vale il 50% di una stima fatta da chissà quanto tempo, quindi anche se è una cosa un po forzata, potresti venderla a tuo marito in cambio del prestito che ti ha fatto (se documentato). Al limite potresti decidere di [B]vendergli solo il 20-30%[/B] ... tanto anche se va all'asta tra due-tre anni [I]il valore residuo, sicuramente sarà alla tua portata- abbi fiducia, potrai ricomprarlo[/I]. [B]3.[/B] Per le quote degli [B]appartamentini[/B], potresti [B]cedere l'usufrutto della tua quota[/B] - il valore reale ricavato (minimo) mettilo su un nuovo c/c di un'altra banca a te intestato, possibilmente fuori della tua provincia - non è una garanzia che non ti verrà pignorato ma, almeno non sarai accusata di averlo occultato. Oppure, [I]usalo per difenderti[/I] ! [B]4.[/B] Prendi un esperto (non ci sono alternative) [I]devi "obbligare" il tuo amministratore a fare un[/I] "[B]concordato preventivo[/B]" ... in questo modo l'azienda potrà presentare [B]in tribunale un piano di risanamento che prevede delle perdite anche per le Banche[/B] ! Sia in conto capitale che in conto interessi. Ricordati che [I]non è solo una questione formale[/I] il risanamento ma, deve essere un [B]PIANO SOSTENIBILE[/B] dal punto di vista operativo e reale! Tieni presente che il 40% dei concordati preventivi, NON vengono approvati in Tribunale quindi si finisce in un [B]fallimento[/B]. [B]5.[/B] Infine, se questo ultimo passo non ti riesce, puoi solo provare a fare delle strategie DILATORIE cioè, trovare delle soluzioni con un avvocato che ti permettano di incasinare la parte legale della società in modo da prendere tempo.... non è una grande soluzione ma, a volte, con il tempo le cose si risolvono. Forse le banche diventano un pochino più flessibili, forse vendi un paio di appartamenti ecc... [B]6.[/B] Strategia psicologica. Conosco molto bene la situazione nella quale ti trovi in quanto, incontro ogni settimana aziende che hanno questi problemi gravissimi in tutta Italia. Devi difenderti anche psicologicamente per non farti devastare dalla disperazione e dalla depressione. La tua famiglia, i tuoi figli sono la tua forza. [/QUOTE]
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