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Agenti Immobiliari
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Come vi comportate con venditore che non capisce che il suo immobile è fuori mercato!!
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<blockquote data-quote="lucacerniglia" data-source="post: 308915" data-attributes="member: 38174"><p>Salve a tutti,</p><p>al solito, da <strong>privato</strong> (e quindi non da professionista, ma proprietario-venditore di 2 case) vi dico (ancora) la mia:</p><p>il punto centrale secondo me è che dalle vostre risposte io (venditore) colgo questo: il proprietario <strong>è un babbeo</strong>, che non conosce la realtà, quindi dobbiamo trovare il modo di fargli entrare in quella zucca vuota che il prezzo che vuole non è realistico.</p><p>Mi pare di cogliere due strategie: gli dico che può scordarsi di vendere la casa e quel prezzo e lo mando a quel paese (magari non direttamente ma sicuramente lo penso);</p><p>altrimenti, mi armo di santa pazienza e gli spiego come stanno le cose, ma intanto mi prendo il mandato anche ad un prezzo di vendita troppo alto.</p><p>Bene, ho semplificato e ho banalizato ma secondo me questi due sistemi sono i più frequenti e sono entrambi <strong>fallimentari</strong>.</p><p><strong>Perchè</strong>?</p><p>Perchè l'agente immobiliare non si pone come <strong>alleato</strong> del venditore ma in contrapposizione, come uno che deve "usare" il bene (la casa) dell'altro per guadagnarci e in sostanza non gliene frega niente del cliente, anzi, diciamo che lo ritiene, nel caso migliore, un <strong>poveraccio</strong> a cui non è neppure il caso di spiegare le cose e parlare apertamente. Invece è il caso di trovare mezzi indiretti e operare una convinzione lenta e "laterale" che "fiacca" il venditore in modo da portarlo piano piano alle condizioni che l'AI ritiene giuste.</p><p>Qui sta l'errore: venditore e AI non dovrebbero essere contrapposti ma lavorare <strong>dalla stessa parte</strong>. Dalle vostre risposte non si coglie questo. Si coglie: col proprietario meno ci parlo e meno rompe le scatole, meglio è.</p><p>Ma la casa è sua! il proprietario chiama l'agenzia <u>non per farsi insegnare a vivere</u> ma perchè lo aiuti a vendere la casa. Se io vado in un negozio e voglio comprare un gelato e lo voglio comprare ad un prezzo più basso di quanto costa, non è che il negoziante mi dice: "<strong>intanto la prenda</strong>, poi discutiamo il prezzo". Le condizioni dello scambio sono chiare. Se una delle parti non accetta, finisce lì.</p><p>Come più volte ho fatto su questo forum, io inveterei gli AI a rendersi conto che dato il mercato in crisi, dato la crescente diffusione dei portali gratuiti fra privati, ecc. l'unica via per le agenzie immobiliari di sopravvivere dignitosamente è <strong>allearsi</strong> con i venditori.</p><p>Sotto casa mia c'era una agenzia di viaggi molto conosciuta. Lavorava molto fino a 5 anni fa. <strong>Ha chiuso</strong>. Dopo almeno 2 anni in cui non aveva <strong>nessun</strong> cliente.</p><p>Visto che posso prenotarmi qualsiasi viaggio, vacanza, servizio collaterale (macchina in affitto, visita al museo, ecc.) attraverso un portale tipo expedia che mi confronta tutte le offerte <strong>mondiali</strong>, perchè devo andare all'agenzia? dove faccio la fila, mi propongono 3-4 soluzioni e basta?</p><p>Avrei continuato ad andare all'agenzia se questa mi avesse proposto servizi in più, e mi avesse fatto sentire che <strong>ci teneva</strong> alla mia vacanza, non che voleva farmi i bliglietti unicamente perchè ci prendeva la commissione. Allo stesso modo, se l'AI mi dà l'impressione che mi giudica un deficiente e che la casa che io ho comprato con <strong>40 anni</strong> di mutuo per lui non ha valore, ma è una di 100 e se non collabora con me, <strong>meglio</strong>, perchè gli sto anche un po' sul c**, bè forse il mandato non glielo do.</p><p>Voglio dire, che in questo momento di mercato l'unica speranza la collaborazione onesta e diretta (non strategica ma esplicita) fra professionista e cliente. Altrimenti... si chiude. Punto.</p><p>Scusate il post lunghissimo.</p><p>Saluti</p><p>Luca</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lucacerniglia, post: 308915, member: 38174"] Salve a tutti, al solito, da [B]privato[/B] (e quindi non da professionista, ma proprietario-venditore di 2 case) vi dico (ancora) la mia: il punto centrale secondo me è che dalle vostre risposte io (venditore) colgo questo: il proprietario [B]è un babbeo[/B], che non conosce la realtà, quindi dobbiamo trovare il modo di fargli entrare in quella zucca vuota che il prezzo che vuole non è realistico. Mi pare di cogliere due strategie: gli dico che può scordarsi di vendere la casa e quel prezzo e lo mando a quel paese (magari non direttamente ma sicuramente lo penso); altrimenti, mi armo di santa pazienza e gli spiego come stanno le cose, ma intanto mi prendo il mandato anche ad un prezzo di vendita troppo alto. Bene, ho semplificato e ho banalizato ma secondo me questi due sistemi sono i più frequenti e sono entrambi [B]fallimentari[/B]. [B]Perchè[/B]? Perchè l'agente immobiliare non si pone come [B]alleato[/B] del venditore ma in contrapposizione, come uno che deve "usare" il bene (la casa) dell'altro per guadagnarci e in sostanza non gliene frega niente del cliente, anzi, diciamo che lo ritiene, nel caso migliore, un [B]poveraccio[/B] a cui non è neppure il caso di spiegare le cose e parlare apertamente. Invece è il caso di trovare mezzi indiretti e operare una convinzione lenta e "laterale" che "fiacca" il venditore in modo da portarlo piano piano alle condizioni che l'AI ritiene giuste. Qui sta l'errore: venditore e AI non dovrebbero essere contrapposti ma lavorare [B]dalla stessa parte[/B]. Dalle vostre risposte non si coglie questo. Si coglie: col proprietario meno ci parlo e meno rompe le scatole, meglio è. Ma la casa è sua! il proprietario chiama l'agenzia [U]non per farsi insegnare a vivere[/U] ma perchè lo aiuti a vendere la casa. Se io vado in un negozio e voglio comprare un gelato e lo voglio comprare ad un prezzo più basso di quanto costa, non è che il negoziante mi dice: "[B]intanto la prenda[/B], poi discutiamo il prezzo". Le condizioni dello scambio sono chiare. Se una delle parti non accetta, finisce lì. Come più volte ho fatto su questo forum, io inveterei gli AI a rendersi conto che dato il mercato in crisi, dato la crescente diffusione dei portali gratuiti fra privati, ecc. l'unica via per le agenzie immobiliari di sopravvivere dignitosamente è [B]allearsi[/B] con i venditori. Sotto casa mia c'era una agenzia di viaggi molto conosciuta. Lavorava molto fino a 5 anni fa. [B]Ha chiuso[/B]. Dopo almeno 2 anni in cui non aveva [B]nessun[/B] cliente. Visto che posso prenotarmi qualsiasi viaggio, vacanza, servizio collaterale (macchina in affitto, visita al museo, ecc.) attraverso un portale tipo expedia che mi confronta tutte le offerte [B]mondiali[/B], perchè devo andare all'agenzia? dove faccio la fila, mi propongono 3-4 soluzioni e basta? Avrei continuato ad andare all'agenzia se questa mi avesse proposto servizi in più, e mi avesse fatto sentire che [B]ci teneva[/B] alla mia vacanza, non che voleva farmi i bliglietti unicamente perchè ci prendeva la commissione. Allo stesso modo, se l'AI mi dà l'impressione che mi giudica un deficiente e che la casa che io ho comprato con [B]40 anni[/B] di mutuo per lui non ha valore, ma è una di 100 e se non collabora con me, [B]meglio[/B], perchè gli sto anche un po' sul c**, bè forse il mandato non glielo do. Voglio dire, che in questo momento di mercato l'unica speranza la collaborazione onesta e diretta (non strategica ma esplicita) fra professionista e cliente. Altrimenti... si chiude. Punto. Scusate il post lunghissimo. Saluti Luca [/QUOTE]
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