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Testo
<blockquote data-quote="proge2001" data-source="post: 226703" data-attributes="member: 7750"><p>La giurisprudenza sostiene che l'affare sia un qualunque atto obbligatorio che vincoli le parti e la Cassazione si è espressa nel corso degli anni in tantissime sentenze in questo senso. Te ne cito solo una a titolo di esempio: <em> “in tema di mediazione, il diritto del mediatore alla provvi- </em></p><p><em> gione sorge tutte le volte in cui, tra le parti avvalsesi della sua opera, si sia validamente costituito un vincolo giuridico che consenta a ciascuna di esse di agire per </em></p><p><em> l’esecuzione del contratto, con la conseguenza che anche un contratto preliminare di compravendita, validamente concluso e rivestito del prescritto requisito di forma scritta, ove richiesto ad substantiam, deve considerarsi ‘atto conclusivo dell’affare’, </em></p><p><em> idoneo, per l’effetto, a far sorgere in capo al mediatore il diritto alla provvigione, senza che, in contrario, spieghi influenza la circostanza che al preliminare non sia poi seguita la stipula del contratto definitivo. Inoltre, qualora il contratto preliminare preveda che il definitivo debba essere stipulato entro un termine finale, il diritto alla provvigione sorge alla data della stipula del preliminare, non a quella coincidente </em></p><p><em> con il termine finale di efficacia e, nel caso in cui il promittente acquirente abbia la facoltà di recedere, poiché detta facoltà integra, sostanzialmente, una condizione risolutiva, il suo eventuale esercizio non fa venire meno il diritto del mediatore alla </em></p><p><em> provvigione” (Cass., 15161/2004, in Giust. civ. Mass., 2004, 7-89)</em></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="proge2001, post: 226703, member: 7750"] La giurisprudenza sostiene che l'affare sia un qualunque atto obbligatorio che vincoli le parti e la Cassazione si è espressa nel corso degli anni in tantissime sentenze in questo senso. Te ne cito solo una a titolo di esempio: [I] “in tema di mediazione, il diritto del mediatore alla provvi- [/I] [I] gione sorge tutte le volte in cui, tra le parti avvalsesi della sua opera, si sia validamente costituito un vincolo giuridico che consenta a ciascuna di esse di agire per [/I] [I] l’esecuzione del contratto, con la conseguenza che anche un contratto preliminare di compravendita, validamente concluso e rivestito del prescritto requisito di forma scritta, ove richiesto ad substantiam, deve considerarsi ‘atto conclusivo dell’affare’, [/I] [I] idoneo, per l’effetto, a far sorgere in capo al mediatore il diritto alla provvigione, senza che, in contrario, spieghi influenza la circostanza che al preliminare non sia poi seguita la stipula del contratto definitivo. Inoltre, qualora il contratto preliminare preveda che il definitivo debba essere stipulato entro un termine finale, il diritto alla provvigione sorge alla data della stipula del preliminare, non a quella coincidente [/I] [I] con il termine finale di efficacia e, nel caso in cui il promittente acquirente abbia la facoltà di recedere, poiché detta facoltà integra, sostanzialmente, una condizione risolutiva, il suo eventuale esercizio non fa venire meno il diritto del mediatore alla [/I] [I] provvigione” (Cass., 15161/2004, in Giust. civ. Mass., 2004, 7-89)[/I] [/QUOTE]
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