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Testo
<blockquote data-quote="Formatore Agenti" data-source="post: 670919" data-attributes="member: 74848"><p>Dal 26/05/19 con l’entrata in entrata in vigore della L. n. 37/2019 (DDL Europea 2018) è stato sostituito l'art. 5 c. 3 della L 39/89 con il seguente:</p><p></p><p>«L'esercizio dell'attività di mediazione è incompatibile con l'esercizio di attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l'attività di mediazione, nonché con l'attività svolta in qualità di <strong>dipendente di ente pubblico o privato</strong>, o di dipendente di istituto bancario, finanziario o assicurativo ad esclusione delle imprese di mediazione, o con l'esercizio di professioni intellettuali afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita l'attività di mediazione e comunque in situazioni di <strong>conflitto di interessi</strong>».</p><p>Permane l’incompatibilità dell’esercizio dell’attività professionale di agente di affari in mediazione con quella di amministratore condominiale (Parere nr. 128364 del 22/05/2019 del Ministero Sviluppo Economico).</p><p></p><p>Pertanto, anche se svolgi un lavoro in assenza di conflitto di interesse (es. barista), svolgendo un lavoro in qualità di dipendente c'è incompatibilità. </p><p>Per me non è stata rispettata la richiesta della comunità europea di eliminare restrizioni lavorative alla categoria degli Agenti Immobiliari poichè non vedo che tipo di problematiche possa arrecare al mercato immobiliare il fatto che la mattina faccio l'AI e il pomeriggio un altro lavoro da dipendente in assenza di conflitto di interesse (come ad esempio il barista o il bagnino). </p><p>Forse l'escamotage è quello di lavorare con contratto a progetto/contratto d'opera con il quale non si configura la subordinazione e quindi la dipendenza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Formatore Agenti, post: 670919, member: 74848"] Dal 26/05/19 con l’entrata in entrata in vigore della L. n. 37/2019 (DDL Europea 2018) è stato sostituito l'art. 5 c. 3 della L 39/89 con il seguente: «L'esercizio dell'attività di mediazione è incompatibile con l'esercizio di attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l'attività di mediazione, nonché con l'attività svolta in qualità di [B]dipendente di ente pubblico o privato[/B], o di dipendente di istituto bancario, finanziario o assicurativo ad esclusione delle imprese di mediazione, o con l'esercizio di professioni intellettuali afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita l'attività di mediazione e comunque in situazioni di [B]conflitto di interessi[/B]». Permane l’incompatibilità dell’esercizio dell’attività professionale di agente di affari in mediazione con quella di amministratore condominiale (Parere nr. 128364 del 22/05/2019 del Ministero Sviluppo Economico). Pertanto, anche se svolgi un lavoro in assenza di conflitto di interesse (es. barista), svolgendo un lavoro in qualità di dipendente c'è incompatibilità. Per me non è stata rispettata la richiesta della comunità europea di eliminare restrizioni lavorative alla categoria degli Agenti Immobiliari poichè non vedo che tipo di problematiche possa arrecare al mercato immobiliare il fatto che la mattina faccio l'AI e il pomeriggio un altro lavoro da dipendente in assenza di conflitto di interesse (come ad esempio il barista o il bagnino). Forse l'escamotage è quello di lavorare con contratto a progetto/contratto d'opera con il quale non si configura la subordinazione e quindi la dipendenza. [/QUOTE]
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