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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Compravendita in edilizia convenzionata con preliminare firmato
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Testo
<blockquote data-quote="darioM85" data-source="post: 646125" data-attributes="member: 79782"><p>Buongiorno vi spiego brevemente la situazione:</p><p></p><p>- Da acquirente visiono un'immobile, presento una proposta di acquisto tramite agenzia immobiliare e l'agente non accenna al fatto che si tratta di edilizia convenzionata. A mia domanda (anche perchè è riportato in atto assegnazione alloggi cooperativa) mi risponde che è in piena proprietà e che se c'è un prezzo imposto questo sarà più basso. La cifra nella proposta è di 170.000...Proposta accettata dal venditore.</p><p></p><p>Veniamo al dunque. E' stata fatta richiesta al comune del prezzo imposto e si aspetta risposta. Un'altro appartamento dello stesso edificio l'anno prima è stato dichiarato dal comune con un prezzo imposto di 155.000 ed è stato venduto ad una cifra superiore con l'artificio delle "migliorie".</p><p></p><p>L'agente immobiliare ha cercato di farmi "comprendere" che la differenza si può giustificare con "migliorie" e mobili, ma io non intendo sottostare a questa cosa.</p><p>Per come la vedo io le le soluzioni sono 2:</p><p>- svincolo ad onere del venditore al comune e quindi si può liberamente vendere al prezzo libero (cosa tra l'altro scritta nel preliminare "libero da pesi o oneri")</p><p>- si fa nuovo preliminare e il venditore deve adeguare il prezzo a quello imposto dal comune.</p><p></p><p>Io intendo far valere un preliminare firmato con cifra 170.000 e libero da pesi o vincoli.</p><p>E' una questione che deve risolvere il venditore e non di certo io.</p><p></p><p>Non sarei io quello inadempiente corretto?</p><p></p><p>Mi sono documentato in materia di edilizia convenzionata e non voglio sottostare a questi "trucchetti" delle migliorie. Anche perchè erediterei io il problema in una futura rivendita.</p><p></p><p>Chiedo un vostro parere sull'argomento e su come potrei agire.</p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="darioM85, post: 646125, member: 79782"] Buongiorno vi spiego brevemente la situazione: - Da acquirente visiono un'immobile, presento una proposta di acquisto tramite agenzia immobiliare e l'agente non accenna al fatto che si tratta di edilizia convenzionata. A mia domanda (anche perchè è riportato in atto assegnazione alloggi cooperativa) mi risponde che è in piena proprietà e che se c'è un prezzo imposto questo sarà più basso. La cifra nella proposta è di 170.000...Proposta accettata dal venditore. Veniamo al dunque. E' stata fatta richiesta al comune del prezzo imposto e si aspetta risposta. Un'altro appartamento dello stesso edificio l'anno prima è stato dichiarato dal comune con un prezzo imposto di 155.000 ed è stato venduto ad una cifra superiore con l'artificio delle "migliorie". L'agente immobiliare ha cercato di farmi "comprendere" che la differenza si può giustificare con "migliorie" e mobili, ma io non intendo sottostare a questa cosa. Per come la vedo io le le soluzioni sono 2: - svincolo ad onere del venditore al comune e quindi si può liberamente vendere al prezzo libero (cosa tra l'altro scritta nel preliminare "libero da pesi o oneri") - si fa nuovo preliminare e il venditore deve adeguare il prezzo a quello imposto dal comune. Io intendo far valere un preliminare firmato con cifra 170.000 e libero da pesi o vincoli. E' una questione che deve risolvere il venditore e non di certo io. Non sarei io quello inadempiente corretto? Mi sono documentato in materia di edilizia convenzionata e non voglio sottostare a questi "trucchetti" delle migliorie. Anche perchè erediterei io il problema in una futura rivendita. Chiedo un vostro parere sull'argomento e su come potrei agire. Grazie [/QUOTE]
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