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<blockquote data-quote="salvo cervino" data-source="post: 179354" data-attributes="member: 5303"><p>IO credo che si stia incentrando l'attenzione su dettagli marginali, non è importante ( almeno secondo il mio pensiero che può essere + o- condiviso) se l'assegno è di conto o circolare o se il Notaio debba o no trattenere il corrispettivo di una esenzione d'imposta condizionata per la quale al non verificarsi della condizione lo Stato la esige anche rivalendosi sul bene a chiunque comunque sia intestato. Detto ciò ritengo che al momento del rogito già il venditore sta rivendendo un bene per cui ha goduto di una agevolazione fiscale che mantiene se entro l'anno acquisisce altro immobile. Pertanto al rogito il venditore non ha diritto ad incamerare la quota eventualmente dovuta per l'imposta eventualmente evasa ( se non ricompra) e solo alla fine del termine (un anno) potrà incamerarla se ha ottemperato al disposto di legge. Pertanto la somma dovrebbe essere trattenuta da Notaio rogante.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="salvo cervino, post: 179354, member: 5303"] IO credo che si stia incentrando l'attenzione su dettagli marginali, non è importante ( almeno secondo il mio pensiero che può essere + o- condiviso) se l'assegno è di conto o circolare o se il Notaio debba o no trattenere il corrispettivo di una esenzione d'imposta condizionata per la quale al non verificarsi della condizione lo Stato la esige anche rivalendosi sul bene a chiunque comunque sia intestato. Detto ciò ritengo che al momento del rogito già il venditore sta rivendendo un bene per cui ha goduto di una agevolazione fiscale che mantiene se entro l'anno acquisisce altro immobile. Pertanto al rogito il venditore non ha diritto ad incamerare la quota eventualmente dovuta per l'imposta eventualmente evasa ( se non ricompra) e solo alla fine del termine (un anno) potrà incamerarla se ha ottemperato al disposto di legge. Pertanto la somma dovrebbe essere trattenuta da Notaio rogante. [/QUOTE]
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