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<blockquote data-quote="Architetto" data-source="post: 62602" data-attributes="member: 9196"><p>Vorrei precisare che come detto da akaihp i condoni aperti non sono la normalità, alle volte alcuni tecnici comunali fanno cortesie, ma se guardiamo la norma i termini scadono con silenzio-assenso o silenzio-diniego.</p><p>Pertanto che abbia usato un condono aperto è da verificare (a questo punto io verificherei quanto fatto dal geom.).</p><p>I documenti che chiudono la pratica corrispondono a dichiarazioni redatte dal tecnico e dalla proprietà che attestano che le opere sono state ultimate o sono conformi a quanto dichiarato...in questo caso, per un condono il comune dopo il versamento della sanzione pecuniaria, rilascia attestato che le difformità denunciate nell'immobile sono condonate e pertanto da quel momento è tutto regolare.</p><p>Per la presentazione della sanatoria: ebbene si, necessita una sanatoria che porti le modifiche da quello denunciato allo stato di fatto, ovvero, la situazione da presentare dimostra le piantine dal momento in cui si è presentato il condono e si modifica con lo stato attuale.</p><p>Le planimetrie comunali e catastali hanno pari importanza, le prime indicano un abuso edilizio, le altre indicano se vi sono variazioni a livello di fabbricato, molte volte il catasto non potendo vedere all'interno degli immobili, prende ciò che viene presentato ecco perchè l'abuso si verifica prima a livello comunale.</p><p>Per l'acquisto di case senza problemi, io non sarei così diffidente, certo quando si incorre in abitazioni datate, soprattutto prima degli anni 70, in particolare con la L. 47/85, ognuno faceva modifiche e magari non sapeva che andavano denunciate, anco'oggi si trovano immobili modificati già con procedure dell'85.</p><p>Spero esserti stato utile.</p><p>Buona giornata.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Architetto, post: 62602, member: 9196"] Vorrei precisare che come detto da akaihp i condoni aperti non sono la normalità, alle volte alcuni tecnici comunali fanno cortesie, ma se guardiamo la norma i termini scadono con silenzio-assenso o silenzio-diniego. Pertanto che abbia usato un condono aperto è da verificare (a questo punto io verificherei quanto fatto dal geom.). I documenti che chiudono la pratica corrispondono a dichiarazioni redatte dal tecnico e dalla proprietà che attestano che le opere sono state ultimate o sono conformi a quanto dichiarato...in questo caso, per un condono il comune dopo il versamento della sanzione pecuniaria, rilascia attestato che le difformità denunciate nell'immobile sono condonate e pertanto da quel momento è tutto regolare. Per la presentazione della sanatoria: ebbene si, necessita una sanatoria che porti le modifiche da quello denunciato allo stato di fatto, ovvero, la situazione da presentare dimostra le piantine dal momento in cui si è presentato il condono e si modifica con lo stato attuale. Le planimetrie comunali e catastali hanno pari importanza, le prime indicano un abuso edilizio, le altre indicano se vi sono variazioni a livello di fabbricato, molte volte il catasto non potendo vedere all'interno degli immobili, prende ciò che viene presentato ecco perchè l'abuso si verifica prima a livello comunale. Per l'acquisto di case senza problemi, io non sarei così diffidente, certo quando si incorre in abitazioni datate, soprattutto prima degli anni 70, in particolare con la L. 47/85, ognuno faceva modifiche e magari non sapeva che andavano denunciate, anco'oggi si trovano immobili modificati già con procedure dell'85. Spero esserti stato utile. Buona giornata. [/QUOTE]
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