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Testo
<blockquote data-quote="marcanto" data-source="post: 632140" data-attributes="member: 76097"><p>Mettiamola in questi termini</p><p>> il 1° affittuario è stato fortunato che durante il periodo che lo ha visto operare in quegli ambienti non sia successo nulla.</p><p>> il 2° affittuario, che rileva il contratto dal 1° nel 2010, subentra nelle responsabilità, ed è egli stesso responsabile della messa a norma degli ambienti per le attività che in essi vi si svolgono.</p><p>Tra l'altro in questo secondo passaggio si è nel 2010, come ricordato in piena vigenza del DM 37/2008.</p><p>Poi trattandosi di ambienti di lavoro, gli stessi dovevano essere messi anche a norma in merito ad un impianto di messa a terra e per le scariche atmoisferiche.</p><p></p><p>A mio avviso il responsabile è chi aveva la titolarità dell'attività ai tempi di danni, ossia il 2° affittuario.</p><p>a titolo di conferma il DPR 462/2001, art. 2 comma 2 recita:</p><p>" 2 . <em><span style="font-family: 'times new roman'">Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il <u><strong>datore di lavoro invia</strong></u></span></em></p><p><em><span style="font-family: 'times new roman'">la dichiarazione di conformità all'ISPESL ed all'ASL o all'ARPA territorialmente competenti</span></em>. "</p><p></p><p>quindi responsabile ne è il datore di lavoro ossia il titolare dell'attività.</p><p>Tutt'altro discorso se il corto circuito e relativo incendio fossero imputabili all'impianto elettrico di pertinenza del fabbricato</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="marcanto, post: 632140, member: 76097"] Mettiamola in questi termini > il 1° affittuario è stato fortunato che durante il periodo che lo ha visto operare in quegli ambienti non sia successo nulla. > il 2° affittuario, che rileva il contratto dal 1° nel 2010, subentra nelle responsabilità, ed è egli stesso responsabile della messa a norma degli ambienti per le attività che in essi vi si svolgono. Tra l'altro in questo secondo passaggio si è nel 2010, come ricordato in piena vigenza del DM 37/2008. Poi trattandosi di ambienti di lavoro, gli stessi dovevano essere messi anche a norma in merito ad un impianto di messa a terra e per le scariche atmoisferiche. A mio avviso il responsabile è chi aveva la titolarità dell'attività ai tempi di danni, ossia il 2° affittuario. a titolo di conferma il DPR 462/2001, art. 2 comma 2 recita: " 2 . [I][FONT=times new roman]Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il [U][B]datore di lavoro invia[/B][/U] la dichiarazione di conformità all'ISPESL ed all'ASL o all'ARPA territorialmente competenti[/FONT][/I]. " quindi responsabile ne è il datore di lavoro ossia il titolare dell'attività. Tutt'altro discorso se il corto circuito e relativo incendio fossero imputabili all'impianto elettrico di pertinenza del fabbricato [/QUOTE]
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