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Testo
<blockquote data-quote="frankone" data-source="post: 166770" data-attributes="member: 30155"><p>Nell 'anno 1999 io e mia madre ( proprietaria di un terreno ) abbiamo stipulato un contratto preliminare di permuta con un impresario edile , il contratto prevedeva la cessione di parte di un terreno edificabile in cambio della costruzione al rustico avanzato di tre villette per me e per i miei due fratelli. </p><p></p><p>Chiediamo la concessione al comune nel 1999 ,undici anni dopo finalmente ( 2010 ) il comune rilascia l'autorizzazione per la costruzione . Siccome nel frattempo e' sopraggiunta questa crisi del settore edile l'impresario si vede costretto ad associarsi con una importante agenzia immobiliare per sostenere i costi , fondamentale per l'operazione ma ,il titolare dell'agenzia rivendica presunti alti costi di urbanizzazione e difficolta' a vendere nonche' costi maggiori di costruzione dovuti alla normativa sul risparmio enrgetico , noi dalla nostra parte riteniamo invece che il terreno in dieci anni ha acquisito maggior valore , circa il doppio del valore periziato , quindi maggiori i costi per costruire sarebbero compensati dal maggior valore degli appartamenti venduti.</p><p></p><p>1a domanda :visto il tempo trascorso per avere la concessione edilizia ( lottizzazione )e' possibile fare causa al comune per danni ? O per tempi di concessione troppo lunghi o altro ?</p><p></p><p>2 domanda: Il preliminare di permuta dopo dieci anni e' ancora valido? </p><p></p><p>3a domanda: L'impresario e' anche il geometra che insieme ad un architetto ha presentato in comune la domanda di lottizzazione , se il contratto preliminare dovesse essere annullato a cosa andiamo incontro ? Bisognerebbe ovviamente pagare le prestazioni del geometra e dell'architetto ?SU CHE BASE?</p><p></p><p>Fatta questa premessa e confidando di raggiungere un accordo equo tra noi e il costruttore vorrei farvi alcune domande sulle modalita' per concretizzare il contratto , la cosa ci e' stata posta in due modi:</p><p></p><p>Atto di vendita globale dove mia madre cede a noi tre fratelli la parte di terreno necessaria per la costruzione delle tre villette e al costruttore la parte di terreno a lui spettante , con emissione di garanzia fidejussoria a ns nome valida in caso di inadempienza del costruttore . </p><p></p><p>Su questo punto vorrei sapere di quanto deve essere la somma coperta dalla fidejussione: Totale del valore delle tre villette finite ? Il valore del terreno dove sorgeranno le villette va conteggiato nella fidejussione ?</p><p></p><p>Altra possibilita' prospettataci : Mia madre vende il terreno all impresa la quale versa una somma pari al valore delle tre villette , contestualmente acquisteremmo dall impresa le tre villette con versamento di caparra e tutta la trafila seguente con saldo alla consegna .e' legale ?</p><p></p><p>Ci sono altre possibilita'?</p><p></p><p>Ai fini fiscali infine siccome ci sara' una rivalutazione del terreno come sarebbe meglio agire ?</p><p></p><p>Il guadagno dell' impresa sembra molto alto rispetto a quanto concesso , potremmo rescindere il contratto se la controparte volesse diminuire il valore di quanto proposto ? Due villette al posto di tre ? Per esempio .</p><p></p><p>Cioe' venendo meno le ns aspettative rispetto a quanto riportato il contratto preliminatre potrebbe ritenersi nullo ?</p><p></p><p>Grazie e un saluto a tutti</p><p></p><p>franco valcamonica</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="frankone, post: 166770, member: 30155"] Nell 'anno 1999 io e mia madre ( proprietaria di un terreno ) abbiamo stipulato un contratto preliminare di permuta con un impresario edile , il contratto prevedeva la cessione di parte di un terreno edificabile in cambio della costruzione al rustico avanzato di tre villette per me e per i miei due fratelli. Chiediamo la concessione al comune nel 1999 ,undici anni dopo finalmente ( 2010 ) il comune rilascia l'autorizzazione per la costruzione . Siccome nel frattempo e' sopraggiunta questa crisi del settore edile l'impresario si vede costretto ad associarsi con una importante agenzia immobiliare per sostenere i costi , fondamentale per l'operazione ma ,il titolare dell'agenzia rivendica presunti alti costi di urbanizzazione e difficolta' a vendere nonche' costi maggiori di costruzione dovuti alla normativa sul risparmio enrgetico , noi dalla nostra parte riteniamo invece che il terreno in dieci anni ha acquisito maggior valore , circa il doppio del valore periziato , quindi maggiori i costi per costruire sarebbero compensati dal maggior valore degli appartamenti venduti. 1a domanda :visto il tempo trascorso per avere la concessione edilizia ( lottizzazione )e' possibile fare causa al comune per danni ? O per tempi di concessione troppo lunghi o altro ? 2 domanda: Il preliminare di permuta dopo dieci anni e' ancora valido? 3a domanda: L'impresario e' anche il geometra che insieme ad un architetto ha presentato in comune la domanda di lottizzazione , se il contratto preliminare dovesse essere annullato a cosa andiamo incontro ? Bisognerebbe ovviamente pagare le prestazioni del geometra e dell'architetto ?SU CHE BASE? Fatta questa premessa e confidando di raggiungere un accordo equo tra noi e il costruttore vorrei farvi alcune domande sulle modalita' per concretizzare il contratto , la cosa ci e' stata posta in due modi: Atto di vendita globale dove mia madre cede a noi tre fratelli la parte di terreno necessaria per la costruzione delle tre villette e al costruttore la parte di terreno a lui spettante , con emissione di garanzia fidejussoria a ns nome valida in caso di inadempienza del costruttore . Su questo punto vorrei sapere di quanto deve essere la somma coperta dalla fidejussione: Totale del valore delle tre villette finite ? Il valore del terreno dove sorgeranno le villette va conteggiato nella fidejussione ? Altra possibilita' prospettataci : Mia madre vende il terreno all impresa la quale versa una somma pari al valore delle tre villette , contestualmente acquisteremmo dall impresa le tre villette con versamento di caparra e tutta la trafila seguente con saldo alla consegna .e' legale ? Ci sono altre possibilita'? Ai fini fiscali infine siccome ci sara' una rivalutazione del terreno come sarebbe meglio agire ? Il guadagno dell' impresa sembra molto alto rispetto a quanto concesso , potremmo rescindere il contratto se la controparte volesse diminuire il valore di quanto proposto ? Due villette al posto di tre ? Per esempio . Cioe' venendo meno le ns aspettative rispetto a quanto riportato il contratto preliminatre potrebbe ritenersi nullo ? Grazie e un saluto a tutti franco valcamonica [/QUOTE]
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