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Consulente immobiliare: è una soluzione alla crisi?
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<blockquote data-quote="Marzia Moreschi" data-source="post: 228815" data-attributes="member: 5237"><p>Più leggo questi post più mi rendo conto di alcune cose ed i commenti postati parlano da soli:</p><p>1) c'è tanta ignoranza su quelli che sono e/o potrebbero essere i compiti di un agente immobiliare;</p><p>2) c'è tanta ignoranza su quello che non è di esclusivo "appannaggio" degli agenti immobiliari e può essere legalmente e proficuamente svolto anche da altri soggetti;</p><p>3) confondere relooking e home staging vuol dire che non si riesce ad andare al di là del concetto Agente immobiliare = ausiliario del commercio e non si conoscono neanche i moderni servizi che agenti "lungimiranti" stanno attuando, ormai anche da tempo, per offrire qualcosa di diverso ai clienti;</p><p>4) c'è molto protezionismo negativo all'interno della nostra categoria e il non voler rendersi conto del fatto che il mondo cambia e mestieri e servizi, se vogliono continuare ad esistere, devono restare al passo coi tempi;</p><p>5) pochissimi sanno che con l'adeguamento della nostra professione alle Direttive Comunitarie in materia, l'armonizzazione con le normative di altri paesi "ci imporrà" perché siamo gli unici che non lo fanno, di adeguarci al resto dell'Europa, dove gli agenti immobiliari percepiscono la provvigione da un solo soggetto, di norma il venditore;</p><p>6) sono purtroppo gli stessi agenti immobiliari che a volte non riescono a vedere i difetti insiti nel loro modo di lavorare e di rapportarsi all'esterno e, di conseguenza, a capire critiche ed esigenze dei clienti che ormai non ne possono più "di pagare in due per un lavoro che avrebbero fatto benissimo da soli" e con ciò intendo il normale lavoro istituzionale di un agente immobiliare (ricerca cliente, visione immobile, controllo documenti, notaio);</p><p>7) non mi stupisce neanche il fatto che il settore sia in crisi, dovuta certo all'andamento del mercato in primis, e questo non si discute, ma anche alla presunzione di una categoria che arrogantemente si aggrappa ai suoi presunti diritti (doppia provvigione) ma spesso è disposta a dare ben poco sul piano dei doveri.</p><p>Prima di diventare agente immobiliare sono stata consulente di agenzie immobiliari (marketing e pubblicità), collaboratrice di imprese edili (vendita e post-vendita) e semplice acquirente di immobili: ho vissuto pertanto diversi aspetti del mondo immobiliare.</p><p>Come semplice utente, in diverse occasioni ho dovuto riscontrare un preoccupante pressapochismo quando non incompetenza pura e solo in rari casi ho trovato delle vere aree di eccellenza purtroppo nascoste, mascherate ed oscurate da soggetti più noti ed inaffidabili.</p><p>La maggioranza dei nostri clienti fa purtroppo le stesse esperienze e non è facendo finta di non vedere e non sentire, o addirittura negando i problemi, che si risolvono situazioni o crisi di mercato. Anche perché credo veramente che, ormai da tempo tramontato il tempo delle "vacche grasse", o troveremo il modo di tirarci fuori dalla crisi da soli, inventando qualcosa di nuovo, oppure nessun governo con la sua bacchetta magica riuscirà a risolvere questa situazione. Basta vedere quello che è successo dalla fine del 2006 (con le famose "lenzuolate" di Bersani) ad oggi.</p><p>Un po' di umiltà, di orientamento al cliente e soprattutto la consapevolezza che la "nostra figura professione", così com'è oggi, ci rende tutt'altro che figure indispensabili nella compravendita ci metterebbe sulla giusta strada per cambiare le cose.</p><p>Ma mi sembra che ci sia ancora molto da fare!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Marzia Moreschi, post: 228815, member: 5237"] Più leggo questi post più mi rendo conto di alcune cose ed i commenti postati parlano da soli: 1) c'è tanta ignoranza su quelli che sono e/o potrebbero essere i compiti di un agente immobiliare; 2) c'è tanta ignoranza su quello che non è di esclusivo "appannaggio" degli agenti immobiliari e può essere legalmente e proficuamente svolto anche da altri soggetti; 3) confondere relooking e home staging vuol dire che non si riesce ad andare al di là del concetto Agente immobiliare = ausiliario del commercio e non si conoscono neanche i moderni servizi che agenti "lungimiranti" stanno attuando, ormai anche da tempo, per offrire qualcosa di diverso ai clienti; 4) c'è molto protezionismo negativo all'interno della nostra categoria e il non voler rendersi conto del fatto che il mondo cambia e mestieri e servizi, se vogliono continuare ad esistere, devono restare al passo coi tempi; 5) pochissimi sanno che con l'adeguamento della nostra professione alle Direttive Comunitarie in materia, l'armonizzazione con le normative di altri paesi "ci imporrà" perché siamo gli unici che non lo fanno, di adeguarci al resto dell'Europa, dove gli agenti immobiliari percepiscono la provvigione da un solo soggetto, di norma il venditore; 6) sono purtroppo gli stessi agenti immobiliari che a volte non riescono a vedere i difetti insiti nel loro modo di lavorare e di rapportarsi all'esterno e, di conseguenza, a capire critiche ed esigenze dei clienti che ormai non ne possono più "di pagare in due per un lavoro che avrebbero fatto benissimo da soli" e con ciò intendo il normale lavoro istituzionale di un agente immobiliare (ricerca cliente, visione immobile, controllo documenti, notaio); 7) non mi stupisce neanche il fatto che il settore sia in crisi, dovuta certo all'andamento del mercato in primis, e questo non si discute, ma anche alla presunzione di una categoria che arrogantemente si aggrappa ai suoi presunti diritti (doppia provvigione) ma spesso è disposta a dare ben poco sul piano dei doveri. Prima di diventare agente immobiliare sono stata consulente di agenzie immobiliari (marketing e pubblicità), collaboratrice di imprese edili (vendita e post-vendita) e semplice acquirente di immobili: ho vissuto pertanto diversi aspetti del mondo immobiliare. Come semplice utente, in diverse occasioni ho dovuto riscontrare un preoccupante pressapochismo quando non incompetenza pura e solo in rari casi ho trovato delle vere aree di eccellenza purtroppo nascoste, mascherate ed oscurate da soggetti più noti ed inaffidabili. La maggioranza dei nostri clienti fa purtroppo le stesse esperienze e non è facendo finta di non vedere e non sentire, o addirittura negando i problemi, che si risolvono situazioni o crisi di mercato. Anche perché credo veramente che, ormai da tempo tramontato il tempo delle "vacche grasse", o troveremo il modo di tirarci fuori dalla crisi da soli, inventando qualcosa di nuovo, oppure nessun governo con la sua bacchetta magica riuscirà a risolvere questa situazione. Basta vedere quello che è successo dalla fine del 2006 (con le famose "lenzuolate" di Bersani) ad oggi. Un po' di umiltà, di orientamento al cliente e soprattutto la consapevolezza che la "nostra figura professione", così com'è oggi, ci rende tutt'altro che figure indispensabili nella compravendita ci metterebbe sulla giusta strada per cambiare le cose. Ma mi sembra che ci sia ancora molto da fare! [/QUOTE]
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