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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 457404" data-attributes="member: 6214"><p>Tutto vero e tutto corretto quanto letto sopra.</p><p>Ma a mio modesto parere, in generale non completamente pertinente.</p><p></p><p>L'onorario dell'amministratore è solitamente messo tra le spese di proprietà, ma la domanda è:</p><p>- è lecito pattuire che le spese di amministrazione siano a carico del conduttore?. Io non conosco alcuna legge che lo vieti specificatamente.</p><p></p><p>Un conto è l'assicurazione globale fabbricati, che è una garanzia per i proprietari, un conto l'amministrazione (dei servizi comuni) di cui usufruiscono tutti i residenti (condomini o inquilini).</p><p></p><p>In certe regioni gli amministratori, nell'onorario base, non contemplano la suddivisione delle spese tra proprietario ed inquilino, e non svolgono una gestione separata: se chiamati a farlo, chiedono un tot per ogni doppia ripartizione; ma questo è un fatto solo pratico. In altre parti è invece quasi normale che l'amministratore tratti la situazione reale (proprietari e/o inquilini) e, salvo incidenti di percorso, riscuote le rate condominiale direttamente dagli inquilini.</p><p></p><p>Non dimenticherei inoltre che lla L 392 del '78 assegna agli inquilini la competenza della gestione/decisione sulle spese di riscaldamento. Non vedo quindi perchè abbia diritto di intervenire e deliberare in assemblea, e non sia poi chiamato a sostenerne gli oneri.</p><p></p><p>Alcune volte le spese di amministratore sono state assimilate al dettato riguardante la portineria, quindi 90% all'inquilino, 10% al proprietario. Il che sembra un equo compromesso.</p><p></p><p>Semmai avrei dubbi sulla possibilità di introdurre varianti all'all. G: i contratti concordati mi pare siano vincolati agli accorsi territoriali esistenti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 457404, member: 6214"] Tutto vero e tutto corretto quanto letto sopra. Ma a mio modesto parere, in generale non completamente pertinente. L'onorario dell'amministratore è solitamente messo tra le spese di proprietà, ma la domanda è: - è lecito pattuire che le spese di amministrazione siano a carico del conduttore?. Io non conosco alcuna legge che lo vieti specificatamente. Un conto è l'assicurazione globale fabbricati, che è una garanzia per i proprietari, un conto l'amministrazione (dei servizi comuni) di cui usufruiscono tutti i residenti (condomini o inquilini). In certe regioni gli amministratori, nell'onorario base, non contemplano la suddivisione delle spese tra proprietario ed inquilino, e non svolgono una gestione separata: se chiamati a farlo, chiedono un tot per ogni doppia ripartizione; ma questo è un fatto solo pratico. In altre parti è invece quasi normale che l'amministratore tratti la situazione reale (proprietari e/o inquilini) e, salvo incidenti di percorso, riscuote le rate condominiale direttamente dagli inquilini. Non dimenticherei inoltre che lla L 392 del '78 assegna agli inquilini la competenza della gestione/decisione sulle spese di riscaldamento. Non vedo quindi perchè abbia diritto di intervenire e deliberare in assemblea, e non sia poi chiamato a sostenerne gli oneri. Alcune volte le spese di amministratore sono state assimilate al dettato riguardante la portineria, quindi 90% all'inquilino, 10% al proprietario. Il che sembra un equo compromesso. Semmai avrei dubbi sulla possibilità di introdurre varianti all'all. G: i contratti concordati mi pare siano vincolati agli accorsi territoriali esistenti [/QUOTE]
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