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<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 457027" data-attributes="member: 11414"><p>ma chi compra oggi è messo ancora peggio perchè non azzera solo i risparmi, ma si indebita perchè il costo di un tetto è di gran lunga maggiore a quello del risparmio medio accumulato. Per come la vedo io (e credo che sia di fatto la realtà) fossi un giovane mi comporterei esattamente come i giovani del 1929 e non immobilizzerei tutti i risparmi per di più indebitandomi dove c'è un equilibrio instabile e scarsa disponibilità lavorativa. Viceversa se con una percentuale di risparmio potessi acquistare allora sì suppongo che lo farei, anche sapendo di dover magari emigrare. Ma la bolla attuale impedisce questo ragionamento in molti giovani.</p><p>Sul fronte venditori: se fossi sicuro che la mia casa conserverà più o meno un certo valore non venderei, aspetterei gli acquirenti tra vent'anni consapevole che se voglio affittare dovrò adeguarmi al potere d'acquisto reale e accontentarmi di coprire la tassazione. ma se sono già avanti negli anni e dovessi pensare alla mia vecchiaia non attenderei la ripresa tra venti o trent'anni nè confiderei su una rendita da affitto. Venderei sicuramente consapevole che la mia casa è molto probabilmente sovrastimata specie se vivo in aree del centro nord Italia e mi adeguerei all'offerta. Che è quello che si dovrebbe fare diffusamente ma non è semplice.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 457027, member: 11414"] ma chi compra oggi è messo ancora peggio perchè non azzera solo i risparmi, ma si indebita perchè il costo di un tetto è di gran lunga maggiore a quello del risparmio medio accumulato. Per come la vedo io (e credo che sia di fatto la realtà) fossi un giovane mi comporterei esattamente come i giovani del 1929 e non immobilizzerei tutti i risparmi per di più indebitandomi dove c'è un equilibrio instabile e scarsa disponibilità lavorativa. Viceversa se con una percentuale di risparmio potessi acquistare allora sì suppongo che lo farei, anche sapendo di dover magari emigrare. Ma la bolla attuale impedisce questo ragionamento in molti giovani. Sul fronte venditori: se fossi sicuro che la mia casa conserverà più o meno un certo valore non venderei, aspetterei gli acquirenti tra vent'anni consapevole che se voglio affittare dovrò adeguarmi al potere d'acquisto reale e accontentarmi di coprire la tassazione. ma se sono già avanti negli anni e dovessi pensare alla mia vecchiaia non attenderei la ripresa tra venti o trent'anni nè confiderei su una rendita da affitto. Venderei sicuramente consapevole che la mia casa è molto probabilmente sovrastimata specie se vivo in aree del centro nord Italia e mi adeguerei all'offerta. Che è quello che si dovrebbe fare diffusamente ma non è semplice. [/QUOTE]
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