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<blockquote data-quote="ingelman" data-source="post: 366066" data-attributes="member: 9646"><p>no Rosa qui stai cadendo in errore</p><p>(non condivido questa storia della data riferita alla marca bollata)</p><p>ma prendendola come un 'imposizione priva di logica </p><p>volendo parlare di contratto riferita ad una proposta , la data della proposta stessa riguarda un espressione di volontà unilaterale priva di qualsiasi efficacia</p><p>(quindi la data della sottoscrizione della proposta non ha valore hai fini di "contratto"</p><p>Se il codice civile recita che il vincolo contrattuale si ha, non all'accettazione, ma bensì quando il proponente <u>viene a conoscenza</u> dell'avvenuta accettazione da parte del proprietario della proposta , <u>nelle modalità previste</u> riportate nella proposta stesa ( precedentemente proposta unilaterale ), </p><p>seguendo la logica del Codice Civile , la data da prendere in considerazione sarebbe quella in cui il proponente è venuto a conoscenza dell'accettazione</p><p></p><p>(quì il problema temporale) raccomandata ? telegramma ? Pec?</p><p>la forma migliore , a mio avviso, sarebbe da<u> aggiungere alle proposte stesse</u> un campo da far firmare al proponente stesso <u>con tanto di data</u> del genere :</p><p>il sottoscritto "bianchi in qualità di proponente" <u>dichiara di essere venuto a conoscenza dell'accettazione da parte del proprietario della presente proposta in data <strong>xx/xx/xxxx</strong> </u>e di riceverne copia ....</p><p>(l'ho buttata lì artigianalmente)</p><p></p><p>la data in cui il proponente è venuto a conoscenza dell'accettazione ovvero <strong>xx/xx/xxxx </strong>solo quella dovrebbe essere presa in considerazione sia dalle parti che dall'ADE stessa come data di contratto.</p><p></p><p>anche se personalmente trovo quella della data riferita ai bolli , una menata pazzesca</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ingelman, post: 366066, member: 9646"] no Rosa qui stai cadendo in errore (non condivido questa storia della data riferita alla marca bollata) ma prendendola come un 'imposizione priva di logica volendo parlare di contratto riferita ad una proposta , la data della proposta stessa riguarda un espressione di volontà unilaterale priva di qualsiasi efficacia (quindi la data della sottoscrizione della proposta non ha valore hai fini di "contratto" Se il codice civile recita che il vincolo contrattuale si ha, non all'accettazione, ma bensì quando il proponente [U]viene a conoscenza[/U] dell'avvenuta accettazione da parte del proprietario della proposta , [U]nelle modalità previste[/U] riportate nella proposta stesa ( precedentemente proposta unilaterale ), seguendo la logica del Codice Civile , la data da prendere in considerazione sarebbe quella in cui il proponente è venuto a conoscenza dell'accettazione (quì il problema temporale) raccomandata ? telegramma ? Pec? la forma migliore , a mio avviso, sarebbe da[U] aggiungere alle proposte stesse[/U] un campo da far firmare al proponente stesso [U]con tanto di data[/U] del genere : il sottoscritto "bianchi in qualità di proponente" [U]dichiara di essere venuto a conoscenza dell'accettazione da parte del proprietario della presente proposta in data [B]xx/xx/xxxx[/B] [/U]e di riceverne copia .... (l'ho buttata lì artigianalmente) la data in cui il proponente è venuto a conoscenza dell'accettazione ovvero [B]xx/xx/xxxx [/B]solo quella dovrebbe essere presa in considerazione sia dalle parti che dall'ADE stessa come data di contratto. anche se personalmente trovo quella della data riferita ai bolli , una menata pazzesca [/QUOTE]
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