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Testo
<blockquote data-quote="SGTorino" data-source="post: 346313"><p>La norma a cui tu fai riferimento è stata introdotta, in sede di conversione, dalla Legge n. 148 del 17 settembre 2011, con i commi 12-bis e 12-ter dell'art. 2 del D.L. n. 138/2011. Di fatto, il residuo importo oggetto della detrazione diventa, con questa legge, oggetto di trattativa privata. Nel silenzio spetta all'acquirente, viceversa le parti possono pattuire che l'importo residuale da detrarre segua il venditore. In una trattativa di compravendita, a me è già capitato di sentire le parti chiudere l'affare ad una cifra superiore a quella proposta dal proponente l'acquisto in cambio del beneficio, da parte di quest'ultimo, di "ereditare" la detrazione residua. Parimenti, è anche successo che il venditore abbia acconsentito a fare uno sconto in cambio di mantenere il diritto a detrarre le somme già spese. L'ammontare massimo di 96.000 euro sono riferiti al soggetto che esegue i lavori e/o che li detrae.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="SGTorino, post: 346313"] La norma a cui tu fai riferimento è stata introdotta, in sede di conversione, dalla Legge n. 148 del 17 settembre 2011, con i commi 12-bis e 12-ter dell'art. 2 del D.L. n. 138/2011. Di fatto, il residuo importo oggetto della detrazione diventa, con questa legge, oggetto di trattativa privata. Nel silenzio spetta all'acquirente, viceversa le parti possono pattuire che l'importo residuale da detrarre segua il venditore. In una trattativa di compravendita, a me è già capitato di sentire le parti chiudere l'affare ad una cifra superiore a quella proposta dal proponente l'acquisto in cambio del beneficio, da parte di quest'ultimo, di "ereditare" la detrazione residua. Parimenti, è anche successo che il venditore abbia acconsentito a fare uno sconto in cambio di mantenere il diritto a detrarre le somme già spese. L'ammontare massimo di 96.000 euro sono riferiti al soggetto che esegue i lavori e/o che li detrae. [/QUOTE]
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