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Di quanto è sceso il prezzo degli immobili in Italia negli ultimi tre anni?
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<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 106548" data-attributes="member: 11414"><p>Secondo me una qualche diminuzione dei prezzi c'è stata, ma non sufficiente per quello che è il nuovo panorama socio-economico-demografico in cui ci troviamo. L'immobiliare è un gigante che si muove troppo lentamente in un'economia che evolve molto in fretta. Temo che le metropoli italiane principali subiranno delle profonde "limature". A Milano e Roma persino l'hinterland ha dei prezzi assurdi e oggi sta cambiando completamente tutto, le nuove generazioni persino di quadri e dirigenti non guadagnano poi granchè nemmeno nelle grandi città. Napoli ha dei prezzi folli per il tipo di città che è e per quello che offre. In generale è evidente che c'è un problema speculativo immobiliare eccessivo che se non viene tamponato finirà per provocare una fuga dai centri urbani più o meno grandi, che allo stato attuale sono diventati insostenibili in proporzione agli stipendi livello Serbia che ha più del 50% della popolazione italiana. Forse il vero problema è che non ci stiamo rendendo conto della serietà della situazione e che è drammaticamente uguale da Aosta a Taranto, con identiche e forse ancor più gravi difficoltà proprio nelle metropoli.L'adeguamento al potere d'acquisto sta avvenendo troppo lentamente e io temo che nel frattempo cambino proprio le abitudini di consumo e aumenti contemporaneamente in modo esponenziale la scelta dei potenziali acquirenti su un mercato come questo. Avremo perso il treno.....Non so, ma se è vero che crisi ci sono state in passato è anche vero che qui c'è in gioco un cambio totale di mentalità, di consumi, che investe troppi settori per dire che il mattone ne esce indenne. Non è così e ne dobbiamo prendere atto. Anche a Roma, anche a Milano.</p><p></p><p><em>Aggiunto dopo 8 minuti </em>:</p><p></p><p>In tutto questo io sono anche più che convinto che con qualche cellulare in meno e senza il suv magari possa essere più facile comprarsi una casa. </p><p>Eppure anche questo fa parte del cambio di mentalità delle nuove generazioni che, ci piaccia o no, sono quelle che comprano le case, (perchè i vecchi certo non ne hanno bisogno.)</p><p>Pretendere che sia il cliente a cambiare stile di vita è una lotta contro i mulini a vento: sono i prezzi che devono scendere, perchè altrimenti la gente non compra.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 106548, member: 11414"] Secondo me una qualche diminuzione dei prezzi c'è stata, ma non sufficiente per quello che è il nuovo panorama socio-economico-demografico in cui ci troviamo. L'immobiliare è un gigante che si muove troppo lentamente in un'economia che evolve molto in fretta. Temo che le metropoli italiane principali subiranno delle profonde "limature". A Milano e Roma persino l'hinterland ha dei prezzi assurdi e oggi sta cambiando completamente tutto, le nuove generazioni persino di quadri e dirigenti non guadagnano poi granchè nemmeno nelle grandi città. Napoli ha dei prezzi folli per il tipo di città che è e per quello che offre. In generale è evidente che c'è un problema speculativo immobiliare eccessivo che se non viene tamponato finirà per provocare una fuga dai centri urbani più o meno grandi, che allo stato attuale sono diventati insostenibili in proporzione agli stipendi livello Serbia che ha più del 50% della popolazione italiana. Forse il vero problema è che non ci stiamo rendendo conto della serietà della situazione e che è drammaticamente uguale da Aosta a Taranto, con identiche e forse ancor più gravi difficoltà proprio nelle metropoli.L'adeguamento al potere d'acquisto sta avvenendo troppo lentamente e io temo che nel frattempo cambino proprio le abitudini di consumo e aumenti contemporaneamente in modo esponenziale la scelta dei potenziali acquirenti su un mercato come questo. Avremo perso il treno.....Non so, ma se è vero che crisi ci sono state in passato è anche vero che qui c'è in gioco un cambio totale di mentalità, di consumi, che investe troppi settori per dire che il mattone ne esce indenne. Non è così e ne dobbiamo prendere atto. Anche a Roma, anche a Milano. [i]Aggiunto dopo 8 minuti [/i]: In tutto questo io sono anche più che convinto che con qualche cellulare in meno e senza il suv magari possa essere più facile comprarsi una casa. Eppure anche questo fa parte del cambio di mentalità delle nuove generazioni che, ci piaccia o no, sono quelle che comprano le case, (perchè i vecchi certo non ne hanno bisogno.) Pretendere che sia il cliente a cambiare stile di vita è una lotta contro i mulini a vento: sono i prezzi che devono scendere, perchè altrimenti la gente non compra. [/QUOTE]
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