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"Doveri" di una agenzia immobiliare
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<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 529659" data-attributes="member: 70606"><p>Affermare che tutti gli agenti si comportino così non è esatto, anzi è profondamente ingiusto. Altrettanto inesatto è affermare che "la legge sia a favore delle agenzie", poichè posso garantire in prima persona (per esperienze dirette e indirette) che le cose stanno diversamente. Comunque sia, mi sembra di aver già scritto che l'agente immobiliare un questione quantomeno "ha peccato" di superficialità e leggerezza in merito alla vicenda del balcone verandato. La legge infatti, afferma che l'agente ha il dovere di 1) riferire circostanze a lui note in merito all'affare (o quantomeno circostanze conoscibili, o se vogliamo intuibili come appunto che un balcone verandato possa anche non essere regolarmente censito) e 2) di agire con la diligenza del "buon padre di famiglia" ovvero di curare la trattativa e gli aspetti ad essa legati come se si trattasse di una cosa propria. Evidentemente l'agente con cui sei venuto in contatto ha ignorato queste due elementari norme di buona condotta professionale. E' esattamente per questo che ti ho suggerito di trovare un accomodamento con lui in merito alla provvigione. Il problema è che in questi casi le persone non comprendono quasi mai che possa esistere una via di mezzo da percorrere, strada che possa accontentare tutti. Tutti vogliono trarre il massimo profitto dalle situazioni, nel caso specifico, l'agente vuole ottenere il massimo della provvigione non essendo disposto a concedere sconti (in questo caso legittimi), e il cliente vorrebbe non dover pagare affatto, cosa altrettanto ingiusta visto che l'agente ha comunque svolto un'opera di mediazione (e solo chi esercita come agente può capire cosa significhi veramente) che non riguarda solo un balcone verandato, ma tantissimi altri aspetti. Quindi sarebbe bello se le persone sapessero fare distinzioni e fossero ragionevoli, comprensive ed equilibrate. Se però così fosse, gli avvocati sarebbero totalmente inutili, e quindi come farebbero costoro a guadagnarsi da vivere? Vicende come la tua, gestita nel modo in cui voi l'avete gestita, serve solo a far ingrassare la categoria degli avvocati.........contenti voi!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 529659, member: 70606"] Affermare che tutti gli agenti si comportino così non è esatto, anzi è profondamente ingiusto. Altrettanto inesatto è affermare che "la legge sia a favore delle agenzie", poichè posso garantire in prima persona (per esperienze dirette e indirette) che le cose stanno diversamente. Comunque sia, mi sembra di aver già scritto che l'agente immobiliare un questione quantomeno "ha peccato" di superficialità e leggerezza in merito alla vicenda del balcone verandato. La legge infatti, afferma che l'agente ha il dovere di 1) riferire circostanze a lui note in merito all'affare (o quantomeno circostanze conoscibili, o se vogliamo intuibili come appunto che un balcone verandato possa anche non essere regolarmente censito) e 2) di agire con la diligenza del "buon padre di famiglia" ovvero di curare la trattativa e gli aspetti ad essa legati come se si trattasse di una cosa propria. Evidentemente l'agente con cui sei venuto in contatto ha ignorato queste due elementari norme di buona condotta professionale. E' esattamente per questo che ti ho suggerito di trovare un accomodamento con lui in merito alla provvigione. Il problema è che in questi casi le persone non comprendono quasi mai che possa esistere una via di mezzo da percorrere, strada che possa accontentare tutti. Tutti vogliono trarre il massimo profitto dalle situazioni, nel caso specifico, l'agente vuole ottenere il massimo della provvigione non essendo disposto a concedere sconti (in questo caso legittimi), e il cliente vorrebbe non dover pagare affatto, cosa altrettanto ingiusta visto che l'agente ha comunque svolto un'opera di mediazione (e solo chi esercita come agente può capire cosa significhi veramente) che non riguarda solo un balcone verandato, ma tantissimi altri aspetti. Quindi sarebbe bello se le persone sapessero fare distinzioni e fossero ragionevoli, comprensive ed equilibrate. Se però così fosse, gli avvocati sarebbero totalmente inutili, e quindi come farebbero costoro a guadagnarsi da vivere? Vicende come la tua, gestita nel modo in cui voi l'avete gestita, serve solo a far ingrassare la categoria degli avvocati.........contenti voi! [/QUOTE]
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